La stessa passione, lo stesso magone
Salve, sono un uomo di 37 anni e da circa un anno sono fidanzato con una splendida ragazza di 9 anni più giovane di me. Da parte mia fu colpo di fulmine sin dal primo sguardo. All'inizio del nostro rapporto lei era molto restia a lasciarsi andare ed io, al suo continuo fuggire, le ho fatto una corte lunga e spietata fino a conquistare il suo amore. Dal mese di giugno conviviamo e le cose sono andate bene fino alla fine di ottobre, quando dentro di me ho avvertito un'insicurezza emotiva ed un calo di attrazione verso di lei. Ciò mi ha fatto dubitare dei sentimenti che provo e che causano in me attacchi di panico e dubbi, chiedendomi se è la donna giusta. Quando non la vedo sento tremendamente la sua mancanza e vorrei averla accanto, quando però la vedo mi passa sovente la voglia di starle vicino; spesso, osservandola, mi ostino a trovarle dei difetti che, purtroppo, mettono in dubio i miei sentimenti. Questo disturbo l'ebbi anche nella mia precedente relazione, che risale a 10 anni fa; allora, innamoratissimo, mollai la presa perchè mi convinsi che non era la ragazza giusta e per questo ne soffrii tremendamente per due anni. In questo caso, come allora, i miei sentimenti verso l'attuale compagna sono veri e sinceri, accompagnati da una vita sessuale più che sddisfacente; voglio restare con lei e viverla in ogni senso, superando questo muro fatto di dubbi ed attacchi di panico. Il mio desiderio è di guardarla negli occhi ed avvertire la stessa passione, lo stesso magone e lo stesso amore che avverto quando le scrivo delle lettere in sua assenza.
Premetto che nel corso della mia vita, per motivi di lavoro, ho cambiato sovente residenza, riuscendo a trovare una stabilità, professionale e relazionale, negli ultimi anni; purtroppo quella sentimentale è ancora lontana.
Dall'età di 17 anni avolgo una professione militare, fatta di regole sovente dure e di regime ferreo, dovendo talvolta soperire i sentimenti a favore della professionalità, mascherando il mio vero ego.
In relazione a quanto sopra esposto vi chiedo un consiglio su cosa posso fare per iniziare a risolverlo.
Nell'esporre la mia vicenda spero di essere riuscito a descrivere il mio problema.
Anticipatamente Vi ringrazio della vostra sempre professionalità e cordialità.
Premetto che nel corso della mia vita, per motivi di lavoro, ho cambiato sovente residenza, riuscendo a trovare una stabilità, professionale e relazionale, negli ultimi anni; purtroppo quella sentimentale è ancora lontana.
Dall'età di 17 anni avolgo una professione militare, fatta di regole sovente dure e di regime ferreo, dovendo talvolta soperire i sentimenti a favore della professionalità, mascherando il mio vero ego.
In relazione a quanto sopra esposto vi chiedo un consiglio su cosa posso fare per iniziare a risolverlo.
Nell'esporre la mia vicenda spero di essere riuscito a descrivere il mio problema.
Anticipatamente Vi ringrazio della vostra sempre professionalità e cordialità.
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(..) Questo disturbo l'ebbi anche nella mia precedente relazione, che risale a 10 anni fa;(..)
gentile utente perchè questo dovrebbe essere un disturbo?
il fatto che lei possa perdere attrazione può semplicemente essere un evento normale e presente in tutto il genere umano, con l'unica differenza, forse, che molti riescono ad adattarsi alla situazione trasformando il calo dell'attrazione in altre cose che accomunano e tengono stretta la coppia.
Non deve affannarsi a cercare quella scintilla che era presente nei primi tempi, una scintilla che passa e che fisiologicamente non può essere eterna.
(..)Il mio desiderio è di guardarla negli occhi ed avvertire la stessa passione, lo stesso magone (..)
questa è più un'utopia da romanzi, se si affanna a cercarla vagherà in eterno alla ricerca di qualcosa che non esiste (benchè i romantici vogliano credere il contrario)
il sentimento che prova quando lei è lontano si orienta probabilmente verso un ideale, immagina il momento dell'incontro, i primi tempi, ma dal vivo si trova di fronte la realtà attuale, ossia Il fatto che l'interesse fisico si può essere affievolito accompagnato dall'idea illusoria che con il tempo la cosa deve rimanere necessariamente invariata.
legga questo articolo sulle utopie che ci ammalano e consulti uno psicologo.
saluti
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/40-quando-le-nostre-convinzioni-ci-fanno-ammalare.html
gentile utente perchè questo dovrebbe essere un disturbo?
il fatto che lei possa perdere attrazione può semplicemente essere un evento normale e presente in tutto il genere umano, con l'unica differenza, forse, che molti riescono ad adattarsi alla situazione trasformando il calo dell'attrazione in altre cose che accomunano e tengono stretta la coppia.
Non deve affannarsi a cercare quella scintilla che era presente nei primi tempi, una scintilla che passa e che fisiologicamente non può essere eterna.
(..)Il mio desiderio è di guardarla negli occhi ed avvertire la stessa passione, lo stesso magone (..)
questa è più un'utopia da romanzi, se si affanna a cercarla vagherà in eterno alla ricerca di qualcosa che non esiste (benchè i romantici vogliano credere il contrario)
il sentimento che prova quando lei è lontano si orienta probabilmente verso un ideale, immagina il momento dell'incontro, i primi tempi, ma dal vivo si trova di fronte la realtà attuale, ossia Il fatto che l'interesse fisico si può essere affievolito accompagnato dall'idea illusoria che con il tempo la cosa deve rimanere necessariamente invariata.
legga questo articolo sulle utopie che ci ammalano e consulti uno psicologo.
saluti
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/40-quando-le-nostre-convinzioni-ci-fanno-ammalare.html
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 17/12/2009.
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