Istinto di suzione bambino

Il mio L. ha 10 anni. Ha sempre avuto il vizio di succhiare due dita indice e medio della mano sinistra con il palmo in su' ,la dentatura non ne risente anzi il dentista dice che ha denti splendidi.
Si tratta di un bisogno credo di gestire la noia, la paura, o la frustrazione e’ un istinto acquisito durante i primi mesi di vita il motivo non lo so’, lo abbiamo adottato a circa un anno e ora e' un bambino stettacolare.
Con il tempo la frequenza e’ molto diminuita in casa e nei mesi estivi ma non accenna a scomparire a scuola.
In quei momenti stacca la spina e si rilassa , a scuola succede spesso durante le lezioni dove si sente competente o noiose , oppure dopo un rimprovero.
Non vorrei arrivare a soluzioni meccaniche drastiche tipo mascherine dentali o guanti strani..
Siamo stati per alcuni mesi da uno Psicoterapeuta dell'eta' evolutiva che ci ha rassicurato per le capacita metacognitive del bambino .
Lui sembra non accorgersi nemmeno che le dita partono da sole.. a noi genitori basta uno sguardo e le toglie.. invece a scuola e' piu' complesso.
Le maestre hanno a loro dire provato di tutto anche dopo aver a loro volta parlato con lo specialista, ma in certi momenti tende a staccare l'attenzione e se gli altri bambini lo prendono in giro la spirale si strige aumentando il bisogno di succhiare le dita.
Ci sono dei suggerimenti?
Grazie
Maurizio

Suggerimenti?
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Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile signore,
posso comprendere la sua apprensione, soprattutto in riferimento alle conseguenze sociali (le prese in giro dei compagni di scuola) di questo comportamento. Come lei ha osservato è possibile che suo figlio adotti questo comportamento come consolazione, come momento per rilassarsi o come passatempo quando si annoia. Sarebbe interessante capire innanzitutto quali siano le effettive motivazioni che lo spingono ad attuare questo comportamento. E' abbastanza evidente che rappresenti per lui un momento piacevole ed è possibile che con il tempo questo comportamento sia diventato una sorta di "abitudine" e che quindi, come ha anche lei evidenziato, spesso "parta in automatico" senza una reale consapevolezza da parte di suo figlio.
Ha detto che vi siete recati da uno Psicologo dell'età evolutiva, cosa vi aveva detto in proposito? Suo figlio soffre per le conseguenze di questo suo comportamento e lo vede come "una cosa che vorrebbe smettere di fare ma che è più forte di lui" oppure non è particolarmente motivato a voler interrompere questa abitudine?

Cordialmente

Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it

[#2]
Dr.ssa Roberta Cacioppo Psicologo, Psicoterapeuta 340 11
Gentile utente,
quello che lei descrive nel momento in cui racconta di suo figlio che si mette le dita in bocca sembra proprio rappresentare un momento per il bambino di chiudersi in un suo spazio molto privato, all'interno del quale probabilmente ci sono alcune sue fantasie, e che sembra rappresentare per lui un "luogo" protetto in cui stare.

Per questo eviterei fortemente l'idea di aritfici meccanici per farlo smettere.

Riprenderei invece la questione dello psicoterapeuta da cui è stato seguito. Cosa significa essere rassicurati sulle sue "capacità metacognitive"? Un gesto come quello da lei descritto sembra proprio avere poco a che fare con il pensiero, ed essere fortemente connotato dal punto di vista affettivo. Come mai è stato seguito solo per pochi mesi? Avere presente che il piccolo di cui stiamo scrivendo è un figlio adottivo non significa stigmatizzarlo, ma considerare che potrebbe essere più fragile di altri in determinati frangenti.

Vi consiglierei quindi di rivolgervi a uno specialista - se fosse possibile e se lo ritenete opportuno mi rivolgerei a chi già conosce il bambino -, perchè credo che si tratti di un comportamento affrontabile all'interno di una buona psicoterapia.

Cordialmente,

Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it

[#3]
Utente
Utente
Grazie per la risposta e infinite scuse per il ritardo ...
Ho interrotto le visite presso lo psicoterapeuta solo dopo che lui mi ha rassicurato che non c'era piu' bisogno di incontrarci...
Erano stati trovati dei meccanismi utili e il bimbo dopo molti colloqui collaborava ed era motivato di voler smettere quel comportamento.
Durante i consulti piu' che il bambino siamo stati analizzati io e mia moglie , per trovare dei meccanismi atti a far capire al bambino che il gesto era inopportuno, fare poi in modo che lui stesso fosse motivato a non ripeterlo ogni volta che la noia prendeva il sopravvento o che una frustrazione si fosse presentata.
Questi meccanismi sono stati proposti anche alle maestre a scuola , che devo dire hanno collaborato veramente poco.
In definitiva a casa lui ora non mette i diti in bocca almeno non frequentemente, se lo fa basta solo che si accorga di essere osservato e smette , ha sostituito questa attivita' con un altro vizio... si mangia le unghie.
A scuola purtroppo mi dicono che ancora continua se si sente frustrato o deluso di una prestazione...
Sicuramente il fatto che si tratta di un bambino adottato puo' influire ha perso 15 mesi di contatto materno (i piu' importanti) e lui ha sostituito questo con il gesto di suzione di queste due dita che gli ha permesso di tirare avanti.
Ora pero' sono 9 anni che e' amato e coccolato cercando di riempire quel vuoto affettivo che indubbiamente esiste.
grazie.