A causa di alcuni dubbi abbiamo scoperto che questo lavoro era inesistente
Gentile Dottore/ssa, scrivo in merito a mia sorella, che mi sembra soffrire di un problema chiaro di mitomania. Fin da adolescente infatti si inventata storie che risultavano alla fine non avere ne capo ne coda. All'inizio erano piccole cose, mentiva su quello che aveva fatto durante il giorno o con chi era stata. Qualche anno fa la situazione ha iniziato a peggiorare. Ci aveva comunicato di avere trovato un lavoro. Ogni mattina usciva di casa e quando tornava la sera ci raccontava la sua giornata di lavoro. Dopo qualche mese, a causa di alcuni dubbi abbiamo scoperto che questo lavoro era inesistente. Quando le abbiamo chiesto spiegazioni su cosa facesse in realtà ci si è rivolta contro dicendo che non erano affari nostri e che erano solo problemi suoi. Dopo ulteriori discussioni la situazione era tornata normale e la cosa dimenticata. un paio di anni dopo abbiamo ricevuto la telefonata del suo attuale compagno, che non conoscevamo. Ci ha raccontato che mia sorella gli aveva detto di aver perso la madre, quando nostra madre in realtà era viva e vegeta, di essere in pessimi rapporti con nostro padre che non faceva che chiedergli soldi e di fare un lavoro che in realtà non aveva. Inoltre con la scusa del problema di mio padre si era fatta prestare dal ragazzo in questione parecchi soldi. Di nuovo ci siamo confrontati con lei in presenza del suo compagno. La sua reazione è stata di rabbia nei suoi confronti perché non avrebbe dovuto venirci a cercare e poi di rabbia verso di noi perché di nuovo ci immischiavamo in faccende che non ci riguardavano. La tensione è stata alta per qualche settimana e di nuovo le cose sembravano essere tornate alla normalità. Oggi mia sorella è sposata con figli. L'altro giorno ho ricevuto la telefonata di qualcuno che pretendeva essere il suo ragazzo da qualche mese ormai. Di nuovo mia sorella gli aveva raccontato che la madre era morta e il padre un disgraziato. inoltre gli aveva raccontato di essere malata di cancro ormai in fase terminale. E di nuovo era riuscita a farsi dare da questa persona con varie scuse delle somme di denaro. Quando stava con lui simulava inoltre la sua malattia portando vistosi cerotti, o truccandosi per sembrare malata...
Non so più come reagire di fronte a questo suo comportamento. Quando mi sono confrontata con lei ha fatto fitta di nulla. Ogni volta che gli facciamo notare il suo atteggiamento si mette subito sulla difensiva e a essere accusati siamo noi. Così non si riesce mai a capire cosa la spinga a comportarsi in questo modo. Mi sono accorta che ogni "crisi" avveniva sempre in un momento della sua vita in cui sorgevano altri problemi. Nell'ultimo caso per esempio il suo rapporto con il marito era in crisi e capisco il suo andare a cercare altrove quello di cui aveva bisogno, ma perché ricamarci sopra tante falsità. E' chiaro che le servirebbe un aiuto ma non so davvero come fare a convincerla o in che modo discutere con lei del suo problema.
Grazie per i vostri consigli
Non so più come reagire di fronte a questo suo comportamento. Quando mi sono confrontata con lei ha fatto fitta di nulla. Ogni volta che gli facciamo notare il suo atteggiamento si mette subito sulla difensiva e a essere accusati siamo noi. Così non si riesce mai a capire cosa la spinga a comportarsi in questo modo. Mi sono accorta che ogni "crisi" avveniva sempre in un momento della sua vita in cui sorgevano altri problemi. Nell'ultimo caso per esempio il suo rapporto con il marito era in crisi e capisco il suo andare a cercare altrove quello di cui aveva bisogno, ma perché ricamarci sopra tante falsità. E' chiaro che le servirebbe un aiuto ma non so davvero come fare a convincerla o in che modo discutere con lei del suo problema.
Grazie per i vostri consigli
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Gentile Utente,
senza dubbio una storia spinosa. tenete presente che non è semplice convincere una persona a farsi curare se questa non lo desidera, ma credo che modificando VOI alcuni atteggiamenti nei suoi confronti le cose potrebbero cambiare. DOvreste ad esempio cercare un'intesa comune genitori+marito e provare a prenderla di petto, dicendole che non siete più disposti a sopportare certi comportamenti. Probabilmente la sua reazione sarà quella arrabbiata che conoscete molto bene. A quel punto potrebbe esservi d'aiuto una consulenza psicologica, in cui voi oppure il marito o tutti insieme vi recate dallo specialista chiedendo consigli pratici, che da qui è difficile darvi come immagina
Sua sorella avrebbe bisogno di una valutazione psichiatrica, per capire che tipo di disturbo c'è sotto. Inoltre sarebbe indicato un lavoro di tipo psicologico, per sondare i "perchè" legati a tutti questi comportamenti confusi.
senza dubbio una storia spinosa. tenete presente che non è semplice convincere una persona a farsi curare se questa non lo desidera, ma credo che modificando VOI alcuni atteggiamenti nei suoi confronti le cose potrebbero cambiare. DOvreste ad esempio cercare un'intesa comune genitori+marito e provare a prenderla di petto, dicendole che non siete più disposti a sopportare certi comportamenti. Probabilmente la sua reazione sarà quella arrabbiata che conoscete molto bene. A quel punto potrebbe esservi d'aiuto una consulenza psicologica, in cui voi oppure il marito o tutti insieme vi recate dallo specialista chiedendo consigli pratici, che da qui è difficile darvi come immagina
Sua sorella avrebbe bisogno di una valutazione psichiatrica, per capire che tipo di disturbo c'è sotto. Inoltre sarebbe indicato un lavoro di tipo psicologico, per sondare i "perchè" legati a tutti questi comportamenti confusi.
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Ex utente
Gentile Dottore, grazie per la sua risposta. Ho provato a confrontarmi con mia sorella riguardo gli ultimi avvenimenti, e come suo solito ha fatto finta di nulla, offendendosi per le insinuazioni. Seguendo il suo consiglio ho preso appuntamento con uno specialista per capire in quale modo confrontarci con lei e cercare di cambiare la situazione. Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 08/12/2009.
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