Una certa ansia che sto curando, dietro consiglio medico,
Gentili Dottori,
recentemente, con il cambio di stagione, mi è venuta una certa ansia che sto curando, dietro consiglio medico, con 10 gocce di xanax la mattina. La dottoressa mi ha detto assolutamente di non drammatizzare, di iscrivermi in palestra e di fare qualcosa di bello. Effettivamente anch'io mi sento moto meglio quando mi distraggo e sto con gente allegra. pero' poi mi ritorna la paura di ricaderci ed è un circolo vizioso, la dottoressa dice che mi autosuggestiono e io so che in parte è così, perchè mi vengono delle paure immotivate oppure con motivazioni che con razionalità saprei comunque circoscrivere o risolvere con un'alzata di spalle...ma mi "intorto" certe volte, da sola.
In passato ho sofferto di depressione in un periodo di forti problemi familiari(ma in realtà non so nemmeno se lo era veramente,forse avrei semplicemente avuto bisogno di una chiacchierata piu' che di diagnosi e di farmaci, è l'assenza di spiegazioni che mi fa intortare, poi i farmaci aiutano ma in alcuni casi possono rovinare... alemeno alle persone suggestionabili come me...)
Vi ringrazio se vorrete aiutarmi
recentemente, con il cambio di stagione, mi è venuta una certa ansia che sto curando, dietro consiglio medico, con 10 gocce di xanax la mattina. La dottoressa mi ha detto assolutamente di non drammatizzare, di iscrivermi in palestra e di fare qualcosa di bello. Effettivamente anch'io mi sento moto meglio quando mi distraggo e sto con gente allegra. pero' poi mi ritorna la paura di ricaderci ed è un circolo vizioso, la dottoressa dice che mi autosuggestiono e io so che in parte è così, perchè mi vengono delle paure immotivate oppure con motivazioni che con razionalità saprei comunque circoscrivere o risolvere con un'alzata di spalle...ma mi "intorto" certe volte, da sola.
In passato ho sofferto di depressione in un periodo di forti problemi familiari(ma in realtà non so nemmeno se lo era veramente,forse avrei semplicemente avuto bisogno di una chiacchierata piu' che di diagnosi e di farmaci, è l'assenza di spiegazioni che mi fa intortare, poi i farmaci aiutano ma in alcuni casi possono rovinare... alemeno alle persone suggestionabili come me...)
Vi ringrazio se vorrete aiutarmi
[#1]
Gentile utente,
lo xanax non e' curativo.
Inoltre, sarebbe da capire bene il ruolo della dottoressa che nomina.
Comunque, se di ansia si tratta va inserita una adatta terapia ma gia' dal suo scritto si evince la sua non volonta' a prendere farmaci che, a suo parere, possono rovinare.
Deve rivolgersi ad uno psichiatra per far valutare bene la sua condizione e poter trarre le conclusioni per un eventuale trattamento.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
lo xanax non e' curativo.
Inoltre, sarebbe da capire bene il ruolo della dottoressa che nomina.
Comunque, se di ansia si tratta va inserita una adatta terapia ma gia' dal suo scritto si evince la sua non volonta' a prendere farmaci che, a suo parere, possono rovinare.
Deve rivolgersi ad uno psichiatra per far valutare bene la sua condizione e poter trarre le conclusioni per un eventuale trattamento.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
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[#2]
Utente
Gentile Dottore
La ringrazio per la pronta risposta.
La Dottoressa alla quale mi sono rivolta è il mio medico di base, ma è specialista in Neurologia.Io non dico che i farmaci rovinino sempre, ma li vedo un po' come un'extrema ratio... ( ho esperienze personali a riguardo..)Lo xanax è un sintomatologico lo so, ma mi schiarisce molto le idee a volte...Ma secondo lei non si tratta di ansia? se è così meglio!!!Magari sono solo preoccupazioni...
La ringrazio per la pronta risposta.
La Dottoressa alla quale mi sono rivolta è il mio medico di base, ma è specialista in Neurologia.Io non dico che i farmaci rovinino sempre, ma li vedo un po' come un'extrema ratio... ( ho esperienze personali a riguardo..)Lo xanax è un sintomatologico lo so, ma mi schiarisce molto le idee a volte...Ma secondo lei non si tratta di ansia? se è così meglio!!!Magari sono solo preoccupazioni...
[#3]
gentile utente,
non si tratta di preoccupazioni o ansia, deve fare una visita con uno psichiatra per capire se sono presenti sintomi differenti che vanno distinti da quelli che descrive.
La sua resistenza ad assumere farmaci depone male per la presenza eventuale di un quadro psichiatrico sottostante che possa necessitarne l'uso.
Inoltre, a lungo andare lo xanax potrebbe non avere piu' l'effetto "schiarente" che tanto acclama.
Credo che Lei stia sottovalutando il problema.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
non si tratta di preoccupazioni o ansia, deve fare una visita con uno psichiatra per capire se sono presenti sintomi differenti che vanno distinti da quelli che descrive.
La sua resistenza ad assumere farmaci depone male per la presenza eventuale di un quadro psichiatrico sottostante che possa necessitarne l'uso.
Inoltre, a lungo andare lo xanax potrebbe non avere piu' l'effetto "schiarente" che tanto acclama.
Credo che Lei stia sottovalutando il problema.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
[#4]
Utente
Dottore mi creda,
non ho resistenza. Ho preso la paroxetina in passato e se necessario la riprenderò. La dottoressa di cui Le dicevo mi ha detto che con lo xanax in un mesetto dovrei superare la situazione...Lei perchè mi parla di psichiatra e non di terapia psicologica per esempio?
Io ho paura solo di una cosa, piu' che delle medicine, che questi miei momenti di confusione rovinino il mio rapporto con il mio fidanzato che sempre stato la mia gioia...soprattutto adesso che parliamo di comprare casa insieme ecc ecc ..
L'ansia era nata prima del progetto della casa,che peraltro ho fortemente voluto, forse era nata un po' dal fatto che siamo due persone molto sensibili, simili e diverse al contempo e certe volte ho paura che questo ci possa fare esasperare delle situazioni, ma parlandone con lui ho scoperto che è piu' una mia paura che una sua...
Io certe volte ho bisogno di qualcuno che mi sdrammatizzi la vita, questo si.Lei cosa ne pensa?
non ho resistenza. Ho preso la paroxetina in passato e se necessario la riprenderò. La dottoressa di cui Le dicevo mi ha detto che con lo xanax in un mesetto dovrei superare la situazione...Lei perchè mi parla di psichiatra e non di terapia psicologica per esempio?
Io ho paura solo di una cosa, piu' che delle medicine, che questi miei momenti di confusione rovinino il mio rapporto con il mio fidanzato che sempre stato la mia gioia...soprattutto adesso che parliamo di comprare casa insieme ecc ecc ..
L'ansia era nata prima del progetto della casa,che peraltro ho fortemente voluto, forse era nata un po' dal fatto che siamo due persone molto sensibili, simili e diverse al contempo e certe volte ho paura che questo ci possa fare esasperare delle situazioni, ma parlandone con lui ho scoperto che è piu' una mia paura che una sua...
Io certe volte ho bisogno di qualcuno che mi sdrammatizzi la vita, questo si.Lei cosa ne pensa?
[#5]
Gentile utente,
sono in completo disaccordo con l'utilizzo di una terapia sintomatica protratta per un mese senza che vi siano risoluzioni cliniche al riguardo.
La valutazione in merito alla possibile sintomatologia ansiosa e alla presenza di disturbi dell'umore deve essere affidata ad uno psichiatra che sappia tra l'altro distinguere tra le forme di tipo organico e quelle psichiche.
Inoltre, non e' detto che dopo la visita Lei ne esca con una prescrizione di psicofarmaci, ma la valutazione seria e' imprescindibile.
Inoltre, solo lo psichiatra puo' poi decidere se e' il caso di indirizzarla verso una terapia psicologica e non viceversa.
Poi, ovviamente lei prende le sue decisioni indipendentemente da quanto le ho scritto.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
sono in completo disaccordo con l'utilizzo di una terapia sintomatica protratta per un mese senza che vi siano risoluzioni cliniche al riguardo.
La valutazione in merito alla possibile sintomatologia ansiosa e alla presenza di disturbi dell'umore deve essere affidata ad uno psichiatra che sappia tra l'altro distinguere tra le forme di tipo organico e quelle psichiche.
Inoltre, non e' detto che dopo la visita Lei ne esca con una prescrizione di psicofarmaci, ma la valutazione seria e' imprescindibile.
Inoltre, solo lo psichiatra puo' poi decidere se e' il caso di indirizzarla verso una terapia psicologica e non viceversa.
Poi, ovviamente lei prende le sue decisioni indipendentemente da quanto le ho scritto.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
[#7]
Psichiatra
Gentile utente,
concordo con il collega Dr. Ruggiero. Gli ansiolitici (lei cita lo Xanax)non sono dei curativi ed il loro uso continuo e regolare, finisce col generare fenomeni di assuefazione, dipendenza ed astinenza.
Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
concordo con il collega Dr. Ruggiero. Gli ansiolitici (lei cita lo Xanax)non sono dei curativi ed il loro uso continuo e regolare, finisce col generare fenomeni di assuefazione, dipendenza ed astinenza.
Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
[#8]
Psicoterapeuta, Medico di medicina generale
Gentile utente,
dal momento che è in terapia con il suo medico curante, anche neurologa, credo che sia stata comunque posta una diagnosi, e se sarà necessario la dottoressa le modificherà la terapia.
Tenga presente che le benzodiazepine, vanno usate a breve termine, nelle fasi acute.
Dal momento che sta per affrontare una scelta importante, e che si sta ponendo dei quesiti su se stessa, sulla passata depressione, credo che dei colloqui con psicoterapeuta potrebbero aiutarla.
Cordiali saluti
Dott.ssa I.Di Sipio
www.psicomedicina.mi.it
dal momento che è in terapia con il suo medico curante, anche neurologa, credo che sia stata comunque posta una diagnosi, e se sarà necessario la dottoressa le modificherà la terapia.
Tenga presente che le benzodiazepine, vanno usate a breve termine, nelle fasi acute.
Dal momento che sta per affrontare una scelta importante, e che si sta ponendo dei quesiti su se stessa, sulla passata depressione, credo che dei colloqui con psicoterapeuta potrebbero aiutarla.
Cordiali saluti
Dott.ssa I.Di Sipio
www.psicomedicina.mi.it
[#9]
Sono in disaccordo con la dottoressa Di Sipio per i motivi gia' esposti, in quanto se effettivamente fosse stata posta una diagnosi la collega neurologa avrebbe evitato l'uso di xanax in questo modo.
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
[#10]
Psicoterapeuta, Medico di medicina generale
[#11]
Gentile Utente,
la cosa migliore da fare in questi casi, vista comunque la situazione non urgente, è seguire quello che si sente.
Se lei sente di aver bisogno di una terapia psicologica allora provi ad affrontare un colloquio, e poi decida.
Per quanto riguarda la terapia farmacologica a volte è importante fidarsi di chi ci sta curando, per cui se lei si sente bene con la dottoressa vada avanti così. Noi, non conoscendola, possiamo solo effettuare delle congetture.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
la cosa migliore da fare in questi casi, vista comunque la situazione non urgente, è seguire quello che si sente.
Se lei sente di aver bisogno di una terapia psicologica allora provi ad affrontare un colloquio, e poi decida.
Per quanto riguarda la terapia farmacologica a volte è importante fidarsi di chi ci sta curando, per cui se lei si sente bene con la dottoressa vada avanti così. Noi, non conoscendola, possiamo solo effettuare delle congetture.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#12]
Buonasera,
intervengo in questo forum per cercare di limitare quelli che, a parer mio, possono essere dei consigli che a fronte di una elevata professionalità, rischiano di creare confusione e sconforto perchè dati in modi e contesti erronei.
Per rispondere alla sua domanda le posso dire che sicuramente lei soffre di "ansia", solo che questa è un sintomo che va indagato più approfonditamente perchè, come lei stessa dice, non le basta volgere il suo sguardo altrove (cinema, palestra..) per non soffrirne più.
Lo xanax è un buon sintomatico per l'ansia che riferisce lei ma, forse, avrà bisogno di un altro tipo di farmaco per avere un completo beneficio nel medio e lungo termine.
La cosa più importante in tutto ciò è che la dott.ssa che le ha consigliato il farmaco la possa rivedere regolarmente per valutare l'effettiva regressione della sintomatologia o per consigliarle una terapia alternativa. Se però così non fosse le consiglio di rivolgersi ad un altro specialista che possa consigliarle, solo dopo una attenta valutazione, la terapia più adeguata.
un saluto
dott. Gianmaria Zita
intervengo in questo forum per cercare di limitare quelli che, a parer mio, possono essere dei consigli che a fronte di una elevata professionalità, rischiano di creare confusione e sconforto perchè dati in modi e contesti erronei.
Per rispondere alla sua domanda le posso dire che sicuramente lei soffre di "ansia", solo che questa è un sintomo che va indagato più approfonditamente perchè, come lei stessa dice, non le basta volgere il suo sguardo altrove (cinema, palestra..) per non soffrirne più.
Lo xanax è un buon sintomatico per l'ansia che riferisce lei ma, forse, avrà bisogno di un altro tipo di farmaco per avere un completo beneficio nel medio e lungo termine.
La cosa più importante in tutto ciò è che la dott.ssa che le ha consigliato il farmaco la possa rivedere regolarmente per valutare l'effettiva regressione della sintomatologia o per consigliarle una terapia alternativa. Se però così non fosse le consiglio di rivolgersi ad un altro specialista che possa consigliarle, solo dopo una attenta valutazione, la terapia più adeguata.
un saluto
dott. Gianmaria Zita
[#13]
A mio parere e' necessario che si rivolga ad uno psichiatra.
pregherei in ogni caso gli psicologi di non esprimere pareri sulla terapia farmacologica in quanto, in questo caso in particolare, e' una terapia sbagliata senza senso logico che comportera' problematiche a breve termine.
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
pregherei in ogni caso gli psicologi di non esprimere pareri sulla terapia farmacologica in quanto, in questo caso in particolare, e' una terapia sbagliata senza senso logico che comportera' problematiche a breve termine.
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
[#14]
Utente
Io ringrazio tantissimo la dott.ssa Di Sipio per le sue parole equilibrate e gentili. Vede dott. Ruggero, le potrà anche avere ragione ma la perentorietà con la quel si esprime non mi fa bene e non devo essere io che ho il problema a dirglielo. Gli psicologi, con i quali peraltro ho avuto contatti per motivi di lavoro non sono tutti dei ciarlatani come sembrerebbe dalle sue parole ( mi perdoni, ma ho conosciuto degli psichiatri che hanno quasi rovinato la vita a persone a me molto care come ho cosciuto degli psichiatri di poche e risolutive parole e terapie)
Non a caso D.ssa Di Sipio ieri sera avevo provato a chiamarla, l'avevo già notata nel forum per la sua diciamo così...dolcezza.
Ringrazio tutti gli altri, vedro' cosa fare.
Ma si calmi dott Ruggiero, i titoli non sono tutto se non ce' l'umanità. E adesso mi massacri pure, prego.
Non a caso D.ssa Di Sipio ieri sera avevo provato a chiamarla, l'avevo già notata nel forum per la sua diciamo così...dolcezza.
Ringrazio tutti gli altri, vedro' cosa fare.
Ma si calmi dott Ruggiero, i titoli non sono tutto se non ce' l'umanità. E adesso mi massacri pure, prego.
[#15]
Gentile utente,
non ho affermato quello che ritiene io abbia affermato.
Ho solo chiesto, pregando, di non esprimersi su terapie farmacologiche (facendo riferimento al Dr. Bulla), in quanto lo psicologo e' noto che non ha competenze in merito, le ricordo infatti che lo psicologo non e' un medico.
Ritengo che Lei voglia trovare un accoglimento che non e' possibile nei rapporti interpersonali che instaura: facendo riferimento al suo medico di famiglia in qualita' di neurologo, confonde dei piani di relazione che non le consentiranno di rivolgersi ad uno psichiatra per una eventuale prescrizione di terapia.
Questo perche' essendosi rivolta alla neurologa/medico di famiglia, non riuscira' poi a chiederle la prescrizione dei farmaci dati dallo psichiatra.
In merito al "fare qualcosa di bello", non ci sono alcuni reali riferimeni clinici per i quali chi ha una sottostante patologia depressiva(eventuale) poi migliora facendo quello che gli piace.
Credo inoltre che il suo medico non le modifichera' la terapia in quanto non le ha fatto una giusta diagnosi.
Inoltre, all'interno del forum credo di poter esprimere anche il dissenso rispetto a certe affermazioni che posso non condividere e lo dico apertamente, senza offendere nessuno.
Non sono qui per massacrarla ma per esprimere il mio parere professionale che puo' condividere o meno, puo' seguire i consigli o meno, puo' decidere di fare altro.
Ad ogni modo, credo di dover esprimere in modo inequivocabile che:
- il piano di relazione con il suo medico la pone in posizione sfavorevole
- la terapia e' sbagliata e non corrisponde ai trattamenti previsti per i suoi disturbi.
- il medico di riferimento per queste cose e' lo psichiatra e dopo, eventualmente, potra' essere indirizzata ad uno psicoterapeuta.
- in realta', lei sta evitando il problema in quanto le soluzioni poste da altri sono piu' corrispondenti ai suoi desideri.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
non ho affermato quello che ritiene io abbia affermato.
Ho solo chiesto, pregando, di non esprimersi su terapie farmacologiche (facendo riferimento al Dr. Bulla), in quanto lo psicologo e' noto che non ha competenze in merito, le ricordo infatti che lo psicologo non e' un medico.
Ritengo che Lei voglia trovare un accoglimento che non e' possibile nei rapporti interpersonali che instaura: facendo riferimento al suo medico di famiglia in qualita' di neurologo, confonde dei piani di relazione che non le consentiranno di rivolgersi ad uno psichiatra per una eventuale prescrizione di terapia.
Questo perche' essendosi rivolta alla neurologa/medico di famiglia, non riuscira' poi a chiederle la prescrizione dei farmaci dati dallo psichiatra.
In merito al "fare qualcosa di bello", non ci sono alcuni reali riferimeni clinici per i quali chi ha una sottostante patologia depressiva(eventuale) poi migliora facendo quello che gli piace.
Credo inoltre che il suo medico non le modifichera' la terapia in quanto non le ha fatto una giusta diagnosi.
Inoltre, all'interno del forum credo di poter esprimere anche il dissenso rispetto a certe affermazioni che posso non condividere e lo dico apertamente, senza offendere nessuno.
Non sono qui per massacrarla ma per esprimere il mio parere professionale che puo' condividere o meno, puo' seguire i consigli o meno, puo' decidere di fare altro.
Ad ogni modo, credo di dover esprimere in modo inequivocabile che:
- il piano di relazione con il suo medico la pone in posizione sfavorevole
- la terapia e' sbagliata e non corrisponde ai trattamenti previsti per i suoi disturbi.
- il medico di riferimento per queste cose e' lo psichiatra e dopo, eventualmente, potra' essere indirizzata ad uno psicoterapeuta.
- in realta', lei sta evitando il problema in quanto le soluzioni poste da altri sono piu' corrispondenti ai suoi desideri.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
[#16]
Utente
Dottore io non sto evitando nessun problema. E non ho detto che non consultero' uno specialista. Lei fa troppe affermazioni e poche domande. In questo senso per esempio la dott.ssa Di Sipio si è rivelata piu' attenta ( è troppo chiedere attenzione/umanità? O è accoglimento come Lei lo chiama?) La mia dottoressa medico di base NON E' MIA AMICA nè ho con lei un rapporto familiare. Cio' che mi ha dato fiducia in lei è stata l'attenzione con cui mi ha ascoltata e poi mi ha detto chiaramente CHE MI VUOLE RIVEDERE a breve (come ha intuito qualcuno dei medici di cui sopra).
Perchè mai poi non dovrei riuscire a chiedere alla neurologa/Mdi base i farmaci altrove prescrittimi (eventualmente)?
Cmq io non voglio polemizzare con lei, non serve a nessuno.
Perchè mai poi non dovrei riuscire a chiedere alla neurologa/Mdi base i farmaci altrove prescrittimi (eventualmente)?
Cmq io non voglio polemizzare con lei, non serve a nessuno.
[#18]
Gentile signora,
Io sono uno psicologo ed uno psicoterapeuta ed ho un sacco di anni, sia di età cronologica, che di età professionale.
Non sono contro le medicine, quando servono. Non posso misurarmi e non vorrei farlo nemmeno se ne fossi capace, con altri colleghi che, data la loro specializzazione, colgono nelle medicine le cure più efficaci per gli stati di ansia. Io non lo escludo, ma so, per certo, che elimimati a volte gli stati di panico e/o di ansia somatica, permane un'ansia esistenziale che mina la vita di ogni giorno, che copre di ombre la propria vitalità e la speranza di provare ancora la gioia di vivere.
Provi a intraprendere una terapia psicologica, con tranquillità, ma con costanza. Scelga un buon terapeuta. A Milano ci sono ottimi psicoterapeuti, ed eccellenti analisti.
Le faccio un nome; Silvia Montefoschi. Se ancora esercita , si affidi a lei. Se non esercita più, la potrà indirizzare verso un suo allievo/a.
Ma con questo nome da me fatto, peraltro io la conosco dai suoi scritti, non voglio restringere il suo campo di scelta. Ce ne sono tanti. Provi comunque con specialisti di scuole terapeutiche a carattere analitico.
Lei è una persona intelligente e forse un po' del mestiere. Vedrà che saprà togliersi da questa situazione che la intristisce e le dà un malumore diffuso ed incontrollabile, a volta.
Cordiali saluti e tanti auguri.
Dr. A. Vita
Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 4.8k visite dal 02/04/2007.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.