Il test, lo so bene, ma non ne ho il coraggio, pur essendo consapevole che sto costruendo dei
Sono qui a chiedere aiuto, e visto che siete molto gentili con tutti ho deciso di provare anche io. Tutto è iniziato una maledetta notte di luglio del 2005, quando ho avuto un rapporto sessuale non protetto, anche anale, con una sconosciuta. Le classiche cazzate che si fanno e di cui ti penti per sempre. Neanche il tempo di rivestirmi che ho iniziato a prendere coscienza di quello che avevo fatto e del rischio a cui andavo incontro. Ho iniziato a vivere nel terrore di aver contratto l’Aids. Dove mi giravo vedevo campagne pubblicitarie contro l’Aids, in tv mi parlavano sempre d’Aids e così sui giornali. Forse ero io che lo notavo particolamrnete mentre prima non ci facevo caso. Da qui il mio stato di ansia ha iniziato a crescere fino al giorno in cui ho avvertito un fastidio sotto le orecchie. Lo stesso fastidio che si prova quando si fa uno sforzo soffiando (a me capitava quando gonfiavo il canotto). In sostanza, per far uscire la saliva dovevo spingere sotto le orecchie. Ho fatto il maledetto errore di scrivere su google “infiammazioni alle ghiandole salivari” e mi sono usciti un paio di risultati che dicevano che poteva essere un sintomo da sieroconversione. Più mi documentavo sull’Hiv, più sintomi scoprivo e più, puntualmente, il giorno successivo li avvertivo pure. Sono entrato in un periodo di autentica follia, ormai ero convinto di avere l’Hiv, ma non avevo il coraggio di eseguire il test. Cercavo un modo per dire alla mia ragazza quello che mi era capitato, sono arrivato addirittura a meditare di farla finita tanta era la vergogna. Poi un mio amico si è accorto di come stavo e si è fatto raccontare tutto. Mi ha dato un cazzotto sul naso per portarmi a fare il test. Nell’agosto del 2006 (quindi un anno e un mese dopo quel rapporto) ho eseguito il test HIV 1 HIV 2 ed è risultato negativo. Da quel giorno sono scomparsi tutti i miei dolori ed ho ripreso a star bene, a parte, ogni tanto, quel leggero fastidio dietro le orecchie. Ho vissuto benone fino a qualche giorno fa, quando accendo la tv e sento la storia di Firenze con le trasfusioni infette. Inizio a pensare che anche a me possa essere capitato che si siano sbagliati a farmi il test e ricomincia il mio stato d’ansia. Sono ricomparsi tutti i sintomi, o presunti tali, che avevo prima. Lo so che può sembrare stupido, ma ormai sono ripiombato nella follia. Basterebbe rifare il test, lo so bene, ma non ne ho il coraggio, pur essendo consapevole che sto costruendo dei castelli nell’aria. Le mie domande, a questo punto, sono due. E’ possibile che abbiano sbagliato a eseguire il test dell’agosto 2006? Credete che questa immensa ansia che mi sta provocando enormi problemi andrebbe riferita a qualche medico, al di là del fatto che io possa avere o meno l’Hiv? Soprattutto perché, dopo quella maledetta notte di luglio, non sono più riuscito ad avere rapporti sessuali non protetti neanche con la mia convivente.
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Gentile utente,
credo che sia il caso di contattare uno psichiatra della sua zona che possa indirizzarla al meglio sul da farsi, non tanto per cio' che riguarda le patologie che non ha contratto quanto in merito ai disturbi che lamenta che richiedono un approfondimento clinico specifico.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
credo che sia il caso di contattare uno psichiatra della sua zona che possa indirizzarla al meglio sul da farsi, non tanto per cio' che riguarda le patologie che non ha contratto quanto in merito ai disturbi che lamenta che richiedono un approfondimento clinico specifico.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
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[#2]
Psicoterapeuta, Medico di medicina generale
Gentile utente,
importante rivolgersi a specialista ,e parlare delle proprie ansie ,paure.
Non ha contatto alcuna infezione,gli esami lo dimostrano.
Sta somatizzando ,limitando la propria vita e quella relazionale con la propria compagna.
Si rivolga in primis a psichiatra per valutazione diagnostica, e se è necessario a psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Dott.ssa I. Di Sipio
www.psicomedicina.mi.it
importante rivolgersi a specialista ,e parlare delle proprie ansie ,paure.
Non ha contatto alcuna infezione,gli esami lo dimostrano.
Sta somatizzando ,limitando la propria vita e quella relazionale con la propria compagna.
Si rivolga in primis a psichiatra per valutazione diagnostica, e se è necessario a psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Dott.ssa I. Di Sipio
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[#3]
Gentile Utente,
in questi casi sarebbe consigliabile effettuare una consulenza psicologica, onde capire se sia o meno il caso di intraprendere un percorso terapeutico. affiancato anche a consulenza psichiatrica
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
in questi casi sarebbe consigliabile effettuare una consulenza psicologica, onde capire se sia o meno il caso di intraprendere un percorso terapeutico. affiancato anche a consulenza psichiatrica
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
[#4]
Psichiatra
Gentile utente,
concordo con i pareri espressi dai colleghi che mi hanno preceduto.
Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
concordo con i pareri espressi dai colleghi che mi hanno preceduto.
Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
[#5]
Ex utente
grazie a tutti. ne ho parlato con il mio medico curante che mi metterà in contatto con una collega specialista. l'unica cosa che però non mi va giù è che lui non vuole che io ripeta il test perchè dice che sarebbe come darla vinta a quella parte della mia psiche che ha problemi. Io però sto male e vorrei rifare il test, almeno, se è come dice lui e come dite tutti, affronto la vita in modo migliore. d'altra parte, se hanno sbagliato a Firenze perchè non possono aver sbagliato anche con me?
[#6]
Gentile utente,
e' meglio seguire il consiglio del collega.
Ripetere il test non ha alcuna utilita' se non creare un circolo vizioso per cui ogni volta pensera' che il suo risultato e' sbagliato.
Si rivolga alla psichiatra con fiducia.
Cordiali Saluti.
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
e' meglio seguire il consiglio del collega.
Ripetere il test non ha alcuna utilita' se non creare un circolo vizioso per cui ogni volta pensera' che il suo risultato e' sbagliato.
Si rivolga alla psichiatra con fiducia.
Cordiali Saluti.
Dr. F.S. Ruggiero
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