Gelosia di mia moglie
Scrivo per un problema con mia moglie che ci sta distruggendo. Prima il quadro della situazione che è comunque complessa. Io 36, lei 35. Conosciuti 07/2007, innomorati subito e sposati a 05/2008. Io vedovo da 07/2006 con una bimba oggi di 6. La bimba dà problemi (psicologi: "oppositiva, provocatoria con instabilità motoria") ad 08/2009 nasce un'altra bimba e, sorpresa!, mia moglie è oggi incinta di 2 mesi (gravidanza non cercata). La bimba è oppositiva soprattutto con mia moglie che è severa ed intransigente e ritiene che i nonni abbiano viziato la bimba (ha ragione). Questo aggrava il problema. Primi mesi di fidanzamento favolosi ("mi sentivo bellissima ai tuoi occhi!"); poi mia moglie mi becca una sera a guardare il fondoschiena della mia futura testimone di nozze ("mi hai trapassato con lo sguardo per guardarla"!). Scenata e richiesta di spiegazioni: io non nego di essere attratto dalle forme donne. Ovviamente non mi spingo assolutamente oltre!!! Rapporto incrinato: prima non c'erano problemi a stare con gli altri; ora mia moglie osserva cosa faccio, dove guardo, ecc... aumenta la tensione. Ci sposiamo, in viaggio di nozze mi becca più volte a guardare le forme di altre donne; delusione e scoramento; litigate incredibili: lei non capisce "perché lo faccio, cosa mi manca, cosa cerco". Al mare sofferenza di entrambi: lei passa 15 giorni in tensione io a guardare per terra (realmente); in mezzo alla gente devo stare attento a non guardare altre donne (ma è difficile capire cosa è "guardare" a questo punto); sul lungomare lei chiede di "passare sull'altro marciapiede ché su questo ci sono troppe tentazioni". Nei mesi seguenti lei sempre rigida con una faccia scura quando siamo con altri, io che non so dove guardare. Quando non ci sono "pensa spesso a tutte quelle che incontro". Devo stare attento ai cartelloni pubblicitari, se passa una donna mia moglie sospira pesantemente pensando che la potrei guardare. Iniziamo ad evitare feste/cene e se non possiamo è per entrambi un incubo, non più TV (mai). Estenuanti ore a parlare. Dice che ho un problema: "guardo troppo non lo accetterà mai". Io in effetti sono molto attratto dalle forme (spesso non me ne accorgo neanche) e non so più che pensare: pensavo di essere normale... ora non so. Tutta quest'attenzione non mi aiuta certo a non guardare. Provo rabbia, senso d'impotenza pure da solo una donna che passa mi ricorda il problema. I rapporti sessuali fra noi sono favolosi per entrambi e peraltro mia moglie ha un notevole sex-appeal. Glielo dimostro di continuo ma non basta. Io vorrei cambiare ma non so come: secondo me peraltro lei spesso immagina di avermi visto guardare. Stiamo iniziando una terapia di coppia ma l'impressione è che lei vada cercando qualcuno che le confermi che IO ho un problema. Io non so cosa pensare: sapevo di essere attratto dalle donne ma non pensavo di essere patologico..e non ne sono convinto. Ultima info: mio suocero ha abbandonato mia suocera per un'altra donna. Pareri? Grazie
[#1]
Utente
Grazie della veloce ed ampia risposta.
Non comprendo cosa intenda quando dice che c'è qualcosa di non esplicitato: in realtà io e mia moglie abbiamo discusso ampiamente il nostro problema sia in forma di discussione accesa sia più pacatamente... ma sempre con una sorta di disperazione di fondo: sembra che le nostre posizioni (ma in realtà CIO' CHE SIAMO) siano inconciliabili (la polarizzazione cui lei accenna...). In realtà guardo e apprezzo molto mia moglie (l'ho sempre fatto) e da quando ho capito la sua insicurezza cerco di dimostrarlo esplicitamente più di prima (non mi costa nulla) cogliendo ogni occasione per fare avances, apprezzamenti, fare l'amore... lei dimostra di apprezzare tutto ciò e mi corrisponde tuttavia sembra non bastare a sedare la sua (in)sofferenza. Oggi si vede brutta (è bella) e sformata (le gravidanze non aiutano)... ma in realtà anche prima delle gravidanze viveva il problema con la stessa intensità e confrontandosi con le altre donne (in particolare sul seno che vive come punto debole). Sembra che la sua istanza sia che io non guardi affatto pure se afferma che sa "che tutti gli uomini guardano" e ritiene che "può capitare che cada l'occhio su una bella ragazza... ma una volta!"... in realtà non si capisce quale sia e se ci sia un confine (quantitativo, qualitativo ?!!) tra la normalità degli altri uomini e la mia anormalità. Può immaginare che bello sentirsi confrontati con altri uomini... Non ammette che anche lei possa essere attratta da una forma. Dice di "conoscere come sono fatti gli uomini" ma poi di fatto "non può accettare" come sono fatto io: "non si sente rispettata". Non può accettare che "il nostro matrimonio appena nato abbia già questo problema; gli altri litigano per il dentifricio"; "cosa accadrà quando finirà l'amore e rimarrà solo il rispetto se GIA' ORA mi rispetti?"; "tu dici che ti faccio stare male ma in fondo tu puoi guardare quando vuoi" risponde se le dico le mie difficoltà.
E' sicuramente vero che ci sono stati cambiamenti molto importanti e repentini ("non abbiamo mai vissuto da sposetti"; peraltro mi dice: "sei entrato nel nostro matrimonio come sei uscito dall'altro" (riferita soprattutto ai compiti da mamma che le ho delegato... tipo portare la bimba a scuola); si è lamentata che ho una fototessera di mia moglie morta nel portafoglio e che è stata organizzata (non da me... ma è un particolare) una messa di suffragio nel terzo della morte ("visto che adesso ci sono io potevano evitare"). Della mia prima moglie non parlo quasi mai, si stranisce se non dico "ex-"moglie nel discorso. Dice che uno dei motivi per cui non ha costruito un rapporto con mia figlia è che, nel cruciale periodo iniziale, "era distrutta dal nostro problema". Si lamenta di aver passato "una gravidanza d'inferno" (occupandosi di mia figlia) e che si aspetta "un'altra gravidanza d'inferno". Preciso che quest'anno ho consumato quasi tutti i miei giorni di ferie + 5 giorni di malattia figlio... Ma è vero che "ci sono uomini che rispettano le mogli" e che "prestano attenzione almeno quando ci sono le mogli"? Sono quasi pentito di non aver negato l'evidenza... oggi litigheremmo ma non mi troverei in questa situazione d'inferiorità... quando penso a quanto ci amiamo e desideriamo... tutto questo mi pare una follia...
Non comprendo cosa intenda quando dice che c'è qualcosa di non esplicitato: in realtà io e mia moglie abbiamo discusso ampiamente il nostro problema sia in forma di discussione accesa sia più pacatamente... ma sempre con una sorta di disperazione di fondo: sembra che le nostre posizioni (ma in realtà CIO' CHE SIAMO) siano inconciliabili (la polarizzazione cui lei accenna...). In realtà guardo e apprezzo molto mia moglie (l'ho sempre fatto) e da quando ho capito la sua insicurezza cerco di dimostrarlo esplicitamente più di prima (non mi costa nulla) cogliendo ogni occasione per fare avances, apprezzamenti, fare l'amore... lei dimostra di apprezzare tutto ciò e mi corrisponde tuttavia sembra non bastare a sedare la sua (in)sofferenza. Oggi si vede brutta (è bella) e sformata (le gravidanze non aiutano)... ma in realtà anche prima delle gravidanze viveva il problema con la stessa intensità e confrontandosi con le altre donne (in particolare sul seno che vive come punto debole). Sembra che la sua istanza sia che io non guardi affatto pure se afferma che sa "che tutti gli uomini guardano" e ritiene che "può capitare che cada l'occhio su una bella ragazza... ma una volta!"... in realtà non si capisce quale sia e se ci sia un confine (quantitativo, qualitativo ?!!) tra la normalità degli altri uomini e la mia anormalità. Può immaginare che bello sentirsi confrontati con altri uomini... Non ammette che anche lei possa essere attratta da una forma. Dice di "conoscere come sono fatti gli uomini" ma poi di fatto "non può accettare" come sono fatto io: "non si sente rispettata". Non può accettare che "il nostro matrimonio appena nato abbia già questo problema; gli altri litigano per il dentifricio"; "cosa accadrà quando finirà l'amore e rimarrà solo il rispetto se GIA' ORA mi rispetti?"; "tu dici che ti faccio stare male ma in fondo tu puoi guardare quando vuoi" risponde se le dico le mie difficoltà.
E' sicuramente vero che ci sono stati cambiamenti molto importanti e repentini ("non abbiamo mai vissuto da sposetti"; peraltro mi dice: "sei entrato nel nostro matrimonio come sei uscito dall'altro" (riferita soprattutto ai compiti da mamma che le ho delegato... tipo portare la bimba a scuola); si è lamentata che ho una fototessera di mia moglie morta nel portafoglio e che è stata organizzata (non da me... ma è un particolare) una messa di suffragio nel terzo della morte ("visto che adesso ci sono io potevano evitare"). Della mia prima moglie non parlo quasi mai, si stranisce se non dico "ex-"moglie nel discorso. Dice che uno dei motivi per cui non ha costruito un rapporto con mia figlia è che, nel cruciale periodo iniziale, "era distrutta dal nostro problema". Si lamenta di aver passato "una gravidanza d'inferno" (occupandosi di mia figlia) e che si aspetta "un'altra gravidanza d'inferno". Preciso che quest'anno ho consumato quasi tutti i miei giorni di ferie + 5 giorni di malattia figlio... Ma è vero che "ci sono uomini che rispettano le mogli" e che "prestano attenzione almeno quando ci sono le mogli"? Sono quasi pentito di non aver negato l'evidenza... oggi litigheremmo ma non mi troverei in questa situazione d'inferiorità... quando penso a quanto ci amiamo e desideriamo... tutto questo mi pare una follia...
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.9k visite dal 03/12/2009.
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