Insoddisfazione personale
Gentile dottore vorrei esporLe il mio caso ,
da anni ho una relazione con un uomo separato padre di due figli e da 4 conviviamo . Da circa 3 anni suo figlio maggiore di 12 anni vive con noi . All'inizio era tutto tranquillo , sembravamo la famiglia del mulino bianco , io ho sempre amato molto i suoi figli ed in modo particolare il maggiore , sono quindi contenta che viva stabilmente con noi .
Da un anno a questa parte sono cominciati i problemi con il bimbo che ha iniziato a contestarmi su tutto ed a disobbedire : va male a scuola , non ha cura di niente e combina un disastro dietro l'altro.Il mio compagno lascia a me ogni compito educativo e scolastico, cosi io divento la signora del no e il bimbo si allontana ancora di più da me ,a volte non siamo daccardo nemmeno su quello che gli dico , ad esempio se lo mando a letto alle 22.30 e il bimbo fa i capricci e mette il muso il papà gli permette di stare ancora sveglio , con la conseguenza che la mattina non si sveglia per andare a scuola . Ho notato che in più casi ha provato a mettere il padre contro di me e quando litighiamo noto che lui sorride , se poi vede una dimostrazione d'affetto tra me ed il padre mette il muso e se ne va in camera, cosi quando il papà se ne accorge lo raggiunge in camera ed io rimango in sala perchè il bambino vuole stare da solo con il papà .
A questo poi si aggiunta anche la situazione economica che a causa della crisi è precepitata , il mio compagno ha perso il lavoro e la mia attività non guadagnava abbastanza . Cosi per tamponare ho iniziato a lavorare nell'attività dei miei genitori (lavoro che ho sempre odiato ), con cui ho un rapporto conflittuale fin da bambina .
Ho dovuto chiedere anche un aiuto economico alla mia famiglia che si è prontamente offerta ma a che prezzo : ora si sentono autorizzati ad intromettersi su tutto- il mio rapporto sentimentale , il mio rapporto con il bimbo - e tutto deve essere come loro dicono. Ad esempio si è rotta la macchina , abbiamo visitato 12 concessionarie perchè " ovviamente " dovendola pagare loro , la hanno anche scelta . Ed anche a parità di costo se a me ne piaceva una per mio papà o mia mamma non andava bene .
Le mie giornate sono tutte uguali da mesi ,la mattina vado in ufficio , poi tutti a pranzo a casa dei miei dove distribuiscono le loro perle di saggiezza , poi ancora in ufficio e la sera a casa dove puntalmente discuto con il bimbo per qualcosa che è successo a scuola , svolgo le faccende domestiche e quando mi metto sul divano il mio compagno già dorme . lo sveglio ed andiamo nel letto. Tutto sempre uguale .
Ho iniziato a soffrire di ansia , di mestruazioni irregolari ed abbondanti , il mio medico di base afferma che siano disturbi psico somatici per quello che sto vivendo . Secondo lei può essere cosi ??
Non ho più voglia di uscire dal letto la mattina ,di vestirmi e truccarmi infatti sono sempre in tuta e con i capelli legati , e sono ingrassata di 30kg.
Come posso uscirne ??
Grazie anticipatamente
da anni ho una relazione con un uomo separato padre di due figli e da 4 conviviamo . Da circa 3 anni suo figlio maggiore di 12 anni vive con noi . All'inizio era tutto tranquillo , sembravamo la famiglia del mulino bianco , io ho sempre amato molto i suoi figli ed in modo particolare il maggiore , sono quindi contenta che viva stabilmente con noi .
Da un anno a questa parte sono cominciati i problemi con il bimbo che ha iniziato a contestarmi su tutto ed a disobbedire : va male a scuola , non ha cura di niente e combina un disastro dietro l'altro.Il mio compagno lascia a me ogni compito educativo e scolastico, cosi io divento la signora del no e il bimbo si allontana ancora di più da me ,a volte non siamo daccardo nemmeno su quello che gli dico , ad esempio se lo mando a letto alle 22.30 e il bimbo fa i capricci e mette il muso il papà gli permette di stare ancora sveglio , con la conseguenza che la mattina non si sveglia per andare a scuola . Ho notato che in più casi ha provato a mettere il padre contro di me e quando litighiamo noto che lui sorride , se poi vede una dimostrazione d'affetto tra me ed il padre mette il muso e se ne va in camera, cosi quando il papà se ne accorge lo raggiunge in camera ed io rimango in sala perchè il bambino vuole stare da solo con il papà .
A questo poi si aggiunta anche la situazione economica che a causa della crisi è precepitata , il mio compagno ha perso il lavoro e la mia attività non guadagnava abbastanza . Cosi per tamponare ho iniziato a lavorare nell'attività dei miei genitori (lavoro che ho sempre odiato ), con cui ho un rapporto conflittuale fin da bambina .
Ho dovuto chiedere anche un aiuto economico alla mia famiglia che si è prontamente offerta ma a che prezzo : ora si sentono autorizzati ad intromettersi su tutto- il mio rapporto sentimentale , il mio rapporto con il bimbo - e tutto deve essere come loro dicono. Ad esempio si è rotta la macchina , abbiamo visitato 12 concessionarie perchè " ovviamente " dovendola pagare loro , la hanno anche scelta . Ed anche a parità di costo se a me ne piaceva una per mio papà o mia mamma non andava bene .
Le mie giornate sono tutte uguali da mesi ,la mattina vado in ufficio , poi tutti a pranzo a casa dei miei dove distribuiscono le loro perle di saggiezza , poi ancora in ufficio e la sera a casa dove puntalmente discuto con il bimbo per qualcosa che è successo a scuola , svolgo le faccende domestiche e quando mi metto sul divano il mio compagno già dorme . lo sveglio ed andiamo nel letto. Tutto sempre uguale .
Ho iniziato a soffrire di ansia , di mestruazioni irregolari ed abbondanti , il mio medico di base afferma che siano disturbi psico somatici per quello che sto vivendo . Secondo lei può essere cosi ??
Non ho più voglia di uscire dal letto la mattina ,di vestirmi e truccarmi infatti sono sempre in tuta e con i capelli legati , e sono ingrassata di 30kg.
Come posso uscirne ??
Grazie anticipatamente
[#1]
Gentile signora, da quello che racconta emerge un'insoddisfazione su piu' fronti. A casa si trova a dover fare i conti con un disaccordo educativo con il suo compagno che sicuramente non giova ne' a lei ne' al bambino. Sul lavoro e in parte nella sua vita privata si trova "costretta" ad accettare le condizioni dettate dai suoi genitori. Non ha piu' tempo per prendersi cura di se stessa e vive ogni giorno come routine quotidiana. Non e' sicuramente una situazione facile ed e' comprensibile che lei si sia stancata di tutto cio'. Sembra inoltre che il suo tono dell'umore sia abbassato e anche questo giustificherebbe una visita psicologica. Credo infatti potrebbe prendere in considerazione un consulto da uno psicologo-psicoterapeuta. Non mi sentirei di escludere un percorso di coppia anche per trovare una certa coerenza dal punto di vista educativo.
Considerato il momento di difficolta' economiche potete rivolgervi ad un consultorio familiare della vostra citta'.
E' evidente il suo stato di sofferenza e credo sia arrivato il momento di fare qualcosa anche per se stessa.
Un cordiale saluto
Considerato il momento di difficolta' economiche potete rivolgervi ad un consultorio familiare della vostra citta'.
E' evidente il suo stato di sofferenza e credo sia arrivato il momento di fare qualcosa anche per se stessa.
Un cordiale saluto
Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la celere risposta , mi scuso se le rubo ancora tempo , cercherò di convincere il mio compagno ad affrontare una terapia di copia anche se credo sarà difficile perchè è da qualche tempo che glielo propongo ma lui non ne vuole sentire parlare . Secondo lei posso dar ragione al mio medico che attribuisce i miei distrurbi , come sopra le ho destritto , al momento difficile che sto passando ?
Ancora grazie
Ancora grazie
[#3]
Gentile signora, se gli accertamenti medici hanno escluso cause organiche allora e' plausibile ipotizzare una causa psicologica. Premettendo che in questo contesto non sia possibile stabilire se effettivamente i sintomi siano dovuti alla situazione attuale, e' comunque plausibile che le difficolta' che sta incontrando le veda come eccessive rispetto alle proprie risorse e quindi come stressanti. E' anche possibile che non vedendo una via di uscita da questa situazione si senta impotente e in un certo modo rassegnata al suo quotidiano. Tutto questo puo' sicuramente portare ad ansia e abbassamento dell'umore ma per averne la certezza dovebbe rivolgersi personalmente ad un professionista. Se suo marito non volesse considerare questa ipotesi le consiglio comunque di prendere ugualmente un primo contatto e poi di pensare ad un suo coinvolgimento successivamente.
Un cordiale saluto
Un cordiale saluto
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.6k visite dal 02/12/2009.
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