Le ho raccontato
Buona sera vorrei raccontare una cosa: ho un figlio di quasi 15 anni. Sin da bambino ha un comportamento molto frenetico, non riesce a stare seduto per un'ora, è in continuo movimento. A scuola i proff. si lamentano del suo comportamento, disturba, ride ecc. è distratto facilmente, non si concentra con lo studio.
Ho consultato una specalista dell'età evolutiva. Le ho raccontato di mio figlio da quando era piccolo fino ad ora. Ha diagnosticato iperattività.
Vorrei sapere se di iperattività di solito si guarisce o il disturbo resta e creerebbe dei problemi per il suo futuro anche professionale?
Ho problemi anche nel gestirlo in pratica non è difficile è impossibile, le punizioni non servono molto, non gli fanno effetto.
Grazie e cordiali saluti.
Ho consultato una specalista dell'età evolutiva. Le ho raccontato di mio figlio da quando era piccolo fino ad ora. Ha diagnosticato iperattività.
Vorrei sapere se di iperattività di solito si guarisce o il disturbo resta e creerebbe dei problemi per il suo futuro anche professionale?
Ho problemi anche nel gestirlo in pratica non è difficile è impossibile, le punizioni non servono molto, non gli fanno effetto.
Grazie e cordiali saluti.
[#1]
Gentile utente,
qui si apre un grande dibattito in quanto il problema dell'iperattvità significa il problema della cura dell'iperattività.
Esistono trattamenti psicologici e comportamentali accanto a trattamenti farmacologici (questi ultimi in Italia visti come "demoniaci") per un disturbo come quello da lei indicato.
Tenga presente che un adeguato approccio converrebbe attuarlo, anche perchè tale patologia è correlata con altri tipi di problematiche che non necessariamente accadono in futuro ma che possono più frequentemente manifestarsi.
Le consiglio pertanto di contattare un neuropsichiatra di fiducia per pianificare il tipo di approccio al caso di suo figlio.
Cordialmente
qui si apre un grande dibattito in quanto il problema dell'iperattvità significa il problema della cura dell'iperattività.
Esistono trattamenti psicologici e comportamentali accanto a trattamenti farmacologici (questi ultimi in Italia visti come "demoniaci") per un disturbo come quello da lei indicato.
Tenga presente che un adeguato approccio converrebbe attuarlo, anche perchè tale patologia è correlata con altri tipi di problematiche che non necessariamente accadono in futuro ma che possono più frequentemente manifestarsi.
Le consiglio pertanto di contattare un neuropsichiatra di fiducia per pianificare il tipo di approccio al caso di suo figlio.
Cordialmente
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#2]
Ex utente
Gentile dottore, la ringrazio della sua risposta. Per ora non ho un neuropsichiatra di fiducia.
Però vorrei chiederle come si può fare a convincere un ragazzo a farsi aiutare da qualcuno.
Si rifiuta di andare anche dal medico curante. E' un vero disastro.
Per giunta sono anche da sola sono separata da due anni ma il padre si è lavato le mani. Spunta ogni tanto come i funghi.
La ringrazio in anticipo e cordiali saluti
Però vorrei chiederle come si può fare a convincere un ragazzo a farsi aiutare da qualcuno.
Si rifiuta di andare anche dal medico curante. E' un vero disastro.
Per giunta sono anche da sola sono separata da due anni ma il padre si è lavato le mani. Spunta ogni tanto come i funghi.
La ringrazio in anticipo e cordiali saluti
[#3]
Gentile Utente,
intanto ben ritrovata.
Il problema è legato al fatto che, teoricamente, a 15 anni un genitore non dovrebbe "convincere" il figlio a fare una valutazione psicologica.
Rileggendo tutti i suoi post precedenti dell'area Psicologia mi sembra di capire che il figlio non solo ha un problema di iperattività, ci sono stati anche episodi in cui avrebbe assunto sostanze, ecc.
Lei, inoltre, essendo separata, probabilmente fatica ad assumere un atteggiamento fermo e deciso con questo ragazzo.
Le abbiamo consigliato tutti gli specialisti possibili, psicologo, neuropsichiatra infantile, ecc. per il ragazzo, ma mi sembra di capire ceh siamo ancora fermi al punto di partenza.
A questo punto potrebbe essere sensato un Suo supporto psicologico, che la aiuti ad imparare a gestire meglio questo ragazzo e a sentirsi meno sola e disorientata.
Però questa volta lo spenga il computer e ci vada davvero a fare la visita.
intanto ben ritrovata.
Il problema è legato al fatto che, teoricamente, a 15 anni un genitore non dovrebbe "convincere" il figlio a fare una valutazione psicologica.
Rileggendo tutti i suoi post precedenti dell'area Psicologia mi sembra di capire che il figlio non solo ha un problema di iperattività, ci sono stati anche episodi in cui avrebbe assunto sostanze, ecc.
Lei, inoltre, essendo separata, probabilmente fatica ad assumere un atteggiamento fermo e deciso con questo ragazzo.
Le abbiamo consigliato tutti gli specialisti possibili, psicologo, neuropsichiatra infantile, ecc. per il ragazzo, ma mi sembra di capire ceh siamo ancora fermi al punto di partenza.
A questo punto potrebbe essere sensato un Suo supporto psicologico, che la aiuti ad imparare a gestire meglio questo ragazzo e a sentirsi meno sola e disorientata.
Però questa volta lo spenga il computer e ci vada davvero a fare la visita.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 30/11/2009.
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