Freddo eccessivo?
Buongiorno,
vado subito al dunque (vedere storia clinica per eventuali dettagli del passato). Da circa un anno, quando devo affrontare una situazione che mi causa "ansia", ho imparato ad affrontarla positivamente da un punto di vista psicologico diciamo (per esempio non ho problemi legati al sonno, ho imparato a non pensarci se non fino a quando arriva il momento vero e proprio di vivere la situazione), ma da un punto di vista fisico invece manifesto una situazione di "raffreddamento eccessivo". Diciamo che mi si "congelano" le mani, i piedi, il naso e inizio a tremare (spesso a livello dei fianchi-schiena) "internamente" e non solo. Vorrei capire da cosa è dovuto e se c'è qualche rimedio per calmare queste situazioni che cmq mi fanno vivere male certe situazioni finchè non "mi rilasso". Prendo tutti i gg xanax 0.25mg mattino e sera e sn in cura da psicoterapeuta da 3 mesi (vedere storia clinica eventualmente). Grazie per la risposta, saluti ;)
vado subito al dunque (vedere storia clinica per eventuali dettagli del passato). Da circa un anno, quando devo affrontare una situazione che mi causa "ansia", ho imparato ad affrontarla positivamente da un punto di vista psicologico diciamo (per esempio non ho problemi legati al sonno, ho imparato a non pensarci se non fino a quando arriva il momento vero e proprio di vivere la situazione), ma da un punto di vista fisico invece manifesto una situazione di "raffreddamento eccessivo". Diciamo che mi si "congelano" le mani, i piedi, il naso e inizio a tremare (spesso a livello dei fianchi-schiena) "internamente" e non solo. Vorrei capire da cosa è dovuto e se c'è qualche rimedio per calmare queste situazioni che cmq mi fanno vivere male certe situazioni finchè non "mi rilasso". Prendo tutti i gg xanax 0.25mg mattino e sera e sn in cura da psicoterapeuta da 3 mesi (vedere storia clinica eventualmente). Grazie per la risposta, saluti ;)
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(..)sn in cura da psicoterapeuta da 3 mesi (..)
gentile ragazzo, è con il suo psicoterapeuta che dovrebbe confrontarsi, cosa le si può dire di più rispetto ad un collega che la segue e che la conosce già da tre mesi.
Ne ha parlato con lui? che risposte ha avuto?
saluti
gentile ragazzo, è con il suo psicoterapeuta che dovrebbe confrontarsi, cosa le si può dire di più rispetto ad un collega che la segue e che la conosce già da tre mesi.
Ne ha parlato con lui? che risposte ha avuto?
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#3]
Gentile Utente,
si, potrebbe essere, poichè l'ansia spesso si accompagna ad una vaso costrizione periferica.
Un consiglio, anche se non ce l'ha chiesto: ha scritto che assume xanax quotidianamente, immagino prescrittole dal medico di base.
Le consiglio, vista la presenza di questi sintomi, di effettuare anche una visita psichiatrica, poichè in questi casi è meglio che la parte farmacologica venga seguita da uno specialista.
si, potrebbe essere, poichè l'ansia spesso si accompagna ad una vaso costrizione periferica.
Un consiglio, anche se non ce l'ha chiesto: ha scritto che assume xanax quotidianamente, immagino prescrittole dal medico di base.
Le consiglio, vista la presenza di questi sintomi, di effettuare anche una visita psichiatrica, poichè in questi casi è meglio che la parte farmacologica venga seguita da uno specialista.
[#6]
Gentile utente,
di per se non esiste alcuna correlazione tra freddo alle mani e sintomatologia ansiosa. La sintomatologia è atipica di qualsiasi disturbo psicologico. Tuttavia, non sottovaluti che lei è in trattamento farmacologico, per cui alcune reazioni endocrine possono essere inficiate anche dall'utilizzo di farmaci. L'invito non è certamente quello di porre il problema al suo terapeuta, quanto quello di parlarne con il suo medico di base.
Cordialmente,
di per se non esiste alcuna correlazione tra freddo alle mani e sintomatologia ansiosa. La sintomatologia è atipica di qualsiasi disturbo psicologico. Tuttavia, non sottovaluti che lei è in trattamento farmacologico, per cui alcune reazioni endocrine possono essere inficiate anche dall'utilizzo di farmaci. L'invito non è certamente quello di porre il problema al suo terapeuta, quanto quello di parlarne con il suo medico di base.
Cordialmente,
Dr. Cristian Livolsi
Psicologo/Psicoterapeuta e Ipnologo
www.cristianlivolsi.com
cell. 3387425971
[#7]
Gentile ragazzo, presumo che la sua psicoterapia sia rivolta - anche - all'ansia. Se così è, senza voler nulla togliere al collega che la segue, la informo che per l'ansia può essere meno adatto un approccio centrato sul paziente - dove cioè è il paziente che deve trovare da sé la soluzione al suo problema - rispetto agli approcci dove si ricevono chiare e dettagliate istruzioni su cosa fare o non fare.
Naturalmente la competenza del terapeuta conta più dell'approccio.
Dovrebbe discuterne con lui.
Cordiali saluti
Naturalmente la competenza del terapeuta conta più dell'approccio.
Dovrebbe discuterne con lui.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#8]
Utente
Per togliere ogni sorta di confusione che questa discussione sta creando vi dico che ne ho parlato con il terapeuta ed ha detto che la correlazione tra l'ansia e lo stato di "freddo" è correlata.
Detto questo spero che la discussione finisca anche perchè sinceramente vedo molta poca chiarezza. Grazie comunque a tutti delle risposte.
Detto questo spero che la discussione finisca anche perchè sinceramente vedo molta poca chiarezza. Grazie comunque a tutti delle risposte.
[#9]
Gentile Utente,
non so a quale discussione si riferisca, in ogni caso tenga presente che via mail non è semplice dare risposte univoche ad una persona che nemmeno si conosce.
Detto questo Lei stesso ha potuto saggiare quanto a volte rivolgersi direttamente al proprio terapeuta rappresenti la soluzione migliore in caso di dubbio.
non so a quale discussione si riferisca, in ogni caso tenga presente che via mail non è semplice dare risposte univoche ad una persona che nemmeno si conosce.
Detto questo Lei stesso ha potuto saggiare quanto a volte rivolgersi direttamente al proprio terapeuta rappresenti la soluzione migliore in caso di dubbio.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 3.7k visite dal 28/11/2009.
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