Non mi sono mancati corteggiatori e fidanzati e all'età di circa 20 anni ho raggiunto un buon
Salve, sono una ragazza di 27 anni. Sin dall'adolescenza sapevo di non essere bella ( naso lungo e storto, denti storti, acne, capelli orribili ecc..)e ho fatto di tutto per curarmi.Non mi sono mancati corteggiatori e fidanzati e all'età di circa 20 anni ho raggiunto un buon livello di autostima reputandomi persino carina.A 22 anni ho conosciuto il mio attuale marito con cui ho instaurato un bellissimo rapporto, anche molto fisico sempre A 1 anno dal matrimonio però ho avuto delle infezioni vaginali ricorrenti durati 1 anno e mezzo, terminati quindi solo 6 mesi fa. Il fatto di aver perso una parte delle mia femminilità per tanto tempo, aver perso la voglia di lui e quindi la voglia di rendermi piacevole ai suoi occhi che non è più tornata, oggi mi rivedo quel mostro che vedevo allo specchio prima. Ho messo persino l'apparecchio ortodontico per correggere il mio difetto e sto pensando alla rinoplastica ma mi sento fortemente depressa e soprattutto inadeguata e troppo poco bella per lui.sono disperata, è tanto che cerco di uscire da questa situazione ma il solo guardarmi allo specchio mi fa ricadere nello sconforto.Ho cercato di risistemarmi, ricurare il mio viso, il mio abbigliamento ma il risultato non cambia. so solo che la mattina mi alzo e vorre morire, o almeno non vedo l'ora che arricvi la sera x rimettermi a letto.
Non so che fare.
Non so che fare.
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Gentile ragazza, mi permetta una domanda, per capire meglio. Nel frattempo il suo aspetto fisico è cambiato oggettivamente, oppure è lei che si vede meno attraente?
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
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Ok, in questo caso potrebbe trattarsi di una dispercezione, ossia di un'errata percezione di alcuni aspetti relativi al suo fisico o a se stessa. L'aver avuto le infezioni genitali delle quali parla può aver contribuito alla formazione del problema, ma sono soprattutto le ultime sue parole a render conto di come si sente, quando afferma che la mattina vorrebbe morire o almeno vorrebbe che fosse già sera per rimettersi a letto. Questo indica che il suo umore è abbattuto, quasi certamente come conseguenza di qualcosa che le è successo.
Il rapporto con suo marito com'è, voglio dire, riuscite a parlare fra voi dei vostri problemi, oppure non c'è molta comunicazione?
Cordiali saluti
Il rapporto con suo marito com'è, voglio dire, riuscite a parlare fra voi dei vostri problemi, oppure non c'è molta comunicazione?
Cordiali saluti
[#4]
Ex utente
Nel periodo in cui sono stata male abbiamo parlato molto di tutti i vari problemi e complessi che sono sopraggiunti come la mancanza di desiderio, la paura. Quello che mi ha abbattuto è stato anche vivere il mio matrimonio non al 100%, non essere in forma quel giorno come avrei desiderato. In realtà queste sono cose di cui non riesco a parlare con lui perchè lui è una persona molto più concreta e forse le reputerebbe cose futili. é che io continuo a chiedermi perchè abbia scelto me, visto che le nostre amiche sono mille volte più belle di me.
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Dalle sue parole ho come l'impressione che l'adolescenza e i 20 anni siano stati per lei come un occasione di riscatto, di emancipazione dalla brutta immagine che lei ha sempre avuto di se stessa. I corteggiatori, i fidanzati, sono cose in grado di sostenere un autostima un po' traballante. Poi è arrivato il matrimonio, che se da una parte avrà coronato il suo sogno di ragazza, dall'altra le ha tolto tutte le conferme che la stavano aiutando. È bastato un episodio stressante che mettesse alla prova la sua immagine di donna (l'infezione) per fare ripiombare giù di nuovo il suo umore.
Tenga presente che la mia è solo un'ipotesi, tutt'altro che attendibile, dato che non la conosco. In ogni caso mi sembra che lei abbia bisogno di un aiuto esterno, anche perché con suo marito, che è troppo concreto, non c'è spazio per elaborare ciò che sente.
Le suggerisco pertanto di rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta di persona, e di riportare a lui tutto quanto.
Cordiali saluti
Tenga presente che la mia è solo un'ipotesi, tutt'altro che attendibile, dato che non la conosco. In ogni caso mi sembra che lei abbia bisogno di un aiuto esterno, anche perché con suo marito, che è troppo concreto, non c'è spazio per elaborare ciò che sente.
Le suggerisco pertanto di rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta di persona, e di riportare a lui tutto quanto.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.2k visite dal 26/11/2009.
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