Sesso e alcool

sono una ragazza di 20 anni e scrivo a voi perchè ho frequentato per 4 anni una psicologa e la terapia non è ancora conclusa,ma sento che forse lei non ha visto il mio problema in tutta la sua gravità.
Ho 2 genitori con molti problemi di coppia,mia madre è debole,fragile,evita sempre il confronto mentre mio padre è lunatico(ha avuto anche un ischemia e la avuta davanti a me intorno ai 12-11 anni),violento(non ha mai alzato le mani su nessuno ma c'è andato vicino),incomprensibile e rancoroso;lunatico perchè a questi aspetti negativi(quando si alza male insulta alza la voce attacca tutti noi dandoci sempre in qualche modo degli incompetenti e che non valgono nulla o che non fanno abbastanza) ogni tanto si dimostra molto affettuoso,fragile e bisognoso d'amore.
Quattro anni fa mio padre in seguito a dei problemi di coppia e di educazione dei figli (che stavano finendo a fare picchiare mio fratello con un'asta di metallo,non l'ha mai fatto sottolineo,ma ha fatto il gesto)ha deciso di trasferirsi,e l'unica con cui manteneva più o meno una relazione ero io.Quando ho scoperto che lui probabilmente aveva una relazione extraconiugale ho deciso di parlarne con mia mamma che ne ha parlato con lui (anche perchè lui mi raccontava in modo allusivo della sua amante).Dopo di che è tornato a casa.
Contemporaneamente io ho vissuto malissimo tutto questo e un pò allo sbando (perchè mia madre non ha mai fino in fondo intuito come ho vissuto io la cosa,anche se è stata lei a dirmi di andare dalla psicologa)ho iniziato a frequentare un gruppo con cui potevo bere, non ogni sera ma quasi,e contemporanemente all'alcool,ho inziato ad avere una vita sessuale convulsiva e caotica;sono andata a letto la maggior parte delle volte con persone anonime o da poco conosciute,non ho mai avuto una storia vera fino a quest'anno,mi masturbavo non quotidianamente ma quasi a volte più volte al giorno e sempre come ribilanciamento di litigi o situazioni dolorose, è ho vissuto anche episodi di esibizionismo (alcuni fatti da me, altri un pò subiti);ad ogni modo avrò avuto sicuramente venti o più rapporti sessuali e qualche ragazzo con cui non sono andata a letto.Parlando con la mia psicologa ho scoperto che tante di queste situazioni dipendevano anche dalla mia incapacità a dire no in questo ambito e a volte da un automatismo che non so quando sia iniziato che mi porta a fare quello che gli altri si aspettano da me,peggiorato poi con il tempo perchè ho iniziato a bruciare sul tempo le aspettative altrui.Ho una tendenza masochistica a farmi del male ma non credo a livello patologico.
La mia domanda è:il mio comportamento può essere definito dipendenza da sesso, se si cosa è meglio che faccia?
(ps:penso anche di essere stata dipendente da l'alcool, perche fino all'anno scorso quasi ogni sera bevevo 2-6 drink a sera, con spesso amnesie della sera prima la mattina quando esageravo, serate in cui finivo con qlc.Ora non bevo da oltre1anno,l'altra sera ho bevuto un bicchiere di vino e ho vomitato)
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza, grazie per averci scritto. Mi ha colpito la lucidità con cui ha descritto la situazione. Credo abbia fatto un buon lavoro con la sua psicologa.
Un consiglio però: non si preoccupi di ricercare un'etichetta per definire il suo disagio. Non è importante se vuol chiamarla dipendenza da alcool o in un altro modo. Ora, finalmente lei si sta domandando cosa vuole , quali sono le sue di aspettative e non più cosa si aspettano gli altri da lei.
Poi, ha ragione: dire di NO e imparare a dire di no, sarà la garanzia che tutti i sì che lei pronuncerà saranno veri. Per lei stessa prima di tutto. Tuttavia ci sono meccanismi inconsapevoli che talvolta mettiamo in atto semplicemente perchè li conosciamo meglio, anche se questi schemi d'azione non sempre sono sani e ci fanno fare le scelte giuste.
Piuttosto perchè dice che la psicologa che la segue non ha visto il problema in tutta la sua gravità?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazza, da ciò che dice non mi pare si possa parlare di dipendenza da sesso. Se è per i rapporti che ha avuto, 20 mi sembrano troppo pochi per una dipendenza. Se è per la masturbazione frequente, potrebbe essere un qualcosa che lei mette in atto per gratificarsi almeno un po'. In fondo, se non ho capito male, di cose gliene sono capitate diverse, in famiglia, e proprio in un età nella quale si è più sensibili.

Mi dispiace che con la sua psicologa non siate riusciti ad arrivare a capo del suo problema. Non so che tipo di terapia abbia fatto, ma forse sarebbe stato necessario, più che capire, che lei ricevesse delle indicazioni concrete e pratiche sulle cose da fare, o da non fare.

Io le suggerisco di cercare anche un altro aiuto di tipo psicoterapeutico, però con un approccio breve e mirato. Il percorso con la psicologa che sta seguendo adesso può mantenerlo, ma credo che lei abbia bisogno di un aiuto più nell'immediato, e questo è il motivo per il quale le sto suggerendo di cercare un altro professionista.

Può leggere intanto questi articoli, per maggiori informazioni sulla psicoterapia:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/376-che-cos-e-la-psicoterapia-breve-strategica.html

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
Utente
Utente
grazie per le risposte quasi in tempo reale!
Ad ogni modo la lucidità con cui ora parlo è sicuramente grazie al lavoro che sto facendo insieme alla mia psicologa, che reputo molto brava e molto adatta a me;tuttavia vi ho scritto perchè ho temuto che i miei problemi sessuali fossero stati un pò messi da parte dato che la mia psicologa ed io ci siamo incentrati principalmente sull'analisi delle radici da cui partirebbero tutti i miei problemi e meno sull'analisi di questi effetti(alcool e sesso, perchè le è bastato che le raccontassi qualche episodio),ma ora graie alla sua risposta Dottoressa Pileci, mi è sembrato di capire che lei crede che la mia psicologa abbia perfettamente capito tutto e che il sorvolare un pò il discorso non sia causato dal mancato interessa ma forse dallla decisione di concentrarsi sulle radici del problema,come infatti lei stessa dice:"non si preoccupi di ricercare un'etichetta per definire il suo disagio".Grazie di cuore

Al dottor Santonocito chiedo quale tipo di aiuto psicoterapista nella fattispecie lei pensa e che l'indirizzo della mia psicologa è quello cognitivista.Grazie della sua attenzione
[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
L'indirizzo cognitivista è appropriato, anche se le terapie cognitive generalmente si articolano su periodi di tempo più brevi. In questo caso può riportare anche alla sua psicologa i dubbi che ha, come sta facendo con noi.

Ma credo che tutto sommato possa stare tranquilla, dalle sue descrizioni non viene fuori l'immagine di una ragazza dipendente, ma semmai, come lei stessa ammette, quella di una ragazza che deve imparare a dire di no.

Cordiali saluti
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