Le ha fatto un certificato medico
Egregio Dottore,
mi auguro di cuore che rivolgermi a Lei sia esagerato perchè significherebbe che la risposta alla domanda in oggetto sarebbe negativa, ma devo provare a sentire la Sua opinione perchè davvero non so più dove sbattere la testa.
Da anni il mio rapporto con mia sorella non funziona. è molto conflittuale; nelle nostre conversazioni, ogni volta che ho espresso opinioni diverse dalle sue ciò causava sfuriate da parte sua e accuse del tipo "tu ti ritieni superiore! vergognati! ecc...". Stanca di questo, mi sono allontanata e ho evitato il più possibile di avere contatti con lei.
Da mia mamma venivo a sapere però di sfuriate simili anche nei suoi confronti. Succedevano ogni volta che mia mamma, stanca di sentirla lamentarsi del lavoro, o delle maestre (ha due figlie di 9 e 12 anni), o dei medici, sbuffava e le faceva capire che non voleva più sentirla lamentarsi. Mia sorella in queste sfuriate spesso ha accusato mia mamma di non sapere cosa vuol dire lavorare e portare avanti una famiglia al tempo stesso (mia mamma è sempre stata casalinga e, dacchè le nipoti sono nate, ne ha sempre avuto cura per le ore che mia sorella era al lavoro, facendo da mangiare anche a lei nelle sue pause pranzo).
Negli ultimi mesi la situazione è degenerata. Mio papà è stato operato al cuore il 10 agosto; è stata un'operazione impegnativa e ancora deve riprendersi (attualmente è in un istituto di cura per l'art.2 in lungo degenza).
Se per le prime due settimane la situazione difficile ci aveva avvicinate, poi il rapporto è degenerato.
Non ci siamo trovate d'accordo in alcune decisioni che riguardavano nostro padre e ogni volta sfuriate da parte sua che purtroppo in alcuni episodi hanno portato anche me a alzare la voce, senz'altro più del necessario.
Ho sempre pensato che il problema fosse solo nei miei confronti e in quelli di mamma per gelosia (per quanto mia mamma non le abbia mai fatto mancare niente, si può intuire che abbia una predilizione nei miei confronti) ma ho saputo di episodi fuori dalle righe condotti da mia sorella anche nei confronti di altre persone.
Ad esempio è successo che abbia buttato giù il telefono al medico di base di mio papà perchè non le ha fatto un certificato medico per giustificare l'assenza dal lavoro per stare vicino a mio papà in un trasferimento di ospedali.
Scusi se l'ho tediato con una mail così lunga ma la situazione mi angoscia molto.
Vorrei capire se è ancora possibile recuperare il rapporto con mia sorella.
Se la causa dell'allontamento potesse essere un disturbo/malattia di cui può essere affetta, magari qualcosa potrei ancora fare.
La ringrazio fin d'ora e spero di avere presto Sue notizie.
Cordiali saluti,
Sandra
mi auguro di cuore che rivolgermi a Lei sia esagerato perchè significherebbe che la risposta alla domanda in oggetto sarebbe negativa, ma devo provare a sentire la Sua opinione perchè davvero non so più dove sbattere la testa.
Da anni il mio rapporto con mia sorella non funziona. è molto conflittuale; nelle nostre conversazioni, ogni volta che ho espresso opinioni diverse dalle sue ciò causava sfuriate da parte sua e accuse del tipo "tu ti ritieni superiore! vergognati! ecc...". Stanca di questo, mi sono allontanata e ho evitato il più possibile di avere contatti con lei.
Da mia mamma venivo a sapere però di sfuriate simili anche nei suoi confronti. Succedevano ogni volta che mia mamma, stanca di sentirla lamentarsi del lavoro, o delle maestre (ha due figlie di 9 e 12 anni), o dei medici, sbuffava e le faceva capire che non voleva più sentirla lamentarsi. Mia sorella in queste sfuriate spesso ha accusato mia mamma di non sapere cosa vuol dire lavorare e portare avanti una famiglia al tempo stesso (mia mamma è sempre stata casalinga e, dacchè le nipoti sono nate, ne ha sempre avuto cura per le ore che mia sorella era al lavoro, facendo da mangiare anche a lei nelle sue pause pranzo).
Negli ultimi mesi la situazione è degenerata. Mio papà è stato operato al cuore il 10 agosto; è stata un'operazione impegnativa e ancora deve riprendersi (attualmente è in un istituto di cura per l'art.2 in lungo degenza).
Se per le prime due settimane la situazione difficile ci aveva avvicinate, poi il rapporto è degenerato.
Non ci siamo trovate d'accordo in alcune decisioni che riguardavano nostro padre e ogni volta sfuriate da parte sua che purtroppo in alcuni episodi hanno portato anche me a alzare la voce, senz'altro più del necessario.
Ho sempre pensato che il problema fosse solo nei miei confronti e in quelli di mamma per gelosia (per quanto mia mamma non le abbia mai fatto mancare niente, si può intuire che abbia una predilizione nei miei confronti) ma ho saputo di episodi fuori dalle righe condotti da mia sorella anche nei confronti di altre persone.
Ad esempio è successo che abbia buttato giù il telefono al medico di base di mio papà perchè non le ha fatto un certificato medico per giustificare l'assenza dal lavoro per stare vicino a mio papà in un trasferimento di ospedali.
Scusi se l'ho tediato con una mail così lunga ma la situazione mi angoscia molto.
Vorrei capire se è ancora possibile recuperare il rapporto con mia sorella.
Se la causa dell'allontamento potesse essere un disturbo/malattia di cui può essere affetta, magari qualcosa potrei ancora fare.
La ringrazio fin d'ora e spero di avere presto Sue notizie.
Cordiali saluti,
Sandra
[#1]
Gentile utente, la domanda da lei posta è complessa, ed essendo anche "per interposta persona" mi risulta veramente difficile risponderle in maniera esaustiva.
Se da una parte è abbastanza fisiologico che il rapporto fraterno sia conflittuale, dall'altra lei sembra trovarci dei connotati un po' esagerati, che diventano dolorosi da affrontare.
Ha mai prvato a parlare con sua sorella con calma, magari ritagliandovi uno spazio solo per voi, e spiegandole come lei sente determinati suoi atteggiamenti? Cioè: che lei in alcuni frangenti la sente aggressiva nei suoi confronti, non è che "è" aggressiva. E' una sfumatura del linguaggio, ma da' un senso molto diverso alla comunicazione di fondo. Forse questo potrebbe aiutarvi ad avvicinarvi un po' al di là dell'eventuale emergenza.
Mi viene anche in mente: che rapporto ha lei con suo cognato? Ha mai provato a parlarne con lui? Potrebbe aiutarla a comprendere meglio la situazione se lui potesse fare in qualche modo da mediatore, interpretando il pensiero della moglie per lei. A volte certe incomprensioni si sedimentano senza una ragione precisa, e può diventare difficile poi sradicarle. Questo sempre che ci siano le premesse necessarie nel rapporto tra cognati e in quello tra i coniugi, perchè potrebbe anche rivelarsi un tentativo pericoloso, ma lo può valutare solo lei.
Di più non mi sento di dirle, anche se ribadisco l'importanza che lei affronti sua sorella con laffetto di cui ci ha lasciato intendere in certi passaggi del suo messaggio, e di certo non parlando con lei di manie di persecuzione.
Cordialmente,
Se da una parte è abbastanza fisiologico che il rapporto fraterno sia conflittuale, dall'altra lei sembra trovarci dei connotati un po' esagerati, che diventano dolorosi da affrontare.
Ha mai prvato a parlare con sua sorella con calma, magari ritagliandovi uno spazio solo per voi, e spiegandole come lei sente determinati suoi atteggiamenti? Cioè: che lei in alcuni frangenti la sente aggressiva nei suoi confronti, non è che "è" aggressiva. E' una sfumatura del linguaggio, ma da' un senso molto diverso alla comunicazione di fondo. Forse questo potrebbe aiutarvi ad avvicinarvi un po' al di là dell'eventuale emergenza.
Mi viene anche in mente: che rapporto ha lei con suo cognato? Ha mai provato a parlarne con lui? Potrebbe aiutarla a comprendere meglio la situazione se lui potesse fare in qualche modo da mediatore, interpretando il pensiero della moglie per lei. A volte certe incomprensioni si sedimentano senza una ragione precisa, e può diventare difficile poi sradicarle. Questo sempre che ci siano le premesse necessarie nel rapporto tra cognati e in quello tra i coniugi, perchè potrebbe anche rivelarsi un tentativo pericoloso, ma lo può valutare solo lei.
Di più non mi sento di dirle, anche se ribadisco l'importanza che lei affronti sua sorella con laffetto di cui ci ha lasciato intendere in certi passaggi del suo messaggio, e di certo non parlando con lei di manie di persecuzione.
Cordialmente,
Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it
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