Vivere nel gruppo

Salve a tutti
vi scrivo perchè sono un ragazzo dal passato diciamo travagliato.
Morte di un genitore,figliounico,depressione,spradico mobbing a scuola,
paranoia d uscir di casa..
un paio di anni sono passati ormai
l situazione è nettamente migliorata
tnatissime paranoie sono finite
vivo meglio...pero rimango da solo e qualche insicurezza c'è ancora
ad esempio a scuola con il gruppo mi ci sono spesso scontrato
forse io peccavo di arroganza ma anche loro!
l adolescenza è un eta di immaturità e di facili gioie
il capro espiatorio lo si trova facilmente...
poi a cio si aggiung che per motivi lunghi mi tenevo ad uscir eccecc
io penso che vivendo nel gruppo uno debba sempre equlibrare il tutto
darsi e dare dignità
afforntando con le palle l alienazione o la paura d accettazione
vivendo con gli altri quali sarebber gli atteggiamenti giusti
per una buon convivenzza?
come afforntare i dolor emotivi?
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
intanto le faccio i miei complimenti: uscire da solo da tutte le situazioni del passato che ci ha raccontato non è per niente facile.

Ma il dato di fatto è che, a distanza di anni, i problemi sembrano riproporsi sotto altra forma: a volte le reazioni emotive come la depressione o l'ansia derivano da problemi "di base" come ad es quelli relazionali.

Se da solo non riesce ad uscirne non vedo perchè continuare a soffrire, per questo le consiglierei un supporto psicologico.

Inoltre il confronto con un professionista (che è una persona tra l'altro) potrebbe essere una buona occasione di crescita personale, da spendere poi nel Suo gruppo.