Depressione riacutizzata
Salve, Vi scrivo per chiedere un aiuto, a riguardo di un problema che mi si è ripresentato a distanza di 10 anni, e forse in forma ancor piu' marcata di allora.
Da circa metà Ottobre ho iniziato (meglio dire ricominciato!) a soffrire di attacchi di panico, di altissima incidenza se consideriamo che, avendo già in passato vissuto l'esperienza, avevo imparato a gestire questo genere di eventi.
Ho usato tisane, valeriana, camomille e lexotan, per placare i momenti piu' acuti. Nei giorni a seguire però , a questo problema si è aggiunto uno stato che nella mia "ignoranza" definirei depressivo.
Vi spiego in parole, per quanto mi sia difficile trovarne di esatte, la sintomatologia: angoscia costante, pensieri ossessivi, sensi di paura,ansia ed apatia, mal di testa e vertigini, stato confusionale permanente per intere ore, e sensazioni di calore alternate a freddo, miste a momenti di completa spossatezza fisica.
Nonchè una terribile sensazione di aver smarrito ,senza affatto saperne un perchè, qualsiasi tipo di ...come dire...speranza, serenità e di felicità.
Non mi nascondo nel dire che, come accaduto 10 anni fa, questa "crisi", rischia di minare ancora la mia quotidianità: amore, affetti, lavoro, hobbies. Tutte cose che fino a due mesetti facevano di me una persona direi facilmente definibile felice.
Se può essere un'indicazione importante, vi dico che 10 anni fa, dopo aver cercato per mesi una causa fisica, sfiorando quasi l'ipocondria, mi convinsi che si trattava di problemi di natura psichica, soltanto dopo un ricovero di alcuni giorni, che diede esito negativo a tutti gli esami a cui mi sottoposi, ma di fatto non seppi, non indagando piu', la causa di quei 6 mesi che mi costarono una relazione sentimentale, un lavoro ed altro.
Adesso, ho già fatto una visita dal mio medico curante, il quale mi ha diagnosticato una forma di "depressione riacutizzata", ma non ha potuto far altro che rimandarmi a colloquio con uno specialista. Purtroppo però mi hanno prenotato un appuntamento per metà Dicembre, dicono che questi sono i tempi...io intanto, giorno dopo giorno, sto davvero peggiorando.
Vi prego di aiutarmi, perchè io ho tanta voglia di reagire, ma è evidente che da solo non ce la faccio , oppure non ho proprio gli strumenti adatti a superare questo problema. Grazie in Anticipo.
Da circa metà Ottobre ho iniziato (meglio dire ricominciato!) a soffrire di attacchi di panico, di altissima incidenza se consideriamo che, avendo già in passato vissuto l'esperienza, avevo imparato a gestire questo genere di eventi.
Ho usato tisane, valeriana, camomille e lexotan, per placare i momenti piu' acuti. Nei giorni a seguire però , a questo problema si è aggiunto uno stato che nella mia "ignoranza" definirei depressivo.
Vi spiego in parole, per quanto mi sia difficile trovarne di esatte, la sintomatologia: angoscia costante, pensieri ossessivi, sensi di paura,ansia ed apatia, mal di testa e vertigini, stato confusionale permanente per intere ore, e sensazioni di calore alternate a freddo, miste a momenti di completa spossatezza fisica.
Nonchè una terribile sensazione di aver smarrito ,senza affatto saperne un perchè, qualsiasi tipo di ...come dire...speranza, serenità e di felicità.
Non mi nascondo nel dire che, come accaduto 10 anni fa, questa "crisi", rischia di minare ancora la mia quotidianità: amore, affetti, lavoro, hobbies. Tutte cose che fino a due mesetti facevano di me una persona direi facilmente definibile felice.
Se può essere un'indicazione importante, vi dico che 10 anni fa, dopo aver cercato per mesi una causa fisica, sfiorando quasi l'ipocondria, mi convinsi che si trattava di problemi di natura psichica, soltanto dopo un ricovero di alcuni giorni, che diede esito negativo a tutti gli esami a cui mi sottoposi, ma di fatto non seppi, non indagando piu', la causa di quei 6 mesi che mi costarono una relazione sentimentale, un lavoro ed altro.
Adesso, ho già fatto una visita dal mio medico curante, il quale mi ha diagnosticato una forma di "depressione riacutizzata", ma non ha potuto far altro che rimandarmi a colloquio con uno specialista. Purtroppo però mi hanno prenotato un appuntamento per metà Dicembre, dicono che questi sono i tempi...io intanto, giorno dopo giorno, sto davvero peggiorando.
Vi prego di aiutarmi, perchè io ho tanta voglia di reagire, ma è evidente che da solo non ce la faccio , oppure non ho proprio gli strumenti adatti a superare questo problema. Grazie in Anticipo.
[#1]
Gentile signore,
capisco la sua sofferenza e comprendo quanto sia difficile dover aspettare una volta che si è presa la decisione di rivolgersi ad uno specialista e vedendo che la situazione peggiora di giorno in giorno. Purtroppo però al momento credo sia l'unica cosa da fare. Lei ha bisogno di una diagnosi e poi, se dovesse essere necessario, di indicazioni per un trattamento adeguato. In questo contesto posso solo dirle che ha preso la decisione giusta: i problemi che riporta rischiano di compromettere nuovamente ciò che ha costruito e che l'ha resa felice fino a un paio di mesi fa. Aspetti il consulto psichiatrico e se dovesse notare un peggioramento sostanziale o se non dovesse più sopportare questa attesa provi a prendere in considerazione l'idea di rivolgersi ad un altro psichiatra/psicoterapeuta che possa riceverla in tempi più brevi.
Cordilamente
capisco la sua sofferenza e comprendo quanto sia difficile dover aspettare una volta che si è presa la decisione di rivolgersi ad uno specialista e vedendo che la situazione peggiora di giorno in giorno. Purtroppo però al momento credo sia l'unica cosa da fare. Lei ha bisogno di una diagnosi e poi, se dovesse essere necessario, di indicazioni per un trattamento adeguato. In questo contesto posso solo dirle che ha preso la decisione giusta: i problemi che riporta rischiano di compromettere nuovamente ciò che ha costruito e che l'ha resa felice fino a un paio di mesi fa. Aspetti il consulto psichiatrico e se dovesse notare un peggioramento sostanziale o se non dovesse più sopportare questa attesa provi a prendere in considerazione l'idea di rivolgersi ad un altro psichiatra/psicoterapeuta che possa riceverla in tempi più brevi.
Cordilamente
Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it
[#2]
Utente
Gentile Dr.essa, La ringrazio per la celere risposta, in effetti sto aspettando il giorno della visita, anche se poi di fatto, l'attesa in sè alimenta ansia...ed in uno stato di ansia divento piu' facile preda di fobie e paure.
Capisco che sia impossibile avere una diagnosi , senza una reale visita, ma mi permetto ugualmente di chiederLe se, i sintomi e il quadro generale da me indicato, possono essere davvero associati ad una sorta di depressione, oppure possano avere altra radice.
Ringrazio Lei e chiunque voglia rispondere, in anticipo.
Capisco che sia impossibile avere una diagnosi , senza una reale visita, ma mi permetto ugualmente di chiederLe se, i sintomi e il quadro generale da me indicato, possono essere davvero associati ad una sorta di depressione, oppure possano avere altra radice.
Ringrazio Lei e chiunque voglia rispondere, in anticipo.
[#3]
Gentile signore, con tutte le cautele del contesto posso dirle che da quanto riferisce alcuni sintomi potrebbero far pensare ad un abbassamento dell'umore: "nonchè una terribile sensazione di aver smarrito ,senza affatto saperne un perchè, qualsiasi tipo di ...come dire...speranza, serenità e di felicità." Sempre da quanto scrive emergerebbero anche segnali di ansia.
Sicuramente questi sintomi giustificano la richiesta di una consulenza psichiatrica/psicoterapeutica soprattutto in considerazione della sua precedente storia di attacchi di panico che ha riportato.
Mi dispiace non poterle essere di maggiore aiuto.
Un saluto
Sicuramente questi sintomi giustificano la richiesta di una consulenza psichiatrica/psicoterapeutica soprattutto in considerazione della sua precedente storia di attacchi di panico che ha riportato.
Mi dispiace non poterle essere di maggiore aiuto.
Un saluto
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.3k visite dal 20/11/2009.
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Approfondimento su Ansia
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