Psicologo si o no?
Salve, sono una ragazza di 24 anni e da un pò di tempo sto pensando di rivolgermi a uno psicologo anche se allo stesso tempo ho molte esitazioni.
Sono stata sempre una ragazza apparentemente calma, descritta da tutti come una persona buona e tranquilla, una ragazza che non ha mai dato problemi in famiglia, che sin da piccola si è dovuta rimboccare le maniche a causa di situazoni familiari non proprio rosee.
Negli ultimi anni si è creato un me un senso grandissimo di insoddisfazione: ero insoddisfatta della mia relazione che ho chiuso di comune accordo col mio ragazzo quattro mesi fa dopo sei anni di fidanzamento; insoddisfatta dei miei studi;mi sono laureata un anno fa e adesso frequento la specialistica. Tuttavia non sono motivata, più volte vorrei lasciare l'università e fare altro ma so che mio padre non approverebbe e ciò m'impedisce di prendere una posizione. Sono sempre stata una persona che non si è saputa imporre, ho sempre tenuto i miei problemi per me, non ho mai avuto un buon rapporto con i miei tanto da provare forti sentimenti d rancore e odio nei loro confronti.
Ho attraversato spesso forti crisi, alternando periodi apparentemente tranquilli a periodi neri in cui ero sempre nervosa e piangevo.
Ultimamente le cose non vanno meglio: non riesco a concentrarmi sullo studio, ho avuto una recente delusione sentimentale e sebbene sembra che l'abbia superata ci sono giorni in cui mi ritrovo a piangere,ad avercela con tutti e anche se vorrei dare una svolta alla mia vita non ci riesco. Mi snto come imprigionata in una vita che non è quella che vorrei x me...
Sono stata sempre una ragazza apparentemente calma, descritta da tutti come una persona buona e tranquilla, una ragazza che non ha mai dato problemi in famiglia, che sin da piccola si è dovuta rimboccare le maniche a causa di situazoni familiari non proprio rosee.
Negli ultimi anni si è creato un me un senso grandissimo di insoddisfazione: ero insoddisfatta della mia relazione che ho chiuso di comune accordo col mio ragazzo quattro mesi fa dopo sei anni di fidanzamento; insoddisfatta dei miei studi;mi sono laureata un anno fa e adesso frequento la specialistica. Tuttavia non sono motivata, più volte vorrei lasciare l'università e fare altro ma so che mio padre non approverebbe e ciò m'impedisce di prendere una posizione. Sono sempre stata una persona che non si è saputa imporre, ho sempre tenuto i miei problemi per me, non ho mai avuto un buon rapporto con i miei tanto da provare forti sentimenti d rancore e odio nei loro confronti.
Ho attraversato spesso forti crisi, alternando periodi apparentemente tranquilli a periodi neri in cui ero sempre nervosa e piangevo.
Ultimamente le cose non vanno meglio: non riesco a concentrarmi sullo studio, ho avuto una recente delusione sentimentale e sebbene sembra che l'abbia superata ci sono giorni in cui mi ritrovo a piangere,ad avercela con tutti e anche se vorrei dare una svolta alla mia vita non ci riesco. Mi snto come imprigionata in una vita che non è quella che vorrei x me...
[#1]
Gentile ragazza,
lei inizia la sua lettera con un dubbio: andare o meno dallo psicologo?
Quello che riporta è un senso di insoddisfazione che è cresciuto negli ultimi anni e che si è aggravato negli ultimi tempi: non ha un buon rapporto con i suoi genitori, ha dei dubbi sulla scelta dei suoi studi e non è più motivata nel proseguire il suo percorso, non ha una relazione sentimentale che la soddisfi, ha da poco avuto una delusione in questo settore e ha alternato momenti sereni ad altri più bui. Alla luce di quanto ha riferito io credo che ci siano tutte le premesse per richiedere un consulto psicologico. Inoltre da quanto scrive sembra che abbia un tono dell'umore un pò abbassato e anche questo meriterebbe un approfondimento dal vivo.
Lei sta vivendo una vita che non le appartiene, che non sente sua perchè non è quella che vorrebbe. Inizi a chiedersi che vita vorrebbe e cerchi di capire come fare per ottenerla con l'aiuto di uno psicologo/psicoterapeuta.
Posso capire le sue perplessità nel contattare un professionista ma credo sarebbe proprio l'inizio della svolta che non riesce a dare adesso alla sua vita.
In bocca al lupo
lei inizia la sua lettera con un dubbio: andare o meno dallo psicologo?
Quello che riporta è un senso di insoddisfazione che è cresciuto negli ultimi anni e che si è aggravato negli ultimi tempi: non ha un buon rapporto con i suoi genitori, ha dei dubbi sulla scelta dei suoi studi e non è più motivata nel proseguire il suo percorso, non ha una relazione sentimentale che la soddisfi, ha da poco avuto una delusione in questo settore e ha alternato momenti sereni ad altri più bui. Alla luce di quanto ha riferito io credo che ci siano tutte le premesse per richiedere un consulto psicologico. Inoltre da quanto scrive sembra che abbia un tono dell'umore un pò abbassato e anche questo meriterebbe un approfondimento dal vivo.
Lei sta vivendo una vita che non le appartiene, che non sente sua perchè non è quella che vorrebbe. Inizi a chiedersi che vita vorrebbe e cerchi di capire come fare per ottenerla con l'aiuto di uno psicologo/psicoterapeuta.
Posso capire le sue perplessità nel contattare un professionista ma credo sarebbe proprio l'inizio della svolta che non riesce a dare adesso alla sua vita.
In bocca al lupo
Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it
[#2]
Utente
Gentilissima Dott.ssa
la ringrazio per la sua risposta.
Forse già il fatto che io stessa abbia capito di aver bisogno di un supporto immagino sia un passo in avanti.
Ho timore a farlo, forse perchè mi sento sola, non riesco a parlare di questi miei problemi con nessuno (il mio ex ragazzo era l'unico cn cui riuscivo ad aprirmi), inoltre dovrei tenere tutto nacosto alla mia famiglia.
Come ho scritto non ho un buon rapporto e soprattutto un dialogo con i miei, senza contare il fatto che mia madre ha problemi di salute e non mi va di aggiungere ai problemi che già ci sono in casa anche i miei.
Ha ragione, il mio umore non è dei migliori; prima capitava sporadicamente di trovarmi in lacrime per una sciocchezza, adesso i miei sbalzi d'umore sono sempre più frequenti.In estate ho cercato un aiuto nella floriterapia e devo ammettere che ho trovato dei benefici.
Lei scrive di chiedermi che vita vorrei...Posso solo dirle che vorrei lasciare la mia famiglia, la mia città e allontanarmene per sempre. Però poi i sensi di colpa mi assalgono, penso a mia madre che non sta bene e mi sento un'egoista a voler "scappare" lasciando tutti i problemi sulle mie sorelle (più piccole di me).
Cordiali saluti
la ringrazio per la sua risposta.
Forse già il fatto che io stessa abbia capito di aver bisogno di un supporto immagino sia un passo in avanti.
Ho timore a farlo, forse perchè mi sento sola, non riesco a parlare di questi miei problemi con nessuno (il mio ex ragazzo era l'unico cn cui riuscivo ad aprirmi), inoltre dovrei tenere tutto nacosto alla mia famiglia.
Come ho scritto non ho un buon rapporto e soprattutto un dialogo con i miei, senza contare il fatto che mia madre ha problemi di salute e non mi va di aggiungere ai problemi che già ci sono in casa anche i miei.
Ha ragione, il mio umore non è dei migliori; prima capitava sporadicamente di trovarmi in lacrime per una sciocchezza, adesso i miei sbalzi d'umore sono sempre più frequenti.In estate ho cercato un aiuto nella floriterapia e devo ammettere che ho trovato dei benefici.
Lei scrive di chiedermi che vita vorrei...Posso solo dirle che vorrei lasciare la mia famiglia, la mia città e allontanarmene per sempre. Però poi i sensi di colpa mi assalgono, penso a mia madre che non sta bene e mi sento un'egoista a voler "scappare" lasciando tutti i problemi sulle mie sorelle (più piccole di me).
Cordiali saluti
[#3]
Gentile ragazza,
il fatto che lei abbia capito di aver bisogno di un aiuto esterno è un grande passo avanti. Rappresenta un punto d'inizio molto importante. Ma in quanto punto d'inizio deve essere seguito da altri passi.
POichè lei è maggiorenne può andare da uno psicologo/psicoterapeuta senza dire niente ai suoi genitori, poi sulla base di quelle che saranno le sue decisioni potrà o meno decidersi di confrontarsi con loro. Gli obiettivi che si pone sono importanti e comportano delle scelte difficili quindi capisco il suo senso di colpa. Non deve pensare a tutto adesso. Inizi facendo un altro "piccolo grande" passo e chieda un appuntamento. In questo modo non sarà più da sola ad affrontare tutto questo.
Abbia fiducia e non demorda!
Un saluto
il fatto che lei abbia capito di aver bisogno di un aiuto esterno è un grande passo avanti. Rappresenta un punto d'inizio molto importante. Ma in quanto punto d'inizio deve essere seguito da altri passi.
POichè lei è maggiorenne può andare da uno psicologo/psicoterapeuta senza dire niente ai suoi genitori, poi sulla base di quelle che saranno le sue decisioni potrà o meno decidersi di confrontarsi con loro. Gli obiettivi che si pone sono importanti e comportano delle scelte difficili quindi capisco il suo senso di colpa. Non deve pensare a tutto adesso. Inizi facendo un altro "piccolo grande" passo e chieda un appuntamento. In questo modo non sarà più da sola ad affrontare tutto questo.
Abbia fiducia e non demorda!
Un saluto
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.8k visite dal 20/11/2009.
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