Il problema che ho
Buongiorno, sono una ragazza ormai donna di 29 anni. Scrivo per cercare di capire se il problema che ho con mia madre dipende da me o se, come io penso, sia solo dovuto al suo comportamento amprensivo e spesso oppressivo. La mia storia è molto complessa.. Tutto parte da quando a 19 anni mi sono innamorata di una persona più grande. Per mia mamma è stato un dramma, ed è riuscita con medoti violenti e ignobili ad allontanare questa persona da me. Ho vissuto mesi terribili, vittima di scelte che lei giustificava come essere le più giuste per il mio bene...e solo dopo avermi visto rasentare la pazzia mi ha lasciato vivere un po la mia vita. Ho fatto l'università mi sono laureata e ho avuto altre storie delle quali a lei nn parlavo mai. Il suo attaggiamento era sempre lo stesso, apprensiva e sempre timorosa che dietro il mio nuovo ragazzo di celasse quel "diavolo" che anni prima aveva pensato di sconfiggere rivolgendosi anche ad una maga.
E' stata ed è tuttora una situazione che viaggia tra il surreale e la fantascienza. Pianti, crisi di rabbia e di panico per questa figlia plagiata dall'uomo nero.
Da quasi due anni dalla calabria mi sono trasferita a Milano per lavoro e qui dopo 8 anni ho rivisto lui.
Nonostante ancora adesso non voglio ammetterlo a me stessa io lo amo...l'ho sempre amato.
E' un uomo meraviglioso e mi tratta come una principessa. Le angherie da parte di mia mamma però da quando sono lontana sono peggiorate. Lei sa che anche lui è qui a Milano e tra l'altro da quando anche mia sorella gemella si è trasferita da me Lei vuole sentirci ogni sera assieme a casa e pronti ad andare a dormire. Spesso per poter stare con lui la sera è un'impresa. Sono costretta a fingere a inventare scuse assurde e tutto questo perchè nn ho il coraggio di dirle di lasciarmi vivere in pace. Questo w.e. ha avuto il sentore che lo avessi passato con lui.. mi ha straziato facendomi giurare che nn lo vedo ne lo sento, facendomi sentire in colpa dicendo che mio padre soffre per me che potrebbe morire se sapesse una cosa del genere. A volte penso che è stato proprio il suo comportamento a sortire l'effetto contrario al suo volere... che sia stata proprio lei a gettarmi nelle barccia di lui. A 19 anni certe cotte passano, e magari chissà l'avrei dimenticato dopo un paio di mesi..se nn fosse che il fuoco indelebile delle sue azioni abbiano ogni giorno marchiato dentro di me il ricordo di una persona speciale.
Non so cosa fare... come faccio a farle capire che il troppo amore può soffocare la felicità di una figlia....Vorrei tanto dirle che quelle carezze consolatorie che spesso seguivano i miei pianti di rabbia erano schiaffi senza rumore su un corpo e un'anima vinti e succubi di una persona abituata ad avere la meglio su tutto e a decidere della vita altrui.
E' stata ed è tuttora una situazione che viaggia tra il surreale e la fantascienza. Pianti, crisi di rabbia e di panico per questa figlia plagiata dall'uomo nero.
Da quasi due anni dalla calabria mi sono trasferita a Milano per lavoro e qui dopo 8 anni ho rivisto lui.
Nonostante ancora adesso non voglio ammetterlo a me stessa io lo amo...l'ho sempre amato.
E' un uomo meraviglioso e mi tratta come una principessa. Le angherie da parte di mia mamma però da quando sono lontana sono peggiorate. Lei sa che anche lui è qui a Milano e tra l'altro da quando anche mia sorella gemella si è trasferita da me Lei vuole sentirci ogni sera assieme a casa e pronti ad andare a dormire. Spesso per poter stare con lui la sera è un'impresa. Sono costretta a fingere a inventare scuse assurde e tutto questo perchè nn ho il coraggio di dirle di lasciarmi vivere in pace. Questo w.e. ha avuto il sentore che lo avessi passato con lui.. mi ha straziato facendomi giurare che nn lo vedo ne lo sento, facendomi sentire in colpa dicendo che mio padre soffre per me che potrebbe morire se sapesse una cosa del genere. A volte penso che è stato proprio il suo comportamento a sortire l'effetto contrario al suo volere... che sia stata proprio lei a gettarmi nelle barccia di lui. A 19 anni certe cotte passano, e magari chissà l'avrei dimenticato dopo un paio di mesi..se nn fosse che il fuoco indelebile delle sue azioni abbiano ogni giorno marchiato dentro di me il ricordo di una persona speciale.
Non so cosa fare... come faccio a farle capire che il troppo amore può soffocare la felicità di una figlia....Vorrei tanto dirle che quelle carezze consolatorie che spesso seguivano i miei pianti di rabbia erano schiaffi senza rumore su un corpo e un'anima vinti e succubi di una persona abituata ad avere la meglio su tutto e a decidere della vita altrui.
[#1]
Gentile Utente,
credo che il problema sia nel senso di colpa che Lei prova quando non fa alcune cose che Sua madre vorrebbe.
Una madre si preoccupa, e lo fa attraverso la propria cultura ed esperienza. Il problema è trasmettere ai figli nel modo corretto queste preoccupazioni. Spesso molte mamme, quando sentono di non riuscirci, tendono a "manipolare" più o meno volontariamente i sensi di colpa dei figli.
E il problema è che nel Suo caso ci è riuscita.
Al di là che questa famosa storia d'amore sia o meno "pericolosa", il nocciolo è che tra Lei e la mamma non c'è molta libertà comunicativa, almeno non su certi punti. E questo problema, se non lo affrontate, si ripresenterà sempre in futuro, anche se Lei sposa il Prinicipe Azzurro.
Non le sto dicendo che Sua madre è il "nemico" da cui difendersi, ma che in questo modo voi due non vi capite.
Serve un confronto aperto ma diretto con la mamma, per chiarire quali sono i Suoi "gradi di libertà".
credo che il problema sia nel senso di colpa che Lei prova quando non fa alcune cose che Sua madre vorrebbe.
Una madre si preoccupa, e lo fa attraverso la propria cultura ed esperienza. Il problema è trasmettere ai figli nel modo corretto queste preoccupazioni. Spesso molte mamme, quando sentono di non riuscirci, tendono a "manipolare" più o meno volontariamente i sensi di colpa dei figli.
E il problema è che nel Suo caso ci è riuscita.
Al di là che questa famosa storia d'amore sia o meno "pericolosa", il nocciolo è che tra Lei e la mamma non c'è molta libertà comunicativa, almeno non su certi punti. E questo problema, se non lo affrontate, si ripresenterà sempre in futuro, anche se Lei sposa il Prinicipe Azzurro.
Non le sto dicendo che Sua madre è il "nemico" da cui difendersi, ma che in questo modo voi due non vi capite.
Serve un confronto aperto ma diretto con la mamma, per chiarire quali sono i Suoi "gradi di libertà".
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#2]
Cara utente
da ciò che lei scrive sembra che la possibilità di vivere in libertà la sua vita affettiva le sia preclusa dal senso di colpa nel causare forti turbamenti nella sua famiglia d'origne e in particolare in sua madre.
E' come se riconoscersi il diritto di fare delle scelte in libertà, vada di pari passo con il forte dispiacere di causare un forte dolore e squilibrio emotivo in sua madre.
Inoltre è come se per essere ciò che realmente vuole debba fare i conti con la perdita e la disapprovazione di sua madre, in tutto ciò sceglie di non deluderla vivendo la fatica di tenerla all'oscuro delle relazione ripresa con il suo primo amore.
Spero che ciò che le scrivo possa aiutarla a fare chiarezza rispetto ai suoi sentimenti perchè onestamente non so dirle cosa sia più giusto fare.
Cordiali saluti
da ciò che lei scrive sembra che la possibilità di vivere in libertà la sua vita affettiva le sia preclusa dal senso di colpa nel causare forti turbamenti nella sua famiglia d'origne e in particolare in sua madre.
E' come se riconoscersi il diritto di fare delle scelte in libertà, vada di pari passo con il forte dispiacere di causare un forte dolore e squilibrio emotivo in sua madre.
Inoltre è come se per essere ciò che realmente vuole debba fare i conti con la perdita e la disapprovazione di sua madre, in tutto ciò sceglie di non deluderla vivendo la fatica di tenerla all'oscuro delle relazione ripresa con il suo primo amore.
Spero che ciò che le scrivo possa aiutarla a fare chiarezza rispetto ai suoi sentimenti perchè onestamente non so dirle cosa sia più giusto fare.
Cordiali saluti
Dott.ssa Maria Cristina Bivona
Psicoterapeuta e Sessuologa
Roma- Tivoli 347 0550866
www.psicologotivoli.com
[#3]
Utente
Ringrazio per la tempestiva risposta, mi rendo conto che spesso sono i piccoli particolari che qui per ovvi motivi non posso elencare a far capire a pieno la complessità di certe questioni. Solo una domanda.... tutto questo se nn risolto in tempi brevi dara vita a problematiche interiori ancora pu gravi?? Ho questa paura.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
[#4]
Gentile Utente,
rispondo alla Sua ultima domanda utilizzando le Sue parole
"spesso sono i piccoli particolari che qui per ovvi motivi non posso elencare a far capire a pieno la complessità di certe questioni."
Quindi, non saprei, ma io nel dubbio chiederi una consulenza psicologica "reale", visto che quella "virtuale" ha comunque dei limiti.
Inoltre se ha scritto a noi è perchè in cuor Suo lei contempla l'ipotesi di un confronto psicologico, no?
rispondo alla Sua ultima domanda utilizzando le Sue parole
"spesso sono i piccoli particolari che qui per ovvi motivi non posso elencare a far capire a pieno la complessità di certe questioni."
Quindi, non saprei, ma io nel dubbio chiederi una consulenza psicologica "reale", visto che quella "virtuale" ha comunque dei limiti.
Inoltre se ha scritto a noi è perchè in cuor Suo lei contempla l'ipotesi di un confronto psicologico, no?
[#5]
Cara Utente
la sua paura di avere delle conseguenze più gravi a lungo andare è comoprensibile, però mi sembra da ciò che lei scrive che già nel suo presente vive delle situazioni pesanti e faticose.
Il modo in cui tutta questa fatica evolverà dipende da tanti fattori e non per ultimo da quanto lei sentirà pesante e incisivo rispetto al modo di vivere con se stessa e con gli altri, il rapporto con sua madre.
Cordiali saluti
la sua paura di avere delle conseguenze più gravi a lungo andare è comoprensibile, però mi sembra da ciò che lei scrive che già nel suo presente vive delle situazioni pesanti e faticose.
Il modo in cui tutta questa fatica evolverà dipende da tanti fattori e non per ultimo da quanto lei sentirà pesante e incisivo rispetto al modo di vivere con se stessa e con gli altri, il rapporto con sua madre.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.2k visite dal 16/11/2009.
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