si può trattare di plagio psicologico?
Vorrei dei chiarimenti sul plagio psicologico!Mio marito circa sei mesi fà,poichè soffriva di stress da troppo lavoro,sotto consiglio medico che gli consigliava di crearsi degli spazi di relax fuori dal lavoro,ha iniziato a frequentare un gruppo di persone più anziane(separati o senza legami coniugali)che nell'arco di mesi si sono sostituiti a noi familiari.Giorno dopo giorno,si è allontanato dalle attività che condivideva con me ed i figli(adolescenti che ora si trovano senza più una guida paterna),torna a casa solo per dormire,pranza con noi solo la Domenica e nel pomeriggio esce per incontrare questi amici.Mi dice di non amarmi più,che i figli devono abituarsi alla sua assenza,Che recupererà in seguito il rapporto con loro,che si sente cambiato,(ed effetivamente lo è nei comportamenti e nel modo di porsi verso di noi,persino la sua generosità è riversa su questi amici,sospetto che pur di stare con loro offra da bere ecc.)che il passato non gli appartiene più.Sono disperata,perchè non c'è verso di dialogare con lui,(mi ha anche confessato di detestare tutta la mia famiglia).In ultima analisi,mi sono rivolta ai genitori che non abitano in Italia pregandoli di venire qui e di cercare di dialogare con lui(il padre in particolare ha sempre avuto un buon dialogo con lui)per convincerlo a vedere uno specialista.Vi chiedo questo cambiamento radicale era già in atto in lui,o si tratta di una persona che in un momento di debolezza mentale è stata plagiata psicologicamente?Vi ringrazio anticipatamente. Mara
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Gentile signora, più che di plagio si potrebbe parlare di una qualche influenza dovuta alle nuove frequentazioni, le quali potrebbero offrire condizioni di vita alterantive ad una vita famigliare che, tuttavia, può essere vissuta come frustrante, noiosa, ecc. Tali influenze hanno una certa forza (se di tale si tratti) solo su soggetti già predisposti ad accoglierle.
Non è nel gruppo che deve cercare il nemico o la soluzione ma nel vissuto di suo marito ed il rapporto con la famiglia.
saluti
Non è nel gruppo che deve cercare il nemico o la soluzione ma nel vissuto di suo marito ed il rapporto con la famiglia.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
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Utente
La ringrazio della risposta,sono daccordo con lei che mio marito fosse predisposto a tali influenze perchè in crisi esistenziale,stanco di una vita famigliare e lavorativa che non lo gratificava più!Ma a questo punto perchè non addossarsi le responsabilità di seguire i figli ancora bisognosi della sua guida e del suo affetto riservando degli spazi anche per loro?Le ripeto,può un individuo abbandonare gli affetti più stretti(mi riferisco ai figli)senza senzi di colpa,cambiare radicalmente le sue abitudini,diventare così egoista(in precedenza non lo era affatto)per seguire un tipo di vita che fino ad oggi non gli apparteneva?
[#3]
Gentile Signora,
la situazione di Suo marito, a giudicare dalle Sue precedenti richieste, potrebbe essere più complessa del "plagio" psicologico, in quanto in area Psichiatria qualche giorno fa lei scriveva perchè sospetta il marito di alcolismo.
Inoltre Lei parla di una depressione del passato: insomma, servirebbe una valutazione psichiatrica, ma bisogna vedere se Suo marito è d'accordo.
Se Lei sente che in questo momento tutto il nucleo familiare paga le conseguenze dei comportamenti del marito chieda Lei una consulenza psichiatrica presso un Consultorio Familiare e senta che cosa le dicono.
la situazione di Suo marito, a giudicare dalle Sue precedenti richieste, potrebbe essere più complessa del "plagio" psicologico, in quanto in area Psichiatria qualche giorno fa lei scriveva perchè sospetta il marito di alcolismo.
Inoltre Lei parla di una depressione del passato: insomma, servirebbe una valutazione psichiatrica, ma bisogna vedere se Suo marito è d'accordo.
Se Lei sente che in questo momento tutto il nucleo familiare paga le conseguenze dei comportamenti del marito chieda Lei una consulenza psichiatrica presso un Consultorio Familiare e senta che cosa le dicono.
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Utente
Gentili dottori,permettetemi lo sfogo!Non so neanche se questa possa essere l'area per farlo.Propio ieri sera,dopo mie continue insinuazioni e allusioni,mio marito mi ha fatto capire che da mesi frequenta qualcuna, ma che forse non è così importante perchè non ha ancora preso decisioni in merito(ora posso comprendere il suo stato confusionale,anche nei confronti dei figli ed il comportamento così diverso di questi mesi).Io gli ho ho confessato che ho consultato uno psichiatra per gli attacchi di panico,ma che mai avrei potuto immaginare questo epilogo.Lui mi ha ribattuto che gli attacchi di panico li ha ancora e che questo suo tradimento ricambia gli anni in cui si è sentito da solo e ferito per un mio presunto tradimento mentale per un uomo(questa mia fragilità glielo confessata e penso che per il suo forte attaccamento a me non mi abbia mai perdonato).Gli ho anche detto che sono pronta a perdonarlo, che rivoglio il mio compagno di sempre,costi quel che costi,ma che per il suo equilibrio psichico e per quello di tutti noi deve decidere che cosa fare della sua vita.Sento comunque che in questo momento è una persona fragile e confusa a livello psicologico,e ripeto che per come lo conosco e per la nostra storia d'amore tanto voluta da entrambi questo epilogo che oggi si presenta in tanti matrimoni mi sembra così scontato e vuoto di valori.
[#5]
Gentile Signora,
mi dispiace tantissimo per quello che le sta succedendo e per tutta l'amarezza che prova in questo momento.
Ma non deve demordere: se Lei crede ancora nel vostro amore deve andare avanti e fare tuttto quello che è nelle Sue possiblità.
Io a questo punto consiglierei a Lei la consulenza psicologica, vista la delicatezza del momento.
mi dispiace tantissimo per quello che le sta succedendo e per tutta l'amarezza che prova in questo momento.
Ma non deve demordere: se Lei crede ancora nel vostro amore deve andare avanti e fare tuttto quello che è nelle Sue possiblità.
Io a questo punto consiglierei a Lei la consulenza psicologica, vista la delicatezza del momento.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 13.6k visite dal 16/11/2009.
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