Un po' "lunatica", ed
Buon giorno Dottori,
ho un problema e vorrei descrivere brevemente di che cosa si tratta.
Sono un ragazzo di 29 anni. Nel mese di agosto di quest’anno ho conosciuto una ragazza di 22 e ci siamo fidanzati. Lei è uscita circa 10 mesi prima da una relazione di quasi 7 anni. È stata lei a troncare in quanto ha capito che non poteva andare più avanti quella relazione e come mi ha ripetuto varie volte, lei è assolutamente convinta della scelta che ha fatto in quanto non è sua intenzione ritornare sui suoi passi. Nei mesi in cui era single ha avuto alcune esperienze con varie persone ma nulla è sfociato in amore. Quindi di fatto io sono stato il suo primo vero fidanzato dopo la rottura con il precedente, e questa cosa non può farmi altro che piacere in quanto ritengo che in me ha trovato qualcosa che in altri non vedeva. Il problema è che nei primi mesi della ns. relazione ci sono stati alcuni momenti di difficoltà in quanto, come detto da lei, non è facile ricominciare una relazione con un altro uomo. Lei comunque ha sempre dimostrato di amarmi e di tenere molto a me, infatti questi piccoli periodi di crisi duravano relativamente poco. A inizio ottobre ha avuto in piccolo incidente in auto con un conseguente “colpo di frusta” cervicale, infatti attualmente sta ultimando i massaggi da un fisioterapista. Apparentemente nulla di grave ma da quel giorno ho come l’impressione, non so se per causa del trauma, che in lei qualcosa sia cambiato. Con il passare dei giorni la sua condizione emotiva e di umore è sempre andata diminuendo nei miei confronti. Ci vediamo sempre meno. Nell’ultimo mese circa 2 volte. Ho come l’impressione che per qualche motivo si stia “staccando” da me. Sembra che stia vivendo la sua vita isolandosi dalla mia persona e che non sia in grado di vedersi vicino a nessuno. In settimana rimane a casa e nei weekend frequenta le sue amiche. Mi ha detto che non riesce a mandare avanti una relazione seria, sembra che non ce la faccia proprio. Da circa 10 gg ha un atteggiamento distaccato anche con il telefono. Ci sentiamo sempre meno. Sono sempre io a scriverle e a chiamarla. Lei mi risponde sempre, e quanto la chiamo sembra anche contenta di sentirmi. Però questa situazione mi crea dei forti problemi. Lei è comunque una persona molto emotiva, a volte un po’ “lunatica”, ed in passato ho avuto modo di constare che questa sua condizione peggiorava nei giorni antecedenti l’arrivo del ciclo.
Come ripeto questa situazione di distacco non la sto vivendo per niente bene. Sta condizionando fortemente la mia persona. Ho scelto volutamente di farmi sentire meno per non assillarla più del dovuto. Chiedo pertanto a qualcuno dei pareri ed anche dei consigli su come comportarmi e come affrontare nel modo più giusto questa situazione. Fermo restando il fatto di quanto io tenga a lei e della grande paura che ho di perderla.
Vi ringrazio anticipatamente.
Distinti saluti
ho un problema e vorrei descrivere brevemente di che cosa si tratta.
Sono un ragazzo di 29 anni. Nel mese di agosto di quest’anno ho conosciuto una ragazza di 22 e ci siamo fidanzati. Lei è uscita circa 10 mesi prima da una relazione di quasi 7 anni. È stata lei a troncare in quanto ha capito che non poteva andare più avanti quella relazione e come mi ha ripetuto varie volte, lei è assolutamente convinta della scelta che ha fatto in quanto non è sua intenzione ritornare sui suoi passi. Nei mesi in cui era single ha avuto alcune esperienze con varie persone ma nulla è sfociato in amore. Quindi di fatto io sono stato il suo primo vero fidanzato dopo la rottura con il precedente, e questa cosa non può farmi altro che piacere in quanto ritengo che in me ha trovato qualcosa che in altri non vedeva. Il problema è che nei primi mesi della ns. relazione ci sono stati alcuni momenti di difficoltà in quanto, come detto da lei, non è facile ricominciare una relazione con un altro uomo. Lei comunque ha sempre dimostrato di amarmi e di tenere molto a me, infatti questi piccoli periodi di crisi duravano relativamente poco. A inizio ottobre ha avuto in piccolo incidente in auto con un conseguente “colpo di frusta” cervicale, infatti attualmente sta ultimando i massaggi da un fisioterapista. Apparentemente nulla di grave ma da quel giorno ho come l’impressione, non so se per causa del trauma, che in lei qualcosa sia cambiato. Con il passare dei giorni la sua condizione emotiva e di umore è sempre andata diminuendo nei miei confronti. Ci vediamo sempre meno. Nell’ultimo mese circa 2 volte. Ho come l’impressione che per qualche motivo si stia “staccando” da me. Sembra che stia vivendo la sua vita isolandosi dalla mia persona e che non sia in grado di vedersi vicino a nessuno. In settimana rimane a casa e nei weekend frequenta le sue amiche. Mi ha detto che non riesce a mandare avanti una relazione seria, sembra che non ce la faccia proprio. Da circa 10 gg ha un atteggiamento distaccato anche con il telefono. Ci sentiamo sempre meno. Sono sempre io a scriverle e a chiamarla. Lei mi risponde sempre, e quanto la chiamo sembra anche contenta di sentirmi. Però questa situazione mi crea dei forti problemi. Lei è comunque una persona molto emotiva, a volte un po’ “lunatica”, ed in passato ho avuto modo di constare che questa sua condizione peggiorava nei giorni antecedenti l’arrivo del ciclo.
Come ripeto questa situazione di distacco non la sto vivendo per niente bene. Sta condizionando fortemente la mia persona. Ho scelto volutamente di farmi sentire meno per non assillarla più del dovuto. Chiedo pertanto a qualcuno dei pareri ed anche dei consigli su come comportarmi e come affrontare nel modo più giusto questa situazione. Fermo restando il fatto di quanto io tenga a lei e della grande paura che ho di perderla.
Vi ringrazio anticipatamente.
Distinti saluti
[#1]
(..)Fermo restando il fatto di quanto io tenga a lei e della grande paura che ho di perderla (..)
gentile ragazzo forse è proprio questa sua condizione che le impedisce di vedere e/o accettare che, forse, l'atteggiamento della sua ragazza sia una fisiologica reazione di colei che si sta allontanando perchè non prova più determinati sentimenti. Ed allora tende ad attribuire questo a condizioni varie quali il suo incidento o il ciclo.
cosa fare? avere solo pazienza e cercare di chiarirsi con lei una volta per tutte senza timori di assillarla o avere cattive risposte.
saluti
gentile ragazzo forse è proprio questa sua condizione che le impedisce di vedere e/o accettare che, forse, l'atteggiamento della sua ragazza sia una fisiologica reazione di colei che si sta allontanando perchè non prova più determinati sentimenti. Ed allora tende ad attribuire questo a condizioni varie quali il suo incidento o il ciclo.
cosa fare? avere solo pazienza e cercare di chiarirsi con lei una volta per tutte senza timori di assillarla o avere cattive risposte.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile Utente,
non so quanto Lei resisterà in queste condizioni: obbligarsi a stare lontano dalla persona che ama non fa che aumentarle l'ansia, ecco perchè forse ci ha scritto.
E l'ansia le fa perdere lucidità. Oltre al fatto che le aumenta anche la rabbia.
Quindi, se Lei sente di stare vicino a questa persona non si auto-costringa ad evitarla sperando che tale strategia possa avere effetti futuri.
Qui non si tratta di "strategie" più o meno vincenti. In questo momento voi (soprattutto Lei che ci scrive, evidentemente) avete bisogno di un sano chiarimento.
E questo passa attraverso uno scambio comunicativo diretto, senza usare strategie o altro.
Per questo Lei ha il diritto di porre domande "chiare". Sarà poi la Sua ragazza a decidere se rispondere o meno, e Lei a questo reagirà di conseguenza.
Ma non può andare avanti in questo modo, perchè così Lei continua a farsi delle "ipotesi" mentali sul perchè di certi comportamenti.
Però deve superare quella famosa "paura" di scoprire che alcune cose, forse, sono cambiate.
non so quanto Lei resisterà in queste condizioni: obbligarsi a stare lontano dalla persona che ama non fa che aumentarle l'ansia, ecco perchè forse ci ha scritto.
E l'ansia le fa perdere lucidità. Oltre al fatto che le aumenta anche la rabbia.
Quindi, se Lei sente di stare vicino a questa persona non si auto-costringa ad evitarla sperando che tale strategia possa avere effetti futuri.
Qui non si tratta di "strategie" più o meno vincenti. In questo momento voi (soprattutto Lei che ci scrive, evidentemente) avete bisogno di un sano chiarimento.
E questo passa attraverso uno scambio comunicativo diretto, senza usare strategie o altro.
Per questo Lei ha il diritto di porre domande "chiare". Sarà poi la Sua ragazza a decidere se rispondere o meno, e Lei a questo reagirà di conseguenza.
Ma non può andare avanti in questo modo, perchè così Lei continua a farsi delle "ipotesi" mentali sul perchè di certi comportamenti.
Però deve superare quella famosa "paura" di scoprire che alcune cose, forse, sono cambiate.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.6k visite dal 12/11/2009.
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