Paura infarto morte imminente

gentili dottori,
sono una ragazza di 22 anni che fa sport regolarmente (karate), non beve e non fuma.
Dopo che ho avuto dei lutti in famiglia, da circa 2 anni ho iniziato ad avere paura della morte e soprattutto dell' IMA.
Senso di morte imminente, sudore freddo, tremori.
Faccio annualmente ECG alle visite mediche sportive e non è mai stato riscontrato nulla, ma spesso avverto dei doloretti al petto e alla parte sinistra.
Il mio medico di famiglia mi ha parlato degli attacchi di panico e mi ha mandato da uno psichiatra, che mi ha segnato Seropram.
Sto un po' meglio ma quei dolori non vogliono andarsene. Cosa mi consigliate di fare?
Posso veramente escludere al 100% la natura cardiaca dei miei dolori?
Non riesco più a vivere serena :-(
grazie mille.
Dr.ssa Roberta Cacioppo Psicologo, Psicoterapeuta 340 11
Gentile utente, mi sembra di capire che a livello medico siano state escluse in maniera completa (visite, ECG periodici) eventuali componenti organiche per la sua sitnomatologia.

A questo punto non le resta che seguire il consiglio del suo medico di famiglia e affrontare la questione da un nuovo punto di vista.

Se lo psichiatra le ha prescritto quel farmaco significa che le ha già fornito una diagnosi. I farmaci in questi casi sono molto utili (a volte necessari) per controllare i sintomi e migliorare la qualità della vita, ma è vero: da soli non bastano per affrontare il problema in profondità!

Si rivolga quindi a uno psicologo psicoterapeuta, che potrà inquadrare con lei la questione e proporle delle ipotesi di trattamento.

Cordialità,


Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.3k 221
(..)Posso veramente escludere al 100% la natura cardiaca dei miei dolori?(..)

gentile utente, nonostante due medici le abbiano escluso ogni problema organico lei cerca ancora rassicurazioni su questo.
Cosa significa? che la sua stessa richiesta è probabilmente parte integrante del suo problema, ovvero un possibile sintomo di ipocondria.
Una integrazione psicoterapica non sarebbe da scartare.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
inizialmente questo consulto era inserito in Cardiologia, poi spostato dal Collega Cardiologo in Psicologia: sembra confermare quello che le hanno detto i medici "reali" sulla causa psicologica, ovvero legata all'ansia.

Inoltre il Suo modo di richiedere rassicurazioni fa proprio pensare all'ipocondria: Lei stessa si sarà accorta di quanto le rassicurazioni abbiano effetto breve, per questo ne ha sempre bisogno.

I migliori risultati nel trattamento dell'ansia si ottengono attraverso la psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale associata alla farmacoterapia.

Le allego questi articoli su ansia e paura delle malattie: provi a leggerli e veda se si ritrova oppure no

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/408-ipocondria-la-paura-delle-malattie.html
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Attivo dal 2008 al 2018
Ex utente
grazie a tutti gentilissimi dottori.
è vero Dr Bulla, ho letto gli articoli ed in particolare quello sull'ipocondria rifletteva molto bene la mia situazione.
Anche perchè la mia "fissa" è solo ma morte per causa cardiaca, cioè come ho visto morire mio nonno. Gli altri tipi di morte non mi sfiorano minimamente. Razionalmente capisco che morire d'infarto a 22 anni e molto molto improbabile, ma quando sento quei dolorini al petto, penso che potrei essere io quella probabilità su 1000...
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Lo immagino, per questo le consiglio di cercarsi un terapeuta cognitivo-comportamentale e di iniziare a lavorare sulla Sua ansia.

Non perda tempo, mi raccomando.
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