Ansia e cervicale
buonasera volevo un consulto in merito aun problema che ho da giorni.
HO 27 anni,ad aprile ho eseguito esami sangue con esami della tiroide ,tutto ok,piu' ecocardio tutto nella norma, premetto che in passato ,fino a 5 mesi fa ho sofferto da attacchi di panico o meglio ansia generalizzata...e sono stata seguita da una psicoterapeuta.
avevo imparato a gestite l'ansia ma dopo un forte stress, forse, stanno ricominciando i miei attacchi di panico,comincio ad accusare nuovamente tachicardia accompagnata da extrasistole ,sensazione di mancanza di respiro e la testa intorpidita,sensazione di testa pesante,mi chiedo è possibile che comincio a soffrire con la cervicale?la cervicale puo' causare questi sintomi o è un problema di ansia?
HO 27 anni,ad aprile ho eseguito esami sangue con esami della tiroide ,tutto ok,piu' ecocardio tutto nella norma, premetto che in passato ,fino a 5 mesi fa ho sofferto da attacchi di panico o meglio ansia generalizzata...e sono stata seguita da una psicoterapeuta.
avevo imparato a gestite l'ansia ma dopo un forte stress, forse, stanno ricominciando i miei attacchi di panico,comincio ad accusare nuovamente tachicardia accompagnata da extrasistole ,sensazione di mancanza di respiro e la testa intorpidita,sensazione di testa pesante,mi chiedo è possibile che comincio a soffrire con la cervicale?la cervicale puo' causare questi sintomi o è un problema di ansia?
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Lei parla di una terapia per "gestire" l'ansia, ma ne ha compreso l'origine? se così non fosse, ovvero se la sua terapia fosse stata orientata più al sintomo che a una consapevolezza delle cause più profonde che ne stanno alla base, l'ansia potrebbe tornare a farsi sentire anche attraverso sintomi somatici come quelli descritti.
Dr. MARGHERITA ELLI
[#2]
Gentile ragazza, la cervicalgia può avere vari tipi di cause, fra le quali la tensione muscolare provocata dall'ansia, ma anche la mancanza d'esercizio fisico o una postura scorretta. Ad ogni modo dalla sua descrizione non è chiaro se accusi dolori alla cervicale oppure solo una sensazione di testa pesante e intorpidita, che è una cosa diversa.
Quindi la prima cosa da fare è parlare di questo con il suo medico, per le opportune visite specialistiche.
Riguardo all'ansia non si tratta tanto di gestirla e nemmeno d'imparare a conviverci, ma di risolverla. Evidentemente lei o ha avuto una ricaduta, oppure il suo problema non era stato risolto del tutto nella passata terapia.
Le suggerisco di rivolgersi nuovamente a uno psicologo/psicoterapeuta, ma che utilizzi un tipo di psicoterapia breve e focalizzata adatta per l'ansia.
Cordiali saluti
Quindi la prima cosa da fare è parlare di questo con il suo medico, per le opportune visite specialistiche.
Riguardo all'ansia non si tratta tanto di gestirla e nemmeno d'imparare a conviverci, ma di risolverla. Evidentemente lei o ha avuto una ricaduta, oppure il suo problema non era stato risolto del tutto nella passata terapia.
Le suggerisco di rivolgersi nuovamente a uno psicologo/psicoterapeuta, ma che utilizzi un tipo di psicoterapia breve e focalizzata adatta per l'ansia.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Gentile Utente,
i migliori risultati nel trattamento dell'ansia si ottengono attraverso l'associazione tra farmacoterapia e psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale, soprattutto nel panico, come può leggere qui
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/315-il-panico-e-l-agorafobia.html
Se Lei sente che il problema non è ancora risolto del tutto, le conviene a questo punto associare alla psicoterapia anche la farmacoterapia.
Ne parli con il curante.
i migliori risultati nel trattamento dell'ansia si ottengono attraverso l'associazione tra farmacoterapia e psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale, soprattutto nel panico, come può leggere qui
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/315-il-panico-e-l-agorafobia.html
Se Lei sente che il problema non è ancora risolto del tutto, le conviene a questo punto associare alla psicoterapia anche la farmacoterapia.
Ne parli con il curante.
[#4]
Utente
grazie per le risposte,sicuramente sarà una ricaduta .....in effetti la psioterapia era durata solo 2 mesi poi finita per pausa estiva e piu ripresa ,fino ad oggi perchè da oggi ho ripreso....alla testa sento, una pressione proprio sopra il collo e sulla nuca,pesantezza,quando ruoto il collo sento tipo sabbiolina,nn soffro di giramenti di testa o nausea in effetti io avverto che tengo il collo inrigidito... e a volte la luce dipende dall'intensità mi da fastidio....quando la prima volta ho sofferto di ansia generalizzata avvertivo anche il fastidio alla testa ,testa pesante...poi finito il periodo critico è passato tutto...tutto questo malessere è subentrato dopo un periodo di forte ansia e stress...prima da allora nn avevo assolutamente nulla alla testa...mi chiedo è possibile che l'ansia abbia inrigidito i muscoli del collo provocando tutto questo?la psicoterapeuta dove sto andando è specializzata in psicologia di gestalt...mi trovo abbastanza bene e mi ha detto che nel mio caso non c è bisogno di arrivare a prendere farmaci....anzi una domanda ma gli psicofarmaci o ansiolitici portano dipendenza ?o comunque una volta che si prendono è difficile staccarli?
[#5]
È quasi certo che tutte queste sensazioni siano ingigantite dall'attenzione speciale che lei pone loro a causa dell'ansia: all'inizio sono appena percettibili, poi man mano le nota sempre meglio per via dell'attenzione, e poi aumentano anche a causa della tensione muscolare.
È un circolo vizioso, ma non è detto che nel suo caso sia così. Ma le ripeto, faccia prima le visite mediche suggerite.
Le domande sui farmaci dovrebbe per cortesia reinserirle in area Psichiatria. Comunque gli ansiolitici si cerca di usarli solo per brevi periodi, all'inizio, nei momenti acuti.
Se con la sua terapeuta si trova bene, può continuare ad andarci, ma le terapie migliori per l'ansia sono quelle dove si ricevono delle prescrizioni comportamentali precise fra una seduta e l'altra.
Anche se, ovviamente, è sempre la competenza del terapeuta quella che fa la differenza.
Quindi dimentichi pure le differenze fra i vari "orientamenti" psicoterapeutici.
Cordiali saluti
È un circolo vizioso, ma non è detto che nel suo caso sia così. Ma le ripeto, faccia prima le visite mediche suggerite.
Le domande sui farmaci dovrebbe per cortesia reinserirle in area Psichiatria. Comunque gli ansiolitici si cerca di usarli solo per brevi periodi, all'inizio, nei momenti acuti.
Se con la sua terapeuta si trova bene, può continuare ad andarci, ma le terapie migliori per l'ansia sono quelle dove si ricevono delle prescrizioni comportamentali precise fra una seduta e l'altra.
Anche se, ovviamente, è sempre la competenza del terapeuta quella che fa la differenza.
Quindi dimentichi pure le differenze fra i vari "orientamenti" psicoterapeutici.
Cordiali saluti
[#6]
Gentile ragazza
ma le è stato diagnosticato un problema di cervicale o è lei che ha attribuito questa ipotetica causa ai suoi disturbi?
In ogni caso credo che dati questi sintomi abbia fatto la scelta giusta decidendo di ricontattare la sua terapeuta.
Cordialmente
ma le è stato diagnosticato un problema di cervicale o è lei che ha attribuito questa ipotetica causa ai suoi disturbi?
In ogni caso credo che dati questi sintomi abbia fatto la scelta giusta decidendo di ricontattare la sua terapeuta.
Cordialmente
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 9.8k visite dal 10/11/2009.
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