Problemi ex moglie e figlio
Buongiorno Dottori,
ho 32 anni e da un anno e 6 mesi ho una relazione con un uomo di 37.
Lui ha un matrimonio alle spalle finito male e 1 figlio di 5 anni(sono separati da 4 anni xchè la ex moglie aveva l'amante)...e qui incominciano tutti i nostri problemi: io faccio di tutto per andare d'accordo con il bambino ed essere il meno invadente possibile cioè quando il bimbo passa i week con il papà io torno a casa mia e passo a trovarli qualche ora come se fossi la "zia". Il bambino mi adora e mi cerca spesso. I problemi non sono finiti, la ex moglie fa di tutto per rovinare la vita al mio compagno chiedendo continuamente soldi (ne passa veramente tanti più del doppio di uno stipndio normale)e nonostante venga accontentata in tutto econimicamente gli fa vedere il bimbo veramente poco (solo i giorni stabiliti dal giudice)inventandosi spesso che il bimbo è ammalato e quindi non lo puo' vedere.
Vedo che il mio compagno non riesce a reagire (so che lo fa per il bimbo)ma si fa trattare male da lei e lascia che lei racconti al bambino cose brutte sul mio conto (che sono la strega, che il papà non sta con lui xchè ci sono io etc. etc.)Quando cerco di parlare con lui vengo attaccata e accusata di essere gelosa della moglie, di essere insicura xchè parlo sempre di lei!!!! Ci puo' essere del vero nelle sue parole: ammetto di essere gelosa della moglie perchè a lei permette tutto e gelosa anche del fatto che lui ha un figliocon lei e non con me!!! Vorei tanto avere un figlio con lui e una vita normale, credo di meritarlo anche per tutto quello che faccio per il bene du suo figlio. Lui dice di amarmi come nessuna prima e che avremo un figlio solo quando il suo sarà grande... io non voglio aspettare troppo. ho già 32 anni Sono egoista??? ormai a causa di questo argomento scattano liti quasi tutti i giorni. Soprattutto come devo comportarmi con la ex moglie??
grazie
ho 32 anni e da un anno e 6 mesi ho una relazione con un uomo di 37.
Lui ha un matrimonio alle spalle finito male e 1 figlio di 5 anni(sono separati da 4 anni xchè la ex moglie aveva l'amante)...e qui incominciano tutti i nostri problemi: io faccio di tutto per andare d'accordo con il bambino ed essere il meno invadente possibile cioè quando il bimbo passa i week con il papà io torno a casa mia e passo a trovarli qualche ora come se fossi la "zia". Il bambino mi adora e mi cerca spesso. I problemi non sono finiti, la ex moglie fa di tutto per rovinare la vita al mio compagno chiedendo continuamente soldi (ne passa veramente tanti più del doppio di uno stipndio normale)e nonostante venga accontentata in tutto econimicamente gli fa vedere il bimbo veramente poco (solo i giorni stabiliti dal giudice)inventandosi spesso che il bimbo è ammalato e quindi non lo puo' vedere.
Vedo che il mio compagno non riesce a reagire (so che lo fa per il bimbo)ma si fa trattare male da lei e lascia che lei racconti al bambino cose brutte sul mio conto (che sono la strega, che il papà non sta con lui xchè ci sono io etc. etc.)Quando cerco di parlare con lui vengo attaccata e accusata di essere gelosa della moglie, di essere insicura xchè parlo sempre di lei!!!! Ci puo' essere del vero nelle sue parole: ammetto di essere gelosa della moglie perchè a lei permette tutto e gelosa anche del fatto che lui ha un figliocon lei e non con me!!! Vorei tanto avere un figlio con lui e una vita normale, credo di meritarlo anche per tutto quello che faccio per il bene du suo figlio. Lui dice di amarmi come nessuna prima e che avremo un figlio solo quando il suo sarà grande... io non voglio aspettare troppo. ho già 32 anni Sono egoista??? ormai a causa di questo argomento scattano liti quasi tutti i giorni. Soprattutto come devo comportarmi con la ex moglie??
grazie
[#1]
Gentile utente, la sua posizione mi pare descritta in maniera equilibrata e quindi, da ciò che dice, sarebbe difficile definirla "egoista". In fondo lei desidera ciò che qualunque donna vorrebbe: un figlio suo e un po' di tranquillità nella vita.
D'altra parte quando ci si mette con una persona che ha alle spalle una storia finita male, e sottolineo finita male, perché se fosse finita bene sarebbe stato diverso, bisogna mettere in conto una notevole dose di pazienza per restare uniti. Soprattutto da parte sua, in questo caso, che non ha figli ed è per così dire "un passo indietro" rispetto al suo compagno.
Il suggerimento migliore che posso darle(vi) è di chiedere insieme una consulenza di coppia, nella quale avere uno spazio per discutere dei vostro problemi aiutati da un esperto, che potrà farvi vedere punti di vista nuovi e più funzionali su come fare per ottenere ciò che volete da una parte, e "limitare i danni" della ex del suo compagno dall'altra.
Cordiali saluti
D'altra parte quando ci si mette con una persona che ha alle spalle una storia finita male, e sottolineo finita male, perché se fosse finita bene sarebbe stato diverso, bisogna mettere in conto una notevole dose di pazienza per restare uniti. Soprattutto da parte sua, in questo caso, che non ha figli ed è per così dire "un passo indietro" rispetto al suo compagno.
Il suggerimento migliore che posso darle(vi) è di chiedere insieme una consulenza di coppia, nella quale avere uno spazio per discutere dei vostro problemi aiutati da un esperto, che potrà farvi vedere punti di vista nuovi e più funzionali su come fare per ottenere ciò che volete da una parte, e "limitare i danni" della ex del suo compagno dall'altra.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Gentile tutente,
costruire una nuova famiglia con un partner già separato, e per di più con un figlio, è un compito tutt'altro che semplice.
Richiede molta pazienza, capacità di aspettare, di mettersi in disparte, di comprendere questioni che non avendo figli si possono intuire solo fino ad un certo punto. E' soprattutto importante cercare di sgombrare il campo da - pur giustificate - gelosie e paragoni con chi c'è stato prima.
La sua difficoltà nei confronti della situazione attuale è comprensibile, e mi sembra anche abbastanza fisiologica. Solo che la consapevolezza della propria fragilità nel confronto con la ex (e soprattutto madre del figlio del suo compagno) non basta da sola a farle vivere determinate situazioni in maniera meno intensa dal punto di vista emotivo.
Dato che la domande viene da lei, le consiglierei di parlarne innanzitutto con il suo compagno, con la maggior tranquillità possibile, e chiedendo lei stessa aiuto a lui. A volte sembra quasi "automatico" che sia il partner separato e genitore a dover essere compreso e sostenuto in un processo che indubbiamente non è facile, ma in alcuni passaggi è altrettanto difficile stare dall'altra parte!
Potreste poi eventualmente chiedere una consultazione di coppia se da soli non siete proprio in grado di concentrarvi almeno un po' su voi stessi, sui vostri sentimenti e sulla costruzione del vostro futuro. La possibilità che genitori separati con figli costituiscano dei nuovi nuclei, se portata avanti con maturità e impegno da parte di entrambi gli ex può addirittura diventare una risora per i minori che si ritrovano a vivere in un ambiente comunque equilibrato ed emotivamente "buono". Ma prima devono essere sanate determinate questioni che risalgono alla coppia genitoriale ormai separata, altrimenti l'evoluzione non potrà esserci.
Cordialmente,
costruire una nuova famiglia con un partner già separato, e per di più con un figlio, è un compito tutt'altro che semplice.
Richiede molta pazienza, capacità di aspettare, di mettersi in disparte, di comprendere questioni che non avendo figli si possono intuire solo fino ad un certo punto. E' soprattutto importante cercare di sgombrare il campo da - pur giustificate - gelosie e paragoni con chi c'è stato prima.
La sua difficoltà nei confronti della situazione attuale è comprensibile, e mi sembra anche abbastanza fisiologica. Solo che la consapevolezza della propria fragilità nel confronto con la ex (e soprattutto madre del figlio del suo compagno) non basta da sola a farle vivere determinate situazioni in maniera meno intensa dal punto di vista emotivo.
Dato che la domande viene da lei, le consiglierei di parlarne innanzitutto con il suo compagno, con la maggior tranquillità possibile, e chiedendo lei stessa aiuto a lui. A volte sembra quasi "automatico" che sia il partner separato e genitore a dover essere compreso e sostenuto in un processo che indubbiamente non è facile, ma in alcuni passaggi è altrettanto difficile stare dall'altra parte!
Potreste poi eventualmente chiedere una consultazione di coppia se da soli non siete proprio in grado di concentrarvi almeno un po' su voi stessi, sui vostri sentimenti e sulla costruzione del vostro futuro. La possibilità che genitori separati con figli costituiscano dei nuovi nuclei, se portata avanti con maturità e impegno da parte di entrambi gli ex può addirittura diventare una risora per i minori che si ritrovano a vivere in un ambiente comunque equilibrato ed emotivamente "buono". Ma prima devono essere sanate determinate questioni che risalgono alla coppia genitoriale ormai separata, altrimenti l'evoluzione non potrà esserci.
Cordialmente,
Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it
[#4]
Gentile Utente,
purtroppo la Sua è una storia molto frequente in ambito clinico: molti pazienti arrivano per gli stessi motivi che Lei ha elencato. Ad esempio in questo periodo sto seguendo un ragazzo che si trova nella Sua stessa posizione: ha una compagna che è stata sposata, e che ha una bimba di 6 anni.
L'unica differenza, rispetto alla Sua storia, è che la compagna del mio paziente ha fatto le capriole pur di tenere lontanto l'ex marito dalla propria vita. Mentre sembra che il Suo compagno fatichi di più: forse perchè è maschio, o forse perchè il bimbo sta con la mamma.
Di certo non è una situazione semplice, ma Lei ha parlato di amore e di figli, "cose" molto importanti, per le quali una persona deve lottare fino in fondo.
Ne parli con lui, dica che ci ha scritto, e che LEI è intenzionata (forse) a chiedere una consulenza psicologica poichè questa situazione sta diventando insostenibile.
Un'ultima cosa: il nocciolo del vostro problema di coppia sta nella comunicazione secondo me. Ne è esempio la faccenda di un figlio vostro, sulla quale non sembrate molto d'accordo. Ma è su questi "terreni" che si gioca la partita.
purtroppo la Sua è una storia molto frequente in ambito clinico: molti pazienti arrivano per gli stessi motivi che Lei ha elencato. Ad esempio in questo periodo sto seguendo un ragazzo che si trova nella Sua stessa posizione: ha una compagna che è stata sposata, e che ha una bimba di 6 anni.
L'unica differenza, rispetto alla Sua storia, è che la compagna del mio paziente ha fatto le capriole pur di tenere lontanto l'ex marito dalla propria vita. Mentre sembra che il Suo compagno fatichi di più: forse perchè è maschio, o forse perchè il bimbo sta con la mamma.
Di certo non è una situazione semplice, ma Lei ha parlato di amore e di figli, "cose" molto importanti, per le quali una persona deve lottare fino in fondo.
Ne parli con lui, dica che ci ha scritto, e che LEI è intenzionata (forse) a chiedere una consulenza psicologica poichè questa situazione sta diventando insostenibile.
Un'ultima cosa: il nocciolo del vostro problema di coppia sta nella comunicazione secondo me. Ne è esempio la faccenda di un figlio vostro, sulla quale non sembrate molto d'accordo. Ma è su questi "terreni" che si gioca la partita.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.8k visite dal 10/11/2009.
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