Vomito nervoso
Gentile dottore,
sono ormani 4 giorni che ho difficoltà immense a ingerire qualsiasi pasto e dopo poco mi ritrovo a rigettarlo con il vomito, in preda a conati fortissimi che non riesco a controllare. Stanotte ho raggiunto il fondo, mi sono svegliata in preda all'ansia e non ho neanche aspettato che mi venissero i soliti conati: sono andata direttamente in bagno e con una semplicità sconfortante, senza dovermelo neache provocare, ho vomitato. Mi capita anche appena sveglia, ovviamente vomito solo succhi gastrici, ma mi fa sentire meglio. E' come se buttassi fuori anche tutto il male che ho dentro. E' una situazione che mi capita ad intervalli più o meno frequenti, ma mai a questa intensità. Credo di aver raggiunto il mio limite. Ed anche il mio corpo sta cedendo, ho difficoltà a camminare e provo un forte senso di dolore allo stomaco. Se lo tocco mi fa male e riesco a percepirne tutta la sua vacuità. Per favore, aiutatemi, vorrei riprendere a mangiare serenamente, senza dover temere di rigettare tutto un attimo dopo. So che mi si dirà che devo risolvere prima le cause della mia ansia e del mio nervosismo, ma io non sento la necessità di un reale aiuto in quel senso e sento di non aver in fondo grossissimi problemi, sento piuttosto di non essere io in grado di gestirmi e di vivere con più leggerezza.
grazie.
sono ormani 4 giorni che ho difficoltà immense a ingerire qualsiasi pasto e dopo poco mi ritrovo a rigettarlo con il vomito, in preda a conati fortissimi che non riesco a controllare. Stanotte ho raggiunto il fondo, mi sono svegliata in preda all'ansia e non ho neanche aspettato che mi venissero i soliti conati: sono andata direttamente in bagno e con una semplicità sconfortante, senza dovermelo neache provocare, ho vomitato. Mi capita anche appena sveglia, ovviamente vomito solo succhi gastrici, ma mi fa sentire meglio. E' come se buttassi fuori anche tutto il male che ho dentro. E' una situazione che mi capita ad intervalli più o meno frequenti, ma mai a questa intensità. Credo di aver raggiunto il mio limite. Ed anche il mio corpo sta cedendo, ho difficoltà a camminare e provo un forte senso di dolore allo stomaco. Se lo tocco mi fa male e riesco a percepirne tutta la sua vacuità. Per favore, aiutatemi, vorrei riprendere a mangiare serenamente, senza dover temere di rigettare tutto un attimo dopo. So che mi si dirà che devo risolvere prima le cause della mia ansia e del mio nervosismo, ma io non sento la necessità di un reale aiuto in quel senso e sento di non aver in fondo grossissimi problemi, sento piuttosto di non essere io in grado di gestirmi e di vivere con più leggerezza.
grazie.
[#2]
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Utente
Gentile dottore,
grazie innanzitutto per la risposta.
Non ho mai accertato le mie condizioni mediche nè consulatato mai uno specialista perchè questo vomito, nervoso per l'appunto, che mi ritrovo non è una condizione permanente. Quando sto bene o sono distratta da altro non mi viene. Quando invece sono sotto stress o in ansia esplode con tutta la sua potenza. Ecco perchè ho pensato di postare il mio messaggio nella sezione psicologia piuttosto che gastroenterologia e ho attribuito il fatto a questioni di natura emotiva.
grazie innanzitutto per la risposta.
Non ho mai accertato le mie condizioni mediche nè consulatato mai uno specialista perchè questo vomito, nervoso per l'appunto, che mi ritrovo non è una condizione permanente. Quando sto bene o sono distratta da altro non mi viene. Quando invece sono sotto stress o in ansia esplode con tutta la sua potenza. Ecco perchè ho pensato di postare il mio messaggio nella sezione psicologia piuttosto che gastroenterologia e ho attribuito il fatto a questioni di natura emotiva.
[#3]
Lei dice "So che mi si dirà che devo risolvere prima le cause della mia ansia e del mio nervosismo, ma io non sento la necessità di un reale aiuto in quel senso e sento di non aver in fondo grossissimi problemi, sento piuttosto di non essere io in grado di gestirmi e di vivere con più leggerezza."
Il punto è che siamo sempre "noi": il suo stomaco è lei, la sua ansia è lei, il fatto di non saper vivere con più leggerezza, è sempre lei.
Lo so che è difficile accettare di essere in difficoltà, di aver bisogno di aiuto. Ma il suo corpo le sta, appunto, chiedendo aiuto. In ogni caso deve ascoltarlo. Ma capisco anche che, immersi nell'abitudinarietà della vita, non siamo avvezzi ad ascoltare i messaggi del corpo, ed è per questo che possiamo chiedere aiuto.
Questo, può arrivare anche da luoghi alternativi della medicina, non per forza dalla Psicologia Clinica. Se non sente di andare da uno psicoterapeuta, può rivolgersi ad altri professionisti, che comunque sapranno aiutarla a comunicare meglio con se stessa: reflessologia, naturopatia, joga, e tanti altri.
Quello che però mi sento di dirle, è di non trascurare assolutamente il suo malessere, sia perché potrebbe fare danni al suo organismo, sia perché evidentemente sta logorando la sua quelità della vita.
In bocca al lupo
Il punto è che siamo sempre "noi": il suo stomaco è lei, la sua ansia è lei, il fatto di non saper vivere con più leggerezza, è sempre lei.
Lo so che è difficile accettare di essere in difficoltà, di aver bisogno di aiuto. Ma il suo corpo le sta, appunto, chiedendo aiuto. In ogni caso deve ascoltarlo. Ma capisco anche che, immersi nell'abitudinarietà della vita, non siamo avvezzi ad ascoltare i messaggi del corpo, ed è per questo che possiamo chiedere aiuto.
Questo, può arrivare anche da luoghi alternativi della medicina, non per forza dalla Psicologia Clinica. Se non sente di andare da uno psicoterapeuta, può rivolgersi ad altri professionisti, che comunque sapranno aiutarla a comunicare meglio con se stessa: reflessologia, naturopatia, joga, e tanti altri.
Quello che però mi sento di dirle, è di non trascurare assolutamente il suo malessere, sia perché potrebbe fare danni al suo organismo, sia perché evidentemente sta logorando la sua quelità della vita.
In bocca al lupo
Dr.ssa Zaira Di Mauro
Psicologa
www.psicoterapeuta-milano.net
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![Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2009 al 2019 Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2009 al 2019](https://static.medicitalia.it/public/fototessere/miniature/dottore.webp)
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentilissima Utente,
probabilmente la sua impressione che si tratti di un problema legato a stati ansiosi è fondata ma io comunque la esorto ad effettuare una visita specialistica presso gastroenterologo dal momento che nessun medico si espresso con una diagnosi. Io del resto come professionista non posso accettare una sua autodiagnosi.
Cordialmente.
Saluti.
probabilmente la sua impressione che si tratti di un problema legato a stati ansiosi è fondata ma io comunque la esorto ad effettuare una visita specialistica presso gastroenterologo dal momento che nessun medico si espresso con una diagnosi. Io del resto come professionista non posso accettare una sua autodiagnosi.
Cordialmente.
Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 26.5k visite dal 10/11/2009.
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