Totale confusione
Gent.li Dott.ri
da tanto penso di chiedere un parere ad un esperto per cercare di uscire da una situazione di confusione che si protrae ormai da mesi.
Sono una ragazza di 27 anni, abbastanza realizzata da un punto di vista professionale. Ho perso improvvisamente mio padre poco più di due anni fa, e vivo con mia madre che da allora alterna periodi di serenità a periodi di maggiore sofferenza, diminuita ultimamente grazie all'arrivo del primo nipotino. Non credo di avere ancora accettato e superato completamente la perdita di mio padre, sento molto la sua mancanza e soprattutto mi manca quel senso di stabilità e sicurezza che lui sapeva donare a tutta la famiglia.
Ad un anno e 4 mesi da questa perdita il mio ragazzo ha deciso di lasciarmi, dopo ben 9 anni insieme. La nostra è stata da sempre una storia "particolare", caratterizzata da un'alternanza di periodi belli e periodi brutti. Ho sempre accettato questa situazione, ho perdonato tutti i suoi tradimenti (suppongo molto frequenti), ed ho sempre investito molto su quel rapporto "marcio" rinunciando alle mie amicizie ed alla possibilità di studiare fuori. Le motivazioni alla base di questo gesto sono state: lui non se la sentiva di stare con me perchè io ero solo un peso, lui è uno "spirito libero" ed io lo reprimevo sessualmente e psicologicamente, non aveva alcuna intenzione di sopportare ulteriormente la mia depressione e quella di mia madre. Dopo circa un mese è tornato da me giurando amore e chidendomi di perdonarlo ed io l'ho perdonato ma gli ho chiesto di tornare con me per sempre (di sposarci). Lui non ne era convinto e la storia è andata avanti tra alti e bassi fino a quando, pochi mesi fa, io ho deciso di lasciarlo definitivamente e di conoscere un'altra persona. Lui sembrava diperato, mi cercava piangendo, mi ha chiesto di sposarlo. Io ho deciso di dargli un'altra possibilità, di riprovarci ma non riesco a perdonare il male che mi ha fatto e continuo a pensare che potrebbe "abbandonarmi" di nuovo. Non riesco a credere alle sue parole e continuo a chiedermi se ho qualche problema io. Una ragazza normale non può accettare una situazione simile, e quindi...perchè non sono riuscita a staccarmi da questa persona che mi ha fatto tanto male? Può una persona cambiare veramente? O devo aspettarmi da lui futuri ripensamenti? Come posso risolvere uesti miei dubbi?
Saluto cordialmente e ringrazio fin da ora quanti vorranno prendere in considerazione queste mie parole.
da tanto penso di chiedere un parere ad un esperto per cercare di uscire da una situazione di confusione che si protrae ormai da mesi.
Sono una ragazza di 27 anni, abbastanza realizzata da un punto di vista professionale. Ho perso improvvisamente mio padre poco più di due anni fa, e vivo con mia madre che da allora alterna periodi di serenità a periodi di maggiore sofferenza, diminuita ultimamente grazie all'arrivo del primo nipotino. Non credo di avere ancora accettato e superato completamente la perdita di mio padre, sento molto la sua mancanza e soprattutto mi manca quel senso di stabilità e sicurezza che lui sapeva donare a tutta la famiglia.
Ad un anno e 4 mesi da questa perdita il mio ragazzo ha deciso di lasciarmi, dopo ben 9 anni insieme. La nostra è stata da sempre una storia "particolare", caratterizzata da un'alternanza di periodi belli e periodi brutti. Ho sempre accettato questa situazione, ho perdonato tutti i suoi tradimenti (suppongo molto frequenti), ed ho sempre investito molto su quel rapporto "marcio" rinunciando alle mie amicizie ed alla possibilità di studiare fuori. Le motivazioni alla base di questo gesto sono state: lui non se la sentiva di stare con me perchè io ero solo un peso, lui è uno "spirito libero" ed io lo reprimevo sessualmente e psicologicamente, non aveva alcuna intenzione di sopportare ulteriormente la mia depressione e quella di mia madre. Dopo circa un mese è tornato da me giurando amore e chidendomi di perdonarlo ed io l'ho perdonato ma gli ho chiesto di tornare con me per sempre (di sposarci). Lui non ne era convinto e la storia è andata avanti tra alti e bassi fino a quando, pochi mesi fa, io ho deciso di lasciarlo definitivamente e di conoscere un'altra persona. Lui sembrava diperato, mi cercava piangendo, mi ha chiesto di sposarlo. Io ho deciso di dargli un'altra possibilità, di riprovarci ma non riesco a perdonare il male che mi ha fatto e continuo a pensare che potrebbe "abbandonarmi" di nuovo. Non riesco a credere alle sue parole e continuo a chiedermi se ho qualche problema io. Una ragazza normale non può accettare una situazione simile, e quindi...perchè non sono riuscita a staccarmi da questa persona che mi ha fatto tanto male? Può una persona cambiare veramente? O devo aspettarmi da lui futuri ripensamenti? Come posso risolvere uesti miei dubbi?
Saluto cordialmente e ringrazio fin da ora quanti vorranno prendere in considerazione queste mie parole.
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>>> Una ragazza normale non può accettare una situazione simile, e quindi...perchè non sono riuscita a staccarmi da questa persona che mi ha fatto tanto male?
>>>
Gentile ragazza, perché ciò che è meglio per noi non sempre lo decidiamo in maniera razionale.
È un errore molto comune quello di credere che siccome capisco che questa persona per me non va bene, allora io debba solo per questo riuscire a lasciarla. Non funziona in questo modo.
Non possiamo essere noi a dirle se continuare la relazione con questa persona, oppure interromperla definitivamente, questa è una decisione che deve prendere lei. Però potrebbe essere validamente aiutata a decidere attraverso dei consulti specialistici.
Cordiali saluti
>>>
Gentile ragazza, perché ciò che è meglio per noi non sempre lo decidiamo in maniera razionale.
È un errore molto comune quello di credere che siccome capisco che questa persona per me non va bene, allora io debba solo per questo riuscire a lasciarla. Non funziona in questo modo.
Non possiamo essere noi a dirle se continuare la relazione con questa persona, oppure interromperla definitivamente, questa è una decisione che deve prendere lei. Però potrebbe essere validamente aiutata a decidere attraverso dei consulti specialistici.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Gentile Utente,
credo che il problema sia legato in parte anche alla perdita di Suo padre. Quel giorno per Lei è diventato il nuovo punto di riferimento dal quale "leggere" tutto il resto della Sua vita, come scrive qui
"Ad un anno e 4 mesi da questa perdita il mio ragazzo ha deciso di lasciarmi".
Inoltre le cose che il Suo ragazzo dice
("lui non se la sentiva di stare con me perchè io ero solo un peso, lui è uno "spirito libero" ed io lo reprimevo sessualmente e psicologicamente, non aveva alcuna intenzione di sopportare ulteriormente la mia depressione e quella di mia madre")
potrebbero anche essere vere, e questa è la prima cosa da prendere in considerazione. Se è vero che Lei è depressa, è probabile che i Suoi comportamenti non siano tutti "leggeri". Quindi, un primo modo per prevedere altri ripensamenti del Suo ragazzo passa attraverso questa riflessione: se è vero che con la mia depressione aumento la probabilità che lui mi lasci forse dovrei curare la mia depressione.
Insomma, non possiamo prevedere il futuro, ma possiamo aumentare le probabilità che questo sia roseo. Quindi anzichè concentrarsi sulle possibli reazioni future del Suo ragazzo secondo me dovrebbe lavorare prima di tutto su di sé.
Se lei fosse meno depressa e meno concentrata sulla morte di Suo padre sarebbe anche più lucida. E forse adesso saprebbe anche come muoversi rispetto alla Sua storia d'amore.
credo che il problema sia legato in parte anche alla perdita di Suo padre. Quel giorno per Lei è diventato il nuovo punto di riferimento dal quale "leggere" tutto il resto della Sua vita, come scrive qui
"Ad un anno e 4 mesi da questa perdita il mio ragazzo ha deciso di lasciarmi".
Inoltre le cose che il Suo ragazzo dice
("lui non se la sentiva di stare con me perchè io ero solo un peso, lui è uno "spirito libero" ed io lo reprimevo sessualmente e psicologicamente, non aveva alcuna intenzione di sopportare ulteriormente la mia depressione e quella di mia madre")
potrebbero anche essere vere, e questa è la prima cosa da prendere in considerazione. Se è vero che Lei è depressa, è probabile che i Suoi comportamenti non siano tutti "leggeri". Quindi, un primo modo per prevedere altri ripensamenti del Suo ragazzo passa attraverso questa riflessione: se è vero che con la mia depressione aumento la probabilità che lui mi lasci forse dovrei curare la mia depressione.
Insomma, non possiamo prevedere il futuro, ma possiamo aumentare le probabilità che questo sia roseo. Quindi anzichè concentrarsi sulle possibli reazioni future del Suo ragazzo secondo me dovrebbe lavorare prima di tutto su di sé.
Se lei fosse meno depressa e meno concentrata sulla morte di Suo padre sarebbe anche più lucida. E forse adesso saprebbe anche come muoversi rispetto alla Sua storia d'amore.
[#4]
Ex utente
Grazie davvero per le vostre risposte, siete riusciti a farmi riflettere e credo che seguirò il consiglio di rivolgermi ad uno specialista.
Comprendo la difficoltà di esprimere un giudizio senza conoscermi ma vorrei specificare al Dr Bulla che al momento non credo di essere depressa, sicuramente la morte di mio padre mi ha portata inizialmente in uno stato di depressione, ma suppongo si tratti di una situazione normale. A tal proposito, non sono d'accordo con questo suo pensiero "se è vero che con la mia depressione aumento la probabilità che lui mi lasci forse dovrei curare la mia depressione". Uno stato di depressione, dovuto ad un evento tragico, giustifica l'allontanamento da parte del proprio ragazzo? Suppongo che l'amore sia anche comprensione. Ho superato quello stato grazie alle mie forze, ma l'ho fatto per me stessa e per le persone che mi sono accanto, non certo per non essere lascita dal mio ragazzo. Un uomo che scappa dinanzi ad un momento buio della propria ragazza, che uomo è? E' troppo semplice restare insieme...quando tutto va bene. Pertanto, la mia riflessione è: se una mia depressione aumenta la problabilità che il mio ragazzo mi lasci, vale la pena continuare a stare con questo ragazzo? (un ragazzo che scappa davanti ad una difficoltà)
Grazie ancora per aver considerato le mie parole.
Cordiali Saluti
Comprendo la difficoltà di esprimere un giudizio senza conoscermi ma vorrei specificare al Dr Bulla che al momento non credo di essere depressa, sicuramente la morte di mio padre mi ha portata inizialmente in uno stato di depressione, ma suppongo si tratti di una situazione normale. A tal proposito, non sono d'accordo con questo suo pensiero "se è vero che con la mia depressione aumento la probabilità che lui mi lasci forse dovrei curare la mia depressione". Uno stato di depressione, dovuto ad un evento tragico, giustifica l'allontanamento da parte del proprio ragazzo? Suppongo che l'amore sia anche comprensione. Ho superato quello stato grazie alle mie forze, ma l'ho fatto per me stessa e per le persone che mi sono accanto, non certo per non essere lascita dal mio ragazzo. Un uomo che scappa dinanzi ad un momento buio della propria ragazza, che uomo è? E' troppo semplice restare insieme...quando tutto va bene. Pertanto, la mia riflessione è: se una mia depressione aumenta la problabilità che il mio ragazzo mi lasci, vale la pena continuare a stare con questo ragazzo? (un ragazzo che scappa davanti ad una difficoltà)
Grazie ancora per aver considerato le mie parole.
Cordiali Saluti
[#5]
"Un uomo che scappa dinanzi ad un momento buio della propria ragazza, che uomo è?"
Forse un uomo già in crisi in precedenza.
"se una mia depressione aumenta la problabilità che il mio ragazzo mi lasci, vale la pena continuare a stare con questo ragazzo?"
Questo solo Lei può saperlo, ma va già bene il fatto che Lei sposti l'attenzione su di sé e non solo sul ragazzo.
Forse un uomo già in crisi in precedenza.
"se una mia depressione aumenta la problabilità che il mio ragazzo mi lasci, vale la pena continuare a stare con questo ragazzo?"
Questo solo Lei può saperlo, ma va già bene il fatto che Lei sposti l'attenzione su di sé e non solo sul ragazzo.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.1k visite dal 06/11/2009.
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