Consiglio utile

Buongiorno,
sono Pasquale e dgt da Roma. Da circa due anni convivo con XXXXXXX, che l'anno prossimo diventera mia moglie. La stessa da circa tre anni, soffre, ma non conosco specificatamente qual'è la patologia corretta, anche perchè ogni qual volta le chiedo qualcosa cerca sempre di evitare di parlarne. Cmq, di certo posso affermare che soffre di crisi di panico e/o ansia e/o vomito, e sono a conoscenza che utilizza il Tavor 1mg orosolubile ed un altro farmaco che non ricordo il nome (sempre affine alle crisi di panico). Sta di fatto che questa terapia le è stata prescritta circa tre anni fa,causa una delusione amorosa. Ad oggi cerco di affrontare il problema cercando di risolverlo in qualche maniera, ma ad ogni mia richiesta si genera una reazione negativa. in data 05/11/09 ho preso il foglio illustrativo di Tavor ed ho letto che sospendendolo bruscamente (causa termine prodotto), i sintomi sono tutti quelli che lei accusa, oltre all'enorme mole di lavoro che entrambi siamo soggetti a ricoprire, la mancanza della mamma (poiche figlia unica), e preoccupazioni varie.
La mie domande sono?
- è giusta assumere questo/i medicinali per lunghi periodi, utilizzando il metodo fai da te ( visto che la prescrizione risale ad anni addietro) ?
- come posso andare in contro al problema, riuscendo ad ottenere il risultato desiderato(nonostante sia dotato di pazienza estrema)?
- viviamo fuori per lavoro e non conosco dottori di cui fidarsi, che possano essere onesti e non ciarlatani, poteti consigliarmi una struttura adatta a cui posso rivolgermi?
- é possibile guarire da i problemi di cui sopra, con l'aiuto delLO psicoterapeuta e/o equivalente, senza la somministrazione di farmaci?
- La sospensione dei farmaci, puo provocare danni per un eventuale maternità, in futuro?
Beh, insomma, delle domande molto complesse che solo uno specialista puo rispondere APPROFONDITAMENTE, ma puo darsi che la vostra risposta, cmq utile e proffessionale, letta dalla mia lei possa incentivarla ad essere aiutata, poichè le controindicazioni dei farmaci, pare che non siano stati letti o compresi.
In attesa di una vostra gentile risposta,
vi ringrazio anticipatamente!!!
Pasquale
[#1]
Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile ragazzo, comprendo la sua preoccupazione e il suo desiderio di aiutare la sua compagna.
Le domande che lei pone sono molteplici e purtroppo a molte di queste non è possibile fornire una risposta esauriente in questa sede.
Premettendo che le cure "fai da te" non sono mai la soluzione opportuna, per quanto riguarda i quesiti relativi ai farmaci i colleghi di psichiatria potranno sicuramente fornirle informazioni appropriate e dovrebbe quindi postare le sue richieste nella relativa area.
In merito alle altre domande le posso dire che se si dovesse trattare di un disturbo d'ansia il trattamento più indicato prevede una terapia cognitivo-comportamentale associata ad una farmacoterapia. Il percorso però potrà essere stabilito solo dopo una diagnosi e per ottenere ciò la sua ragazza dovrebbe recarsi personalmente da uno psicologo/psicoterapeuta. Per quanto riguarda dove trovare un professionista può consultare l'elenco di questo sito:
https://www.medicitalia.it/specialita/psicologia/

oppure questo sito di terapeuti cognitivo-comportamentali suddiviso per regione.
http://www.aiamc.it/ordinari.htm

Provi a parlare alla sua compagna e cerchi di farle capire la sua preoccupazione e di trasmetterle il suo appoggio qualora decidesse di intraprendere un percorso per uscire dalla sofferenza che prova.

Cordialmente

Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it

[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente, qualunque considerazione esaustiva prima di colloqui e valutazioni approfondita con la sua ragazza è fuori luogo, come potrà facilmente comprendere.

Quindi parliamo in generale.

In generale, per l'ansia sono adatte le psicoterapie brevi e focali, anche se la competenza del particolare terapeuta è più importante del tipo di psicoterapia. Ad esempio, può vedere questa lista di specialisti in terapia breve strategica, regione per regione:
http://www.centroditerapiastrategica.org/ita/affiliati%20prof%20ita.htm

L'uso continuativo di benzodiazepine è in generale da evitare, ma soprattutto è da evitare il fai-da-te, come qualunque medico potrà confermarle.

In ogni caso è necessario prima vedere se il disagio della sua ragazza sia maggiormente da ascrivere all'ansia, oppure alla ferita amorosa alla quale accenna, nel qual caso sarebbe da considerare anche lo stato del tono dell'umore, ritengo (umore depresso), oppure ad altro ancora.

In sostanza la cosa da fare è riferirsi ad almeno uno psicologo/psicoterapeuta e uno psichiatra, per le necessarie valutazioni dello stato psicologico della sua ragazza.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
mi trovo assolutamente d'accordo con la COllega Sighinolfi: se viene confermata la diagnosi di disturbo d'ansia il miglior trattamento è rappresentato dalla psicoterapia cognitivo-comportamentale associata ai farmaci.

Forse la Sua compagna non è riuscita a risolvere i problemi d'ansia perchè non ha lavorato su di sé, oltre al fai da te farmacologico.

Le dica che ci ha scritto e che è preoccupato per Lei, e magari le faccia leggere questo articolo sul panico

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/315-il-panico-e-l-agorafobia.html

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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