Disturbi alimentari
Gentili medici,
sono una ragazza di 18 anni e da un po' di tempo (circa un anno e qualche mese) sono solita provocarmi il vomito da sola in seguito ai pasti principali. Premetto che non mi classificherei bulimica, in quanto non mi abbuffo e non sono fissata sulle piccole manie tipiche di questa "malattia"; nonostante ciò, sento dei forti rancori tutte le volte che mangio qualcosa in più del normale non solo quando esco (pizza, qualche dolce, patatine fritte ecc..), ma anche a casa, mangiando più pane o un secondo dopo un primo... Devo ammettere che non faccio quasi mai un pasto completo, così come sovente salto la cena o mi concedo solo una mela; se invece dovessi mangiare a cena, attivo appunto "l'autovomito". Pertanto chiedo consiglio(non aiuto), per capire di cosa realmente si tratti, anche perchè trovo un certo piacere nel vomitare, facendomi così sentire meglio.
Mi disgusto fisicamente e vorrei essere qualcun altro continuamente; inoltre sto male con chiunque, mi sento a disagio e disturbata, anche se le persone accanto a me sono serie e alla mano. Infatti dopo essere stata con loro, scoppio in lacrime dentro il bagno e vomito.
Ringrazio cordialmente ed anticipatamente per una risposta celere e soddisfacente.
Distinti Saluti
sono una ragazza di 18 anni e da un po' di tempo (circa un anno e qualche mese) sono solita provocarmi il vomito da sola in seguito ai pasti principali. Premetto che non mi classificherei bulimica, in quanto non mi abbuffo e non sono fissata sulle piccole manie tipiche di questa "malattia"; nonostante ciò, sento dei forti rancori tutte le volte che mangio qualcosa in più del normale non solo quando esco (pizza, qualche dolce, patatine fritte ecc..), ma anche a casa, mangiando più pane o un secondo dopo un primo... Devo ammettere che non faccio quasi mai un pasto completo, così come sovente salto la cena o mi concedo solo una mela; se invece dovessi mangiare a cena, attivo appunto "l'autovomito". Pertanto chiedo consiglio(non aiuto), per capire di cosa realmente si tratti, anche perchè trovo un certo piacere nel vomitare, facendomi così sentire meglio.
Mi disgusto fisicamente e vorrei essere qualcun altro continuamente; inoltre sto male con chiunque, mi sento a disagio e disturbata, anche se le persone accanto a me sono serie e alla mano. Infatti dopo essere stata con loro, scoppio in lacrime dentro il bagno e vomito.
Ringrazio cordialmente ed anticipatamente per una risposta celere e soddisfacente.
Distinti Saluti
[#1]
Gentile ragazza pur non definendosi bulimica sta assumendo comportamenti tipici di chi è affetto da disturbi del comporamento alimentare. Il vomito autoindotto è sintomo di un problema che non può essere trascurato e che, se lasciato a sè stesso, può degenerare.
Nè parli al più presto con uno specialista.
saluti
Nè parli al più presto con uno specialista.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Utente
Gentile medico,
scuso intanto una mia possibile ignoranza in materia, ma visto la risposta, mi chiedo se potrebbe trattarsi di qualche sfaccettatura della bulimia che non presenta i soliti sintomi. Inoltre vorrei sapere: il fatto che io sia consapevole del male che mi sto impartendo e il fatto che ciò non influenzi la mia scelta di continuare o meno, non potrebbe significare una sottoforma del cosiddetto "Vomiting", di cui ho letto recentemente?
Ringrazio per la pazienza.
scuso intanto una mia possibile ignoranza in materia, ma visto la risposta, mi chiedo se potrebbe trattarsi di qualche sfaccettatura della bulimia che non presenta i soliti sintomi. Inoltre vorrei sapere: il fatto che io sia consapevole del male che mi sto impartendo e il fatto che ciò non influenzi la mia scelta di continuare o meno, non potrebbe significare una sottoforma del cosiddetto "Vomiting", di cui ho letto recentemente?
Ringrazio per la pazienza.
[#4]
Cara ragazza,
la descrizione che hai dato del problema sembra assomigliare ad un problema di "vomiting" di cui parli, proprio per il piacere che provi dal vomitare.
Può capitare che inizialmente il vomito è solo un modo per espellere il cibo, semplicemente per evitare di ingrassare e che poi, ripetuto nel tempo si trasformi in un rituale piacevole, fino a tal punto di non poterne più farne a meno.
Uno volta che uno specialista ti confermerà la diagnosi che ti sei data, pensi veramente che di volerti liberare di questo "amante" segreto e sempre disponibile?
Saluti
la descrizione che hai dato del problema sembra assomigliare ad un problema di "vomiting" di cui parli, proprio per il piacere che provi dal vomitare.
Può capitare che inizialmente il vomito è solo un modo per espellere il cibo, semplicemente per evitare di ingrassare e che poi, ripetuto nel tempo si trasformi in un rituale piacevole, fino a tal punto di non poterne più farne a meno.
Uno volta che uno specialista ti confermerà la diagnosi che ti sei data, pensi veramente che di volerti liberare di questo "amante" segreto e sempre disponibile?
Saluti
Dott. Davide Algeri
Psicologo Psicoterapeuta Breve Strategico
Cell. (+39) 348 53 08 559 - www.davidealgeri.com
[#5]
Gentile ragazza, provi innanzitutto a leggere quest'articolo sul vomiting, e veda se e quanto ci si ritrova:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/274-il-disturbo-da-vomiting.html
Cordiali saluti
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/274-il-disturbo-da-vomiting.html
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#6]
Utente
Gentilissimo Dr. Algeri,
le rispondo alla domanda posta.
Effettivamente non sono sicura di voler mandare via questo "amante" qualora scoprissi che si tratta veramente di questa diagnosi, forse perchè mi fa sentire meglio e io ho bisogno di sentirmi meglio, sapendo perfettamente che in realtà è deleterio e pericoloso...
La ringrazio ancora
Saluti
le rispondo alla domanda posta.
Effettivamente non sono sicura di voler mandare via questo "amante" qualora scoprissi che si tratta veramente di questa diagnosi, forse perchè mi fa sentire meglio e io ho bisogno di sentirmi meglio, sapendo perfettamente che in realtà è deleterio e pericoloso...
La ringrazio ancora
Saluti
[#7]
Se non è sicura di voler mandare via l'amante segreto, come le domanda il collega Algeri, è perché probabilmente esso supplisce a delle carenze che ci sono proprio nella sfera affettiva/relazionale. Questo accade spesso con le ragazze affette da questa patologia.
Del resto lei stessa ammette:
>>> Mi disgusto fisicamente e vorrei essere qualcun altro continuamente; inoltre sto male con chiunque, mi sento a disagio e disturbata, anche se le persone accanto a me sono serie e alla mano.
>>>
È per questo che non riesce a fare a meno di lui. Infatti la terapia in questi casi deve agire su due fronti: da un lato aiutare la persona a liberarsi dalla sua compulsione, e dall'altro a crearsi una vita sociale più soddisfacente.
Cordiali saluti
Del resto lei stessa ammette:
>>> Mi disgusto fisicamente e vorrei essere qualcun altro continuamente; inoltre sto male con chiunque, mi sento a disagio e disturbata, anche se le persone accanto a me sono serie e alla mano.
>>>
È per questo che non riesce a fare a meno di lui. Infatti la terapia in questi casi deve agire su due fronti: da un lato aiutare la persona a liberarsi dalla sua compulsione, e dall'altro a crearsi una vita sociale più soddisfacente.
Cordiali saluti
[#9]
Gentile Utente,
al di là della diagnosi le cose importanti da tenere presente nel tuo caso sono due:
1) non ti piacci, e quindi preferisci evitare certi contatti sociali
2) cerchi di controllare il tuo peso
Queste due cose, apparentemente isolate, in realtà sono interconnesse, e depongono a favore di un disturbo del comportamento alimentare.
Per sapere di quale si tratta dovremmo sapere la tua storia personale in modo dettagliato, oltre alla storia ponderale. Inoltre dovremmo valutare la presenza eventuale di altri mezzi di "compensazione" e di controllo del peso.
Tutte cose che via mail, come immagini, non si possono fare.
Per questo dovresti rivogerti ad un Centro specializzato nella cura dei DCA, e richiedere una diagnosi.
In base a questa si deciderà poi il da farsi.
Io onestamente non lascerei passare troppo tempo, perchè certe dinamiche tendono ad intensificarsi, influendo poi su tutto il resto: umore, contatti sociali, ecc.
al di là della diagnosi le cose importanti da tenere presente nel tuo caso sono due:
1) non ti piacci, e quindi preferisci evitare certi contatti sociali
2) cerchi di controllare il tuo peso
Queste due cose, apparentemente isolate, in realtà sono interconnesse, e depongono a favore di un disturbo del comportamento alimentare.
Per sapere di quale si tratta dovremmo sapere la tua storia personale in modo dettagliato, oltre alla storia ponderale. Inoltre dovremmo valutare la presenza eventuale di altri mezzi di "compensazione" e di controllo del peso.
Tutte cose che via mail, come immagini, non si possono fare.
Per questo dovresti rivogerti ad un Centro specializzato nella cura dei DCA, e richiedere una diagnosi.
In base a questa si deciderà poi il da farsi.
Io onestamente non lascerei passare troppo tempo, perchè certe dinamiche tendono ad intensificarsi, influendo poi su tutto il resto: umore, contatti sociali, ecc.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.7k visite dal 02/11/2009.
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Approfondimento su DCA: Disturbi del Comportamento Alimentare
I disturbi alimentari (DCA), come anoressia, bulimia e binge eating, sono patologie legate a un comportamento disfunzionale verso il cibo. Sintomi, cause, cura.