Controlli generici
buona sera,ho un grosso problema so di essere una persona molto ansiosa e fissata sulle malattie ma non mi sento capita.ho perso mia mamma quando avevo 13 anni con un emorragia cereblare e da allora ho iniziato ad avere queste fissazioni.il fatto e che ogni volta che vado dalla mia dottoressa per un problema fisico lei mi dice sempre che non e fisico ma psicologico,e io mi tengo dei disturbi a volte per mesi senza fare un accertamento perche' mi dice he non è il caso e quindi non faccio una cura appropriata.ora per esempio ha paura del virus h1n1 e non vorrei fare il vaccino che la dottoressa stessa mi ha sconsigliato ...il problema e che non ho mai fatto in vita mia un elettrocardiogramma,ua visita al fegato,o hai polmoni ecc.e quindi non so se sia tutto apposto ,e lei dice che non è il caso farli e quindi io non so cosa fare anche perchè non posso permettermi di fare tutte le visite privatamente.per qesta ragione mi resta sempre l'ansia addosso io vorrei fare una visita generale per controllare che il mio fisico possa affrontare questo virus ma la mia dottoressa dice che ho 25 anni e non e opportuno.non so più cosa fare.
nell'attesa di una risposta vi ringrazo anticipatamente
cordiali saluti
nell'attesa di una risposta vi ringrazo anticipatamente
cordiali saluti
[#1]
Cara ragazza,
mi chiedo se ha veramente dei disturbi fisici dato che non parla di "ho un grande dolore a..." ma piccoli sintomi che forse potremmo avere tutti nel momento in cui ci concentriamo su una parte del nostro corpo e ci chiediamo se abbiamo dolore.
La sua dottoressa mi sembra di capire che la conosca bene, non penso che se ritenesse i suoi sintomi come problemi fisici le direbbe "sono psicologici" è una grande responsabilità per un medico, quindi cerchi di fidarsi, anche se immagino non sia così semplice e proprio per questo le consiglio anche una visita da uno psicologo-psicoterapeuta per lavorare su quest'ansia e su questa sua concentrazione sulle malattie (ipocondria?).
Un caro saluto e mi tenga informata.
mi chiedo se ha veramente dei disturbi fisici dato che non parla di "ho un grande dolore a..." ma piccoli sintomi che forse potremmo avere tutti nel momento in cui ci concentriamo su una parte del nostro corpo e ci chiediamo se abbiamo dolore.
La sua dottoressa mi sembra di capire che la conosca bene, non penso che se ritenesse i suoi sintomi come problemi fisici le direbbe "sono psicologici" è una grande responsabilità per un medico, quindi cerchi di fidarsi, anche se immagino non sia così semplice e proprio per questo le consiglio anche una visita da uno psicologo-psicoterapeuta per lavorare su quest'ansia e su questa sua concentrazione sulle malattie (ipocondria?).
Un caro saluto e mi tenga informata.
Dr.ssa Romina Venti
Psicologa-Psicoterapeuta familiare e sistemico-relazionale
Iscr.Ord.Psic.Umbria sez. A n°536
www.rominaventi.it
[#2]
Gentile Utente,
l'esordio tipico dell'ipocondria (paura delle malattie) generalmente avviene dopo un evento psicologicamente traumatico a livello di salute propria o altrui. Questi eventi ci fanno sentire più "vulnerabili" ed attaccabili dalle malattie, e per questo arriva di conseguenza l'ansia.
Lei stessa potrà forse ritrovarsi in questo articolo sull'ipocondria
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/408-ipocondria-la-paura-delle-malattie.html
L'atteggiamento dell'ipocondriaco è ambivalente rispetto alle cure ed agli esami medici: da un lato continua a chiedere rassicurazioni, dall'altro teme di fare gli accertamenti per paura di scoprire qualche malattia incurabile.
Questo tipo di disturbi si cura principalmente attraverso la psicoterapia cognitivo-comportamentale, che ha mostrato i migliori risultati specie se in associazione alla farmacoterapia.
Le allego anche questi articoli sull'ansia e sulla loro terapia
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/406-il-trattamento-delle-ossessioni.html
l'esordio tipico dell'ipocondria (paura delle malattie) generalmente avviene dopo un evento psicologicamente traumatico a livello di salute propria o altrui. Questi eventi ci fanno sentire più "vulnerabili" ed attaccabili dalle malattie, e per questo arriva di conseguenza l'ansia.
Lei stessa potrà forse ritrovarsi in questo articolo sull'ipocondria
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/408-ipocondria-la-paura-delle-malattie.html
L'atteggiamento dell'ipocondriaco è ambivalente rispetto alle cure ed agli esami medici: da un lato continua a chiedere rassicurazioni, dall'altro teme di fare gli accertamenti per paura di scoprire qualche malattia incurabile.
Questo tipo di disturbi si cura principalmente attraverso la psicoterapia cognitivo-comportamentale, che ha mostrato i migliori risultati specie se in associazione alla farmacoterapia.
Le allego anche questi articoli sull'ansia e sulla loro terapia
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/406-il-trattamento-delle-ossessioni.html
[#3]
Gentile ragazza, la sua dottoressa ha fatto una cosa giusta e una meno giusta.
La cosa giusta è non averle prescritto tutti quegli esami. Nel senso che avrà ritenuto che sarebbero stati inutili: in fondo è il medico che decide se e quali esami far fare.
La seconda cosa giusta è averle fatto presente che il suo problema è di natura psicologica. Ma il passettino successivo, che non ha fatto, è di averla inviata a uno psicologo/psicoterapeuta per un consulto.
È tipico della persona con questo tipo di disturbo "sentirsi incompresa", perché continua a insistere sui controlli fisici mentre la causa del problema è altrove.
Si rivolga a uno psicologo/psicoterapeuta e si faccia fare una valutazione. Le suggerisco di preferenza uno specialista che svolga interventi di tipo breve e concreto, anche se la competenza del terapeuta è ovviamente più importante del tipo di psicoterapia.
Cordiali saluti
La cosa giusta è non averle prescritto tutti quegli esami. Nel senso che avrà ritenuto che sarebbero stati inutili: in fondo è il medico che decide se e quali esami far fare.
La seconda cosa giusta è averle fatto presente che il suo problema è di natura psicologica. Ma il passettino successivo, che non ha fatto, è di averla inviata a uno psicologo/psicoterapeuta per un consulto.
È tipico della persona con questo tipo di disturbo "sentirsi incompresa", perché continua a insistere sui controlli fisici mentre la causa del problema è altrove.
Si rivolga a uno psicologo/psicoterapeuta e si faccia fare una valutazione. Le suggerisco di preferenza uno specialista che svolga interventi di tipo breve e concreto, anche se la competenza del terapeuta è ovviamente più importante del tipo di psicoterapia.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.8k visite dal 02/11/2009.
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