Disagio in pubblico!
Gentili dottori, sono un ragazzo di 26 anni e scrivo per trovare soluzione ad un problema che mi affligge ormai da tempo. Il problema è il seguente: quando mi trovo a parlare di fronte ad un gruppo di persone inizio a sudare dalla fronte. Ora, nella mia attività lavorativa questo problema non si presenta in quanto, facendo l'ingegnere presso un ufficio, non mi capita spesso di discutere di fronte a molte persone. Tuttavia, essendo anche consigliere comunale presso il mio comune, quando mi trovo a fare interventi in aula mi capita di "grondare" di sudore mentre parlo. Voi capite il disagio in cui mi trovo. Il mio disagio sale anche perchè, pur avendo buone idee in mente, non riesco ad esprimerle e tendo a chiudere il mio intervento in fretta per la vergogna che provo. Posso in qualche modo risolvere questo fastidioso problema? Devo rivoglermi ad uno psicologo?
[#1]
Gentile utente,
il suo problema potrebbe essere inquadrato in un contesto più ampio che viene chiamato 'fobia sociale'.
Si tratta di una condizione ansiosa che si manifesta, in modo incontrollabile e con sintomi diversi (aumento della sudorazione, vampate di calore, rossore al volro, bocca asciuttissima, tremore, senso di nausea o vertigine, senso di non riuscire a parlare e di non trovare le parole, ed anche balbuzie...) quando ci troviamo in situazioni sociali (parlare, ballare, mangiare, bere, telefonare in pubblico; fare un esame o un'interrogazione scolastica; avere approcci con l'altro sesso etc. etc.). Nel tempo, può capitare che ci si senta sempre 'osservati' dagli altri e 'sotto esame', anche da parte delle persone delle quali ci fidiamo ed alle quali vogliamo bene.
Il disturbo inizia tipicamente da piccoli, anche da bambini, e, come nel suo caso, può divenire un compagno sgradito dal quale non riusciamo a liberarci. La cura però esiste, e comprende sia alcuni farmaci che un tipo specifico di colloqui psicologici.
Cari saluti
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
il suo problema potrebbe essere inquadrato in un contesto più ampio che viene chiamato 'fobia sociale'.
Si tratta di una condizione ansiosa che si manifesta, in modo incontrollabile e con sintomi diversi (aumento della sudorazione, vampate di calore, rossore al volro, bocca asciuttissima, tremore, senso di nausea o vertigine, senso di non riuscire a parlare e di non trovare le parole, ed anche balbuzie...) quando ci troviamo in situazioni sociali (parlare, ballare, mangiare, bere, telefonare in pubblico; fare un esame o un'interrogazione scolastica; avere approcci con l'altro sesso etc. etc.). Nel tempo, può capitare che ci si senta sempre 'osservati' dagli altri e 'sotto esame', anche da parte delle persone delle quali ci fidiamo ed alle quali vogliamo bene.
Il disturbo inizia tipicamente da piccoli, anche da bambini, e, come nel suo caso, può divenire un compagno sgradito dal quale non riusciamo a liberarci. La cura però esiste, e comprende sia alcuni farmaci che un tipo specifico di colloqui psicologici.
Cari saluti
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
Silvio Presta
[#2]
Psichiatra
Gentile utente,
sono completamente daccordo con le considerazioni precedentemente effettuate dal collega Dr. Presta. Il quadro che lei descrive è riconducibile a ciò che in termine "tecnico" definiamo Fobia Sociale.
I trattamenti (psicologici, farmacologici) sono generalmente efficaci.
Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
sono completamente daccordo con le considerazioni precedentemente effettuate dal collega Dr. Presta. Il quadro che lei descrive è riconducibile a ciò che in termine "tecnico" definiamo Fobia Sociale.
I trattamenti (psicologici, farmacologici) sono generalmente efficaci.
Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
[#3]
Gentile utente,
per la fobia sociale esistono specifici trattamenti farmacologici ed interventi cognitivi-comportamentali.
Non lasci cronicizzare il problema, intervenga prima che si generalizzi troppo.
Cordialmente,
Dr. Chiara Cimbro.
per la fobia sociale esistono specifici trattamenti farmacologici ed interventi cognitivi-comportamentali.
Non lasci cronicizzare il problema, intervenga prima che si generalizzi troppo.
Cordialmente,
Dr. Chiara Cimbro.
Dott.ssa Chiara Cimbro
Psicologa Psicoterapeuta
[#4]
Gentile Utente,
concordo con quanto espresso precedentemente dai Colleghi. Non aspetti troppo ma prenda in mano la situazione. Approfitti del fatto che dentro di Lei c'è la voglia di migliorarsi da questo punto di vista, altrimenti perchè candidarsi a Consigliere?
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
concordo con quanto espresso precedentemente dai Colleghi. Non aspetti troppo ma prenda in mano la situazione. Approfitti del fatto che dentro di Lei c'è la voglia di migliorarsi da questo punto di vista, altrimenti perchè candidarsi a Consigliere?
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.5k visite dal 15/03/2007.
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