Mio figlio spacciatore

devo chiedere aiuto, chi si sente di darmelo? Ho lasciato la mia compagna perche' suo figlio 25 anni e' risultato uno spacciatore. Lo lasciata perche' non ci siamo trovati nel modo di come grstire la cosa,premetto che ho sempre odiato la droga, non in modo particolare chi ne fa' uso ma chi la spaccia e questo forse mi inpone regole troppo rigide e non mi aiuta certamente. Ci siamo detti diamoci una mano l'ulaltro ma questo non avviene, lei non fa nulla per cambiargli direzzione, lui in casa continua a fare quello che vuole fregandose di tutti gli altri. Amo la mia compagna, ma questo non mi basta a sottometermi ai voleri di suo figlio,cosa devo fare? Ringrazzio di cuore a chi mi dara' una mano a capire come comportarmi possibilmente senza incorrere in errori madonrnali
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente, il suo scrupolo nel chiedersi cosa fare per non commettere errori madornali è più che giustificato, data la delicatezza della situazione. Lei ama la sua compagna ma si sente rivoltato dal dover condividere la vostra relazione con questo ragazzo problematico, che pare aver preso proprio una brutta strada.

Mi pare evidente che la sua compagna non abbia l'autorità necessaria per intervenire, altrimenti l'avrebbe già fatto, ritengo. Del resto a 25 anni è molto difficile convincere un giovane deviante a rientrare nei binari se con lui non c'è stato un rapporto equilibrato fin da quand'era più piccolo. Ma noi non conosciamo la storia e che cos'è realmente successo.

Per questo devo dirle che la cosa migliore è cercare una consulenza psicologica di persona, così come le avevamo suggerito alla sua precedente domanda, all'inizio dell'anno.

Però questa volta decidetevi sul serio, perché mi sembra che nel frattempo la situazione si sia molto aggravata: ne va della relazione fra lei e la sua compagna, oltre che della sorte del ragazzo.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
gentilissimo dott.Santonocito, la ringrazzio per la sua gradita e celere risposta. penso mi abbia insegnato il primo passo da fare, ancora grazie e buona domenica.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Lieto d'esserle stato d'aiuto.

Cordiali saluti
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Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile signore, molte coppie si trovano a dover affrontare problemi derivanti da una diversa visione educativa nei confronti dei figli. Nel suo caso lei si trova a dover fare i conti con una situazione gia' piuttosto consolidata. A 25 anni e' difficile riuscire a riportare una persona sulla "retta via" soprattutto se questa persona non ha mai trovato particolari ostacoli sulla propria strada come sembrerebbe in questo caso.
Il punto importante e' che lei per questo motivo sta perdendo una relazione a cui tiene molto e questo immagino le stia creando una certa sofferenza. Sofferenza che forse l'ha spinta a carcare un aiuto in questo contesto. Questo e' stato un primo passo importante ma ora non si limiti a questo e richieda un consulto da uno psicologo/psicoterapeuta per un aiuto concreto.
In bocca al lupo.
Cordialmente.

Dr.ssa Cecilia Sighinolfi
Psicologa e Psicoterapeuta
cecilia_sighinolfi@yahoo.it

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Utente
Utente
Gent.Dr.ssa Cecilia,grazie per la sua gradita e celere risposta. Dato che vivo a modena le mando il mio indirizzo e.mail, dove potra mandarmi il suo indirizzo e n. di telefono per un'eventuale consulto, previo consenso della mia compagna.la ringrazio ancora una volta e rimango in attesa di una sua risposta cordialmente ALBERTO pulcetto52@hotmail.it
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Dr.ssa Cecilia Sighinolfi Psicologo, Psicoterapeuta 480 24
Gentile signore, se desidera contattarmi privatamente può utilizzare il seguente indirizzo mail cecília_sighinolfi@yahoo.it

Cordiali saluti
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
credo che in tutta la Sua storia ci sia una certa confusione. Parla di "compagna", ma dice di averla "lasciata" a causa del figlio.

Ora invece è disposto a fare qualcosa: ma perchè? Per riconquistare la compagna? Per aiutare il figlio di Lei?

Credo che il primo passo sia un bel chiarimento con se stesso, in modo da iniziare un'eventuale psicoterapia con la giusta motivazione.

E in tutto questo parlare con la sua compagna (o ex compagna) mi sembra una buona idea.
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Utente
Utente
grazie dott.Bulla, mi chiarisco, mi sono aallontanato dalla mia compagna pur amandola perche' non concepisco i suoi metodi di sistemare la faccenda.Come ho gia' detto odio gli spacciatori ed e' suo figlio (non nostro)ma mi comporterei con fermezza e cattiveria anche se fosse mio figlio perche' penso che coccole e gentilezza non servano a niente, se non a fargli continuare la sua bruttissima strada. Grazie ancora del suo interessamentoe corregga eventuali altri miei errori. Cordiali saluti ALBERTO
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Non si preoccupi, non credo Lei commetta degli "errori", ma sta solo cercando delle soluzioni.

Ne parli comunque con la Sua compagna prima, e decidete insieme:

a) se siete di nuovo compagni

b) cosa fare con questo ragazzo
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Utente
Utente
ancora grazie dott. Bulla e buona giornata cordialmente.
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Grazie a Lei di averci scritto e buona giornata.