Vertigini, instabilità, difficoltà deglutizione, respiro difficoltoso
Buongiorno, finalmente mi sono deciso a scrivere considerato che non riesco a trovare una soluzione al mio problema che mi affligge da diversi anni ed in questo periodo in modo particolarmente "fastidioso". Ho 24 anni e da qualche annetto soffro di una sensazione di vertigine continua, a momenti più forte a momenti meno assillante. Purtroppo nel corso degli anni questa cosa mi ha anche portato a sentirmi limitato in molte cose, di conseguenza nonostante i miei 24 anni mi sembra di averne 20 in più. Il lavoro che faccio è sedentario e non mi da modo di muovermi. Nei momenti peggiori mi gira anche la testa. Gli ultimi anni non ho fatto sport. Adesso ho ripreso a fare qualcosa ma dopo i primi allenamenti (andati bene) mi sono dovuto immediatamente fermare perchè ho avvertito che durante la corsa cominciavo a sentirmi mancare il respiro, mi girava la testa, le gambe mi davano la sensazione di dovermi lasciare da un momento all'altro e mi sentivo molto abbattuto moralmente tanto da non riuscire ne voler parlare con nessuno. Dopo quelle circostanze ho riprovato ad allenarmi ma dopo pochissimi minuti di corsa tornavo al punto di prima e mi dovevo fermare ed terminare l'allenamento. Adesso ho paura a fare qualsiasi cosa che mi possa far star male perchè la sensazione è davvero delle peggiori. Ho passato anche un pomeriggio al pronto soccorso perchè dopo una breve corsa in moto ho iniziato a non riuscire più a respirare, non si sentivo più le gambe ed avevo un ansia incredibile. Per l'appunto i medici mi hanno detto che si trattava di un attacco di panico. In quel momento l'ho capito e adesso ho deciso di andare da una psicoterapeuta per cercare di arginare i miei problemi. Una cosa che voglio evitare però è di prendere dei farmaci! L'altro problema, cioè la deglutizione difficoltosa, è ormai da anni che mi da problemi. Mi sento sempre un corpo estraneo all'inizio della gola, ho perennemente la tosse e mi sento del catarro in gola che effettivamente ho. Il medico mi ha consigliato di fare una gastroscopia per verificare se c'è un reflusso o un principio di ernia iatale che può crearmi anche dei problemi di vertigini e la difficolta nel respirare. Nei prossimi giorni prenderò un appuntamento. ho fatto degli esami per la tiroide ed è tutto a norma, gli esami del sangue anche, una rx al torace ed una ecografia alla tiroide. Tutto negativo però il mio problema c'è e non riesco a sentirmi al 100% ormai da molti anni. Vorrei fare sport ma non ci riesco,vorrei camminare con la mia ragazza ma non ce la faccio perchè dopo poco mi prende l'affanno e fatico a respirare oltre alla solita instabilità, vorrei viaggiare ma ho paura di stare male e mi blocco se devo organizzare qualcosa. Sono consapevole che il problema in buona parte è psicologico ma ho idea che ci sia qualcosa anche nel mio corpo perchè anche nelle situazioni di tranquillità ogni tanto sento queste vertigini. Se avete degli spunti Vi prego di comunicarmeli. Grazie in anticipo!
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Gentile utente, la cosa più adatta è di andare avanti e approfondire il suo problema con le visite che menziona. In particolare, le raccomando di non mancare quella dallo psicologo, perché c'è un'alta probabilità che il suo sia un problema psicologico.
L'attacco di panico gliel'hanno già diagnosticato, poi c'è la sensazione di non sentirsi mai al 100%, le preoccupazioni per le sensazioni somatiche e gli evitamenti (paura di affrontare determinate situazioni). Questi sono tutti sintomi d'ansia, che possono essere trattati bene con un approccio psicoterapeutico breve.
Intanto può leggere questi articoli:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/125-l-evitamento-nei-disturbi-d-ansia-e-nelle-fobie.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/
Lo so che può essere difficile convincersi che siano "solo" problemi psicologici, ma spesso è proprio così.
Cordiali saluti
L'attacco di panico gliel'hanno già diagnosticato, poi c'è la sensazione di non sentirsi mai al 100%, le preoccupazioni per le sensazioni somatiche e gli evitamenti (paura di affrontare determinate situazioni). Questi sono tutti sintomi d'ansia, che possono essere trattati bene con un approccio psicoterapeutico breve.
Intanto può leggere questi articoli:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/125-l-evitamento-nei-disturbi-d-ansia-e-nelle-fobie.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/
Lo so che può essere difficile convincersi che siano "solo" problemi psicologici, ma spesso è proprio così.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
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Gentile utente,
Credo che, eliminate cause organiche - le manca forse la gastroscopia per vedere l'eventuale presenza di un'ernia iatale - abbia fatto di tutto.
Provi ancora tuttavia a sottoporsi a qualche visita medica da un internista bravo. Ma se non trova niente di niente allora c'è una sola strada percorribile: un percorso psicoterapeutico.
Già gliel'hanno detto a Pronto Soccorso che era un attacco di panico. Le altre manifestazioni sono espressioni di una Nevrosi che va curata con un psicoterapia idonea. Si affidi, per quello che posso suggerirle io, ad uno psicoterapeuta analista, possibilmente junghiano se lo trova, o freudiano, lacaniano, reichiano. Con lui scoprirà un mondo della propria interiorità grandioso e immenso. Una parte di esso potrà essere considerata positiva e fonte di azioni e pensieri creativi ed innovativi. Una parte negativa che le provoca disturbi psicologici e fisici di ogni genere.
Con l'aiuto dello psioterapeuta lei esplorerà quel mondo interno e riuscirà a guarire.
Cordiali saluti e molti auguri
[#3]
Utente
Vi ringrazio molto delle risposte molto veloci e competenti, alimentano ancora di più la mia voglia di guarire! So bene che i miei problemi sono quasi totalemente di natura psicologica ma ogni tanto mi chiedo se il mio cervello possa essere così forte da farmi tutto questo male, anche inconsapevolmente! Mi spiego meglio, anche ieri sera ero a letto tranquillo con la mia ragazza ed ho avuto degli "svarioni" abbastanza forti, mi sentivo girare fortissimo la testa e non capivo cosa mi stesse succedendo. Poi dopo poco mi sono sentito meglio. Anche questa mattina stavo vedendo una partita di calcio all'aperto tranquillamente seduto e mi sentivo questa sensazione di instabilità nelle gambe e la vertigine. Dimenticavo di dire che qualche anno fa ho fatto una visita dall'otorino con esito negativo. Adesso mi chiedo se un problema psicologico possa essere così impressionante da dare questi disturbi fisici anche in situazioni di calma e relax. Io posso capire il momento di stress, di tensione o di paura, ma nelle situazioni di normalità non vedo perchè mi debbano venire queste cose. E' questo che mi da ancora più fastidio. Dove posso cercare oltre che nella mia testa la soluzione a questo problema?
[#4]
Gentile utente, pensi questo: se il suo cervello è in grado di farle compiere meraviglie come muovere braccia e gambe, farla camminare, farla scrivere queste note e farla pensare, si stupirebbe davvero così tanto della possibilità che fosse anche in grado di provocarle i sintomi che ha descritto, ovvero atti molto più semplici e primitivi?
Le visite la ha già fatte, faccia l'ultima dal gastroenterologo e poi veda di non mancare quella dallo psicologo/psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Le visite la ha già fatte, faccia l'ultima dal gastroenterologo e poi veda di non mancare quella dallo psicologo/psicoterapeuta.
Cordiali saluti
[#5]
Utente
Dr. Santonocito quando ci si sente così limitati ad un'età come la mia è veramente difficile pensare che sia solamente una questione di testa, è per quello che per ora non mi do pace. In ogni caso ho la "fortuna" di essere una persona serena e positiva, altrimenti chissà adesso dove sarei. La vita continua, con alcune difficoltà, ma continua. Sarà mia premura prendere un appuntamento a breve con uno specialista ed è prevista anche la Gastroscopia. Vi terrò aggiornati e Vi ringrazio nuovamente.
[#6]
Molte persone faticano a convincersi che alcuni loro disturbi possano essere "solo" una questione di "testa". Non posso dirle se nel suo caso si tratti di un problema psicologico, dato che non la conosco.
Ma - mi perdoni se insisto un poco, ma è solo per chiarezza - se fosse così, finché non permetterà a se stesso di prendere in esame anche quest'alternativa non solo starà cercando nel posto sbagliato, ma si starà tagliando da solo le possibilità di uscirne.
Se legge in giro nel sito troverà moltissime domande di utenti che non vogliono assolutamente farsi una ragione di andare dallo psicologo, "perché dallo psicologo e dallo psichiatra ci vanno solo i pazzi", e passano i mesi a convincere i medici a fargli fare montagne di esami. Non cada anche lei in quest'errore, risparmierà molto tempo.
Altrimenti, è vero, "la vita continua", ma è proprio la qualità di vita che desidera?
E se lo psicologo dovesse anche solo sospettare che non si tratta di un problema psicologico, sarà lui stesso a inviarla altrove.
Un'ultima cosa: in questo caso l'età non conta. Così come si può prendere l'influenza da bambini, si possono sviluppare ansia o altri disturbi psichici o psicosomatici anche in giovane età.
Cordiali saluti
Ma - mi perdoni se insisto un poco, ma è solo per chiarezza - se fosse così, finché non permetterà a se stesso di prendere in esame anche quest'alternativa non solo starà cercando nel posto sbagliato, ma si starà tagliando da solo le possibilità di uscirne.
Se legge in giro nel sito troverà moltissime domande di utenti che non vogliono assolutamente farsi una ragione di andare dallo psicologo, "perché dallo psicologo e dallo psichiatra ci vanno solo i pazzi", e passano i mesi a convincere i medici a fargli fare montagne di esami. Non cada anche lei in quest'errore, risparmierà molto tempo.
Altrimenti, è vero, "la vita continua", ma è proprio la qualità di vita che desidera?
E se lo psicologo dovesse anche solo sospettare che non si tratta di un problema psicologico, sarà lui stesso a inviarla altrove.
Un'ultima cosa: in questo caso l'età non conta. Così come si può prendere l'influenza da bambini, si possono sviluppare ansia o altri disturbi psichici o psicosomatici anche in giovane età.
Cordiali saluti
[#7]
Utente
Mi piace come ragiona, fossimo vicini mi rivolgerei a lei per una terapia. Molti si sono meravigliati della mia scelta di fare questa cosa sono stato indirizzato dal mio medico e non ho avuto alcun problema a prendere in considerazione la cosa, non sono dell'idea che dagli psicologi o psichiatri ci vadano solo i pazzi, anzi oramai siete i Professionisti più impegnati considerato che le "malattie" psicologiche sono, purtroppo, quelle che adesso sono più difficili da diagnosticare e quelle che per al maggiore affliggono le persone. So che sono ansioso ho paura di alcune cose e via dicendo però, mi ripeto, non potevo immaginare che si arrivasse a tanto. Visto che è così disponibile e aiuta le persone anche alla domenica (ne fa di lei una gran persona oltre che un gran professionista) le chiedo se può consigliarmi una persona fidata nella mia zona. Il medico mi ha indirizzato ma devo ancora decidere a chi affidarmi. Grazie.
[#8]
La ringrazio per il suo apprezzamento, ma anche se desiderasse chiedermi personalmente un consulto dovrei farla aspettare, perché di questi tempi ho un'agenda piuttosto affollata.
Ad ogni modo sarò lieto di darle qualche nominativo di collega privatamente, può contattarmi tramite quest'email:
gsanto@incom.fi.it.
Cordiali saluti
Ad ogni modo sarò lieto di darle qualche nominativo di collega privatamente, può contattarmi tramite quest'email:
gsanto@incom.fi.it.
Cordiali saluti
[#9]
Gentile Utente,
quando si parla di problemi "psicosomatici" le persone tendono a credere che i sintomi fisici siano inventati o comunque fasulli.
Problemi gastrici, dermatologici, respiratori o cardiaci spesso possono presentarsi in modo assolutamente "fisico" (o somatico) anche se la vera causa è psicologica: ecco perchè vengono chiamati psico-somatici.
Il problema è che di solito la persona si spaventa perchè "sente" che il proprio corpo lancia dei segnali spaventosi.
Tra le varie cause psicologiche l'ansia è spesso la principale, come Lei stesso ha avuto modo di sperimentare.
Può farsi un'idea in proposito leggendo questi articoli su ansia e panico
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/315-il-panico-e-l-agorafobia.html
Provi a leggerli e veda se si ritrova.
I migliori risultati con i disturbi legati all'ansia si sono ottenuti attraverso l'associazione tra farmacoterapia e psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale.
Per questo le consiglio di contattare uno psicoterapeuta: insieme valuterete se sia o meno il caso di sentire anche il parere di uno psichiatra. Io personalmente effettuerei anche tale valutazione, essendoci implicazioni di tipo psicosomatico.
Potrebbe sentire cosa le dice lo psichiatra e poi decidere, ma almeno si faccia un'idea.
Non si preoccupi di tutto il resto, perchè questi disturbi solitamente vengono curati in modo ottimale.
quando si parla di problemi "psicosomatici" le persone tendono a credere che i sintomi fisici siano inventati o comunque fasulli.
Problemi gastrici, dermatologici, respiratori o cardiaci spesso possono presentarsi in modo assolutamente "fisico" (o somatico) anche se la vera causa è psicologica: ecco perchè vengono chiamati psico-somatici.
Il problema è che di solito la persona si spaventa perchè "sente" che il proprio corpo lancia dei segnali spaventosi.
Tra le varie cause psicologiche l'ansia è spesso la principale, come Lei stesso ha avuto modo di sperimentare.
Può farsi un'idea in proposito leggendo questi articoli su ansia e panico
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/315-il-panico-e-l-agorafobia.html
Provi a leggerli e veda se si ritrova.
I migliori risultati con i disturbi legati all'ansia si sono ottenuti attraverso l'associazione tra farmacoterapia e psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale.
Per questo le consiglio di contattare uno psicoterapeuta: insieme valuterete se sia o meno il caso di sentire anche il parere di uno psichiatra. Io personalmente effettuerei anche tale valutazione, essendoci implicazioni di tipo psicosomatico.
Potrebbe sentire cosa le dice lo psichiatra e poi decidere, ma almeno si faccia un'idea.
Non si preoccupi di tutto il resto, perchè questi disturbi solitamente vengono curati in modo ottimale.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#10]
Utente
Ringrazio anche il dottor Bulla; ho letto i suoi due scritti e mi ci ritrovo per un buon 80%. Aggiornamenti del caso. Ho cominciato con la prima seduta di psicoterapia, la dottoressa che mi segue mi ha dato molta fiducia e sono convinto che mi potrà dare una grossa mano. In questi ultimi periodi però non passa giorno in cui non stia male anche molto pesantemente, purtroppo è una situazione continua, non ho tregua ed anche nei momenti in cui mi sento un po' meglio e non penso a quello che sta succedendo ho il grosso problema del respiro diffioltoso. Ormai non posso più fare nulla se non dormire, mangiare ed andare a lavoro. Questi "attacchi" mi capitano da un momento all'altro. Come esempio riporto ieri: avevo una giornata discreta ed ero stato abbastanza bene per tutto il giorno e per fare la prova del nove avevo fatto le scale di corsa un paio di volte con conseguente grossa difficoltà a riprendere il normale respiro, ma in ogni caso ero abbastanza soddisfatto della giornata. La sera tutto bene, ero a letto con la mia ragazza e da un momento all'altro mi si è annebbiata la vista ed ha cominciato a girarmi la testa e mi sono dovuto quindi muovere un momento perchè mi sentivo davvero frastornato dalla cosa ed infastidito ancor di più perchè capitata da un momento all'altro senza motivo. Mi sono poi addormentato dormendo bene fino a questa mattina in cui però non sto molto bene. Sempre con questa sensazione di oppressione e pesantezza alla testa accompagnati da vertigini e fatica a respirare. Ora faccio una domanda che esula dal campo della psicologia ma mi chiedevo se tutto potesse essere determinato anche da problemi dentali, mi spiego, a causa del problema di deglutizione e conseguente paura purtroppo sono anni che non vado dal dentista ed ho un dente con una carie profonda e un paio di denti del giudizio usciti senza però darmi dolore o altro. Ultimamente mi chiedevo appunto se potesse centrare anche quello. Ormai le penso tutte!
[#11]
Gent.mo Utente,
Provi a vedere anche la dentatura che spesso è causa di molti malanni.
Non so se le è stato suggerito di fare un EEG (elettroencefalogramma) anche per controllare l'attività cerebrale. Insomma è un esame di routine.
Però mi sembra, come anche dicono i miei colleghi, che possa trattarsi di attacchi di panico. Ma non c'è da asserirlo con assoluta certezza perchè online è difficile fare una diagnosi seria e attendibile.
Auguri di nuovo e molti saluti.
[#12]
Utente
Oggi ho fatto la seconda seduta dalla psicoterapeuta e qualcosa si muove nel senso che comincio a rendermi conto di alcune cose cui prima faticavo anche a pensare. In ogni caso credo che proverò comunque ad effettuare questo esame che mi ha consigliato oltre alla gastroscopia già programmata ed infine con molto coraggio mi rivolgerò ad un dentista! Fatto sta che sento sempre più la voglia di uscire da questo incubo, grazie anche ai Vostri consigli!!
[#14]
Utente
Eccomi dopo un po' di tempo. Ho fatto la gastoscopia ed è risultata una gastrite cronica quiescente. In questi giorni porterò il referto al medico per risolvere almeno questo problema. Sto continuando con la psicoterapia e sento che mi fa bene anche se a livello fisico è tutto stabile, ho sempre difficoltà nel respiro e ogni tanto mi prendono questi momenti di oppressione. Dopo giornate pesanti (non fisicamente in quanto svolgo lavoro d'ufficio) tendo ad essere stanco morto e faccio addirittura fatica a parlare. Tra un paio di settimane ho appuntamento con una psichiatra che mi darà indicazioni su qualche psicofarmaco da assumere.Non ero mia intenzione ricorrervi ma purtroppo in questo momento credo di aver bisogno di un aiuto. Se risolvo i problemi fisici che ho con quelli allora forse finalmente mi farò una ragione del fatto che tutto dipende dalla mia testa. Per il momento comunque sono un po' dubbioso perchè i problemi si presentano sempre nelle medesime situazioni. Vorrei fare una tac al torace per verificare la presenza di timoma che spiegherebbe la difficoltà nella respirazione e la stanchezza perenne. Voi cosa ne dite?
[#15]
Gentile Utente,
"voi cosa ne dite?" è riferito al fare o meno una TAC?
Non saprei cosa dirle, dovrebbe porre la domanda allo Specialista che la sta seguendo.
Per lo psichiatra: credo abbia fatto una scelta matura e corretta. La letteratura ha ampiamente dimostrato che l'associazione tra farmacoterapia e psicoterapia permette di ottenere risultati più rapidi e duraturi.
Per cui vada avanti così, è sulla strada buona!
"voi cosa ne dite?" è riferito al fare o meno una TAC?
Non saprei cosa dirle, dovrebbe porre la domanda allo Specialista che la sta seguendo.
Per lo psichiatra: credo abbia fatto una scelta matura e corretta. La letteratura ha ampiamente dimostrato che l'associazione tra farmacoterapia e psicoterapia permette di ottenere risultati più rapidi e duraturi.
Per cui vada avanti così, è sulla strada buona!
[#18]
Utente
Rieccomi dopo un po' di tempo. Le cose sono migliorate sotto molti aspetti. La psichiatra mi ha prescritto delle compresse di Sereupin che già prendevo qualche anno fa e mi sento meglio emotivamente, ho più voglia di fare, esco di più e prendo molte iniziative ma c'è ancora un grosso problema, ovvero quello della respirazione e dell'impossibilità a fare degli sforzi e di conseguenza di dedicarmi alle mie passioni. Il mio medico non vuole sentire ragioni, per lui è ansia e stop. In realtà non sono molto convinto di ciò perchè sto molto bene emotivamente e alcuni problemi fisici che manifestavo all'inizio li ho superati ma questo proprio non si vuole schiodare e vorrei approfondire ma il mio medico non mi aiuta. Da che specialista potrei andare per verificare questi problemi di respirazione e conseguente affaticamento immediato? So che sono generici come sintomi ma non so come altro spiegarmi. Non il classico affanno che capita dopo una corsa, è diverso. Vorrei capirci qualcosa!
[#20]
Utente
Una volta mi fidavo molto e lo ritenevo molto competente ma adesso ha dei problemi e probabilmente non ha più la lucidità di una volta. Sarà perchè fino a poco tempo fa avevo un fisicone, non mi ammalavo mai e passavo indenne tutte le "epidemie", che adesso non prende seriamente il mio problema. E' questo che mi impensierisce, il fatto che non creda che il mio problema abbia una radice più profonda rispetto a quella che lui crede.
[#21]
Gentile utente,
ho letto velocemente quanto scritto finora ma forse mi è sfuggito qualcosa: parla di affanno, cioè dispnea, che insorge anche dopo uno sforzo di piccola entità.
Se i dati che ha inserito nella sua scheda sono corretti, lei è fortemente in sovrappeso e questo potrebbe in parte spiegare molti dei suoi sintomi.
Io le chiederei: lei fuma? beve alcolici? dorme bene? russa la notte? le è mai stato segnalato se smette di respirare ogni tanto durante il sonno? ha consultato il cardiologo? fatto una spirometria?
Non è necessario che mi risponda, ma in questo caso la figura di riferimento è il suo medico di famiglia ed eventualmente uno specialista pneumologo o cardiologo.
Se invece ha già fatto questi controlli senza trovare niente, personalmente le consiglierei comunque di perdere peso.
Cordiali saluti
ho letto velocemente quanto scritto finora ma forse mi è sfuggito qualcosa: parla di affanno, cioè dispnea, che insorge anche dopo uno sforzo di piccola entità.
Se i dati che ha inserito nella sua scheda sono corretti, lei è fortemente in sovrappeso e questo potrebbe in parte spiegare molti dei suoi sintomi.
Io le chiederei: lei fuma? beve alcolici? dorme bene? russa la notte? le è mai stato segnalato se smette di respirare ogni tanto durante il sonno? ha consultato il cardiologo? fatto una spirometria?
Non è necessario che mi risponda, ma in questo caso la figura di riferimento è il suo medico di famiglia ed eventualmente uno specialista pneumologo o cardiologo.
Se invece ha già fatto questi controlli senza trovare niente, personalmente le consiglierei comunque di perdere peso.
Cordiali saluti
Massimo Lai, MD
[#22]
Utente
Le rispondo, non mi costa niente, anzi sono qui apposta. Ho smesso di fumare da quasi un anno, bevo qualche bicchiere il fine settimana ma non abitualmente, dormo benissimo (per fortuna), russo poco (a quanto dicono), mia madre mi ha detto che ogni tanto sembra stia in apnea nel sonno; ho fatto una visita cardiologica però due anni fa ormai e l'ultima spirometria molti anni fa. Ho fatto dei raggi al torace a luglio 2009 ma ancora il problema non era cronico come ora. So che devo perdere peso e mi adopererò per farlo sperando in un miglioramento però vorrei anche approfondire la cosa. Tornerò a ribattere questa cosa col mio medico di famiglia.
[#23]
>>> Il mio medico non vuole sentire ragioni, per lui è ansia e stop. In realtà non sono molto convinto di ciò perchè sto molto bene emotivamente e alcuni problemi fisici che manifestavo all'inizio li ho superati ma questo proprio non si vuole schiodare e vorrei approfondire ma il mio medico non mi aiuta.
>>>
Gentile utente, innanzitutto sono contento che le cose stiano andando meglio.
Da ciò che dice sembra che lei si fidi molto, o che dipenda molto da ciò che le dice il suo medico. Però ha deciso di rivolgersi a uno psichiatra, e dato che lo psichiatra è uno specialista, dovrebbe sentire anche ciò che le dice lui.
Che cosa le ha detto in merito alla sua respirazione difficoltosa? Secondo lui potrebbe trattarsi di ansia oppure di altro?
Cordiali saluti
>>>
Gentile utente, innanzitutto sono contento che le cose stiano andando meglio.
Da ciò che dice sembra che lei si fidi molto, o che dipenda molto da ciò che le dice il suo medico. Però ha deciso di rivolgersi a uno psichiatra, e dato che lo psichiatra è uno specialista, dovrebbe sentire anche ciò che le dice lui.
Che cosa le ha detto in merito alla sua respirazione difficoltosa? Secondo lui potrebbe trattarsi di ansia oppure di altro?
Cordiali saluti
[#24]
Utente
La psicologa mi dice che ho fatto dei passi da gigante, ovvero sono migliorato molto in pochissimo tempo; la psichiatra l'ho vista una volta sola e anche secondo lei i problemi di respirazione sono dovuti all'ansia e mi ha detto che con il Sereupin avrei migliorato molto se non risolto il problema, associando la cura alla psicoterapia; cosa che sto facendo e ripeto, le cose vanno meglio, ma il problema dell'affanno e malessere ogni volta che faccio degli sforzi permane e non so cosa fare.
[#25]
Bene, in tal caso i professionisti le stanno dicendo che la direzione è quella giusta. Ed entrambi sembrano concordi nel valutare che si tratta di un problema d'ansia, se non ho capito male.
Quante sedute ha fatto sinora con la psicologa, e che tipo di psicoterapia state facendo?
Cordiali saluti
Quante sedute ha fatto sinora con la psicologa, e che tipo di psicoterapia state facendo?
Cordiali saluti
[#27]
Utente
Le rispondo con la massima sincerità; a fare psicoterapia ci vado molto volentieri perchè ho instaurato un ottimo rapporto con la psicoterapeuta; per quanto riguarda la compressa la prendo esclusivamente perchè penso possa aiutarmi ma non le attribuisco tutto il merito dei miglioramenti. Ne parlavo proprio con lei che mi chiedeva a mio parere a cosa dovevo qusti miglioramenti. I 4 fattori sono stati questi:
- psicoterapia
- shiatsu
- arrivo della bella stagione
- sereupin
In ordine di importanza per me!
- psicoterapia
- shiatsu
- arrivo della bella stagione
- sereupin
In ordine di importanza per me!
[#29]
Gentile Utente,
"Una volta mi fidavo molto e lo ritenevo molto competente ma adesso ha dei problemi e probabilmente non ha più la lucidità di una volta."
Bene, quindi non si fida molto di questo medico. E della psicoterapeuta si fida al 100%? Lo chiedo perchè credo che nel Suo caso instaurare un rapporto di fiducia con chi la cura sia la soluzione migliore, altrimenti sarà costretto sempre a chiedere qualche piccola rassicurazione su questo sito.
Il che purtroppo non fa altro che aumentare l'ansia, anzichè diminuirla (anche se quando legge le nostre risposte magari registra un lieve miglioramento).
Io inizierei con il parlare apertamente con la psicologa del fatto che Lei ha sentito nuovamente la necessità di chiedere un nostro parere: potrebbe nascere una discussione interessante.
"Una volta mi fidavo molto e lo ritenevo molto competente ma adesso ha dei problemi e probabilmente non ha più la lucidità di una volta."
Bene, quindi non si fida molto di questo medico. E della psicoterapeuta si fida al 100%? Lo chiedo perchè credo che nel Suo caso instaurare un rapporto di fiducia con chi la cura sia la soluzione migliore, altrimenti sarà costretto sempre a chiedere qualche piccola rassicurazione su questo sito.
Il che purtroppo non fa altro che aumentare l'ansia, anzichè diminuirla (anche se quando legge le nostre risposte magari registra un lieve miglioramento).
Io inizierei con il parlare apertamente con la psicologa del fatto che Lei ha sentito nuovamente la necessità di chiedere un nostro parere: potrebbe nascere una discussione interessante.
Questo consulto ha ricevuto 31 risposte e 35.5k visite dal 24/10/2009.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.