Recitare nella vita sociale
[#1]
Gentile ragazzo, domanda interessante. Le rammento che la parola "personalità" deriva da "per sona", ovvero "suonare attraverso". Ovvero, "parlare attraverso una maschera".
La personalità *è* una maschera. Qualunque personalità lei abbia, sta comunque recitando.
Cordiali saluti
La personalità *è* una maschera. Qualunque personalità lei abbia, sta comunque recitando.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Fantastico !!!, quindi alla fine la vita e gli atteggiamenti mentali sono solo come "copioni teatrali " !!, basta alla fine crearsi degli obiettivi o delle personalità quindi ? ...la mia filosofia di vita è "credi nelle tue potenzialità e nelle tue convinzioni, cos' potrai affrontare la vita" , i problemi per me nn esistono sono come atteggiamenti mentali di chi nn vuole superare l'ostacolo x comodità o x convinzione di nn poterli superare ! pensate sia una buona filosofia ?
grazie
grazie
[#3]
A mio parere (personale) è una buona filosofia, se si ha cura di mitigarla tenendo conto delle proprie inclinazioni personali e con un pizzico di realismo.
Può consultare velocemente il glossario nel mio sito per chiarirsi meglio il significato di alcuni termini:
http://www.giuseppesantonocito.it/glossary.htm#Personalità
http://www.giuseppesantonocito.it/glossary.htm#Carattere
http://www.giuseppesantonocito.it/glossary.htm#Temperamento
Inoltre i problemi a volte esistono davvero, non sono solo frutto di convinzioni sbagliate. I problemi che coinvolgono le emozioni ad esempio non hanno niente a che vedere con la razionalità, e quindi in questi casi non serve tentare di convincersi che non ci sono. Vanno risolti in altro modo.
Cordiali saluti
Può consultare velocemente il glossario nel mio sito per chiarirsi meglio il significato di alcuni termini:
http://www.giuseppesantonocito.it/glossary.htm#Personalità
http://www.giuseppesantonocito.it/glossary.htm#Carattere
http://www.giuseppesantonocito.it/glossary.htm#Temperamento
Inoltre i problemi a volte esistono davvero, non sono solo frutto di convinzioni sbagliate. I problemi che coinvolgono le emozioni ad esempio non hanno niente a che vedere con la razionalità, e quindi in questi casi non serve tentare di convincersi che non ci sono. Vanno risolti in altro modo.
Cordiali saluti
[#4]
Gentile Utente,
Come le è stato anticipato la Persona è quella Maschera che il soggetto si mette per venire a contatto con il mondo esterno. Per sona, etc. Lo disse il grande JUNG, quel grande seguace e poi emulo di Freud che ha fondato la psicologuia analitica e ha teorizzato l'inconscio collettivo.
Per alcuni psicologi è soltanto uno stregone, un indovino, un non so che cosa, ma poi tutti ci fanno i conti quando ne hanno bisogno: cioè molto spesso.
Ma se la persona è una parte di sé che mette il soggetto in rapporto con il mondo esterno, il problema più importante è l'anima o l'animus che mette il soggetto in rapporto con il mondo interno. E il mondo interno è molto più importante e più reale del mondo esterno. Lo vede in tribunale quando qualcuno racconta che cosa sentiva in quel momento : cioè il soggetto cerca di esplicitare ciò che è o era a lui interno. Hanno detto sentimenti e passioni, ma anche ogni parte inconscia di Sé che è talmente importante da influire o "determinare" il comportamento del soggetto sia con se stesso, la propria interiorità, sia con il mondo esterno, l'esteriorità percepita.
Ma Jung parla di realtà dell'anima come qualcosa di più importante della realtà esterna. Infatti in quel tribunale e in quel determinato caso, non è la realtà esterna che il soggetto racconta, ma la realtà interna. Anche quando si sottopone ad un test, specie quelli di personalità, egli racconta la sua realtà interna.
Vada da uno psicoterapeuta analista, possibilmente junghiano, e si troverà bene. Perché da uno junghiano ci sono andati personaggi come Fellini che indagando su di sè ha colto le sue profondità che poi ha racontato nei suoi film attraverso una simbolica pregna di significati per tutti.
Cordiali saluti.
Come le è stato anticipato la Persona è quella Maschera che il soggetto si mette per venire a contatto con il mondo esterno. Per sona, etc. Lo disse il grande JUNG, quel grande seguace e poi emulo di Freud che ha fondato la psicologuia analitica e ha teorizzato l'inconscio collettivo.
Per alcuni psicologi è soltanto uno stregone, un indovino, un non so che cosa, ma poi tutti ci fanno i conti quando ne hanno bisogno: cioè molto spesso.
Ma se la persona è una parte di sé che mette il soggetto in rapporto con il mondo esterno, il problema più importante è l'anima o l'animus che mette il soggetto in rapporto con il mondo interno. E il mondo interno è molto più importante e più reale del mondo esterno. Lo vede in tribunale quando qualcuno racconta che cosa sentiva in quel momento : cioè il soggetto cerca di esplicitare ciò che è o era a lui interno. Hanno detto sentimenti e passioni, ma anche ogni parte inconscia di Sé che è talmente importante da influire o "determinare" il comportamento del soggetto sia con se stesso, la propria interiorità, sia con il mondo esterno, l'esteriorità percepita.
Ma Jung parla di realtà dell'anima come qualcosa di più importante della realtà esterna. Infatti in quel tribunale e in quel determinato caso, non è la realtà esterna che il soggetto racconta, ma la realtà interna. Anche quando si sottopone ad un test, specie quelli di personalità, egli racconta la sua realtà interna.
Vada da uno psicoterapeuta analista, possibilmente junghiano, e si troverà bene. Perché da uno junghiano ci sono andati personaggi come Fellini che indagando su di sè ha colto le sue profondità che poi ha racontato nei suoi film attraverso una simbolica pregna di significati per tutti.
Cordiali saluti.
[#5]
Gentile Utente,
alla fine recitiamo un po' tutti la nostra parte. La famosa maschera la togliamo raramente, e di solito di fronte allo specchio. Quindi quando siamo soli.
Il problema nasce nel momento in cui una persona si sente "costretta" ad indossare la maschera per timore di non venire accettata nel proprio gruppo, un po' come succede alle persone che soffrono di ansia sociale (detta Fobia Sociale).
A proposito di maschere tempo fa ho scritto un articolo dal titolo "Fobia sociale: il palcoscenico della paura", che ti allego qui.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/316-fobia-sociale-il-palcoscenico-della-paura.html
alla fine recitiamo un po' tutti la nostra parte. La famosa maschera la togliamo raramente, e di solito di fronte allo specchio. Quindi quando siamo soli.
Il problema nasce nel momento in cui una persona si sente "costretta" ad indossare la maschera per timore di non venire accettata nel proprio gruppo, un po' come succede alle persone che soffrono di ansia sociale (detta Fobia Sociale).
A proposito di maschere tempo fa ho scritto un articolo dal titolo "Fobia sociale: il palcoscenico della paura", che ti allego qui.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/316-fobia-sociale-il-palcoscenico-della-paura.html
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 10.3k visite dal 22/10/2009.
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