Ansia da prestazione e mancanza di erezione
Caro Dottore,
sono una ragazza di 25 anni che sta insieme a un ragazzo di 29 da due anni.Durante la nostra relazione abbiamo sempre avuto problemi nell'avere un rapporto completo con penetrazione. Le prime volte in cui è capitato che non portassimo a termine il rapporto per mancanza di erezione sufficiente non abbiamo affrontato mai l'argomento,questo per i primi 7 mesi. Successivamente io ho tirato fuori la questione ma è stato anche peggio.Tutte le volte in cui è andata male hanno causato sempre più disagio ad entrambi ed hanno reso la situazione sempre più difficile e complicata,arrivando ad essere completamente inibiti e bloccati nell'approccio verso l'altro sotto l'aspetto sessuale. Io ho sempre insistito sulla necessità di richiedere una consulenza da un urologo o psicologo ma lui non ne ha mai voluto sapere. Ora mi sono resa conto che il mio atteggiamento nei suoi confronti è stato deleterio ed ha solo reso le cose più difficili per lui. Dal mio canto però è sopraggiunta una forte sfiducia nella possibilità di poter mai avere una vita sessuale normale con lui. Lui dice che il problema è di tipo psicologico (anche perchè durante la masturbazione non si presenta nessun disturbo): soprattutto è preso dall'ansia, e da molti pensieri che lo fanno estraniare dal contesto che vive sul momento. Lui mi assicura che non deriva assolutamente da mancanza di attrazione nei miei confronti ma per me non è facile far finta di niente quando lui sembra non rispondere ai miei stimoli. A questo punto le chiedo un consiglio su come comportarmi e consigliare a lui di comportarsi per rendere l'atmosfera più tranquilla e serena possibile e la mente sgombra da cattivi pensieri. Ci sono delle pratiche o degli accorgimenti da poter utilizzare in questo senso? Come posso trasmettergli fiducia? Nell'ultimo periodo ci sono stati alti e bassi ma non sono mai riuscita a capire da cosa deriva una sua maggiore o minore tranquillità, nè lui ha saputo spiegarmelo. Siccome lui ha sempre voluto e ancora vuole risolvere la cosa tra di noi senza consulenze esterne mi rivolgo a voi sperando nel vostro aiuto.
Grazie mille per la vostra disponibilità e complimenti per il vostro lavoro.
sono una ragazza di 25 anni che sta insieme a un ragazzo di 29 da due anni.Durante la nostra relazione abbiamo sempre avuto problemi nell'avere un rapporto completo con penetrazione. Le prime volte in cui è capitato che non portassimo a termine il rapporto per mancanza di erezione sufficiente non abbiamo affrontato mai l'argomento,questo per i primi 7 mesi. Successivamente io ho tirato fuori la questione ma è stato anche peggio.Tutte le volte in cui è andata male hanno causato sempre più disagio ad entrambi ed hanno reso la situazione sempre più difficile e complicata,arrivando ad essere completamente inibiti e bloccati nell'approccio verso l'altro sotto l'aspetto sessuale. Io ho sempre insistito sulla necessità di richiedere una consulenza da un urologo o psicologo ma lui non ne ha mai voluto sapere. Ora mi sono resa conto che il mio atteggiamento nei suoi confronti è stato deleterio ed ha solo reso le cose più difficili per lui. Dal mio canto però è sopraggiunta una forte sfiducia nella possibilità di poter mai avere una vita sessuale normale con lui. Lui dice che il problema è di tipo psicologico (anche perchè durante la masturbazione non si presenta nessun disturbo): soprattutto è preso dall'ansia, e da molti pensieri che lo fanno estraniare dal contesto che vive sul momento. Lui mi assicura che non deriva assolutamente da mancanza di attrazione nei miei confronti ma per me non è facile far finta di niente quando lui sembra non rispondere ai miei stimoli. A questo punto le chiedo un consiglio su come comportarmi e consigliare a lui di comportarsi per rendere l'atmosfera più tranquilla e serena possibile e la mente sgombra da cattivi pensieri. Ci sono delle pratiche o degli accorgimenti da poter utilizzare in questo senso? Come posso trasmettergli fiducia? Nell'ultimo periodo ci sono stati alti e bassi ma non sono mai riuscita a capire da cosa deriva una sua maggiore o minore tranquillità, nè lui ha saputo spiegarmelo. Siccome lui ha sempre voluto e ancora vuole risolvere la cosa tra di noi senza consulenze esterne mi rivolgo a voi sperando nel vostro aiuto.
Grazie mille per la vostra disponibilità e complimenti per il vostro lavoro.
[#1]
Gentile ragazza, la sua è una perfetta descrizione di un caso tipico riguardante questo disturbo. Quindi non c'è molto da aggiungere, se non confermarle che le visite appropriate sono quella dall'urologo/andrologo per un controllo generale, comunque indicato a scopo preventivo da una certa età in poi, e subito dopo dallo psicologo/psicoterapeuta, dato che è probabile che il problema del suo ragazzo rientri in quest'area.
Se non siete riusciti da soli a risolverlo, e se questo si è addirittura aggravato al suo semplice far presente che lo avevate, il suo ragazzo deve convincersi che per la sua ansia ha bisogno dell'aiuto di uno specialista. Non solo, ma ogni tentativo da ora in poi rischia di aggravare la situazione, perché ogni sforzo di non essere ansioso produce ancora più ansia.
Ad ogni modo la buona notizia è che il deficit erettile dovuto ad ansia può essere risolto bene, servendosi del professionista adatto.
Cordiali saluti
Se non siete riusciti da soli a risolverlo, e se questo si è addirittura aggravato al suo semplice far presente che lo avevate, il suo ragazzo deve convincersi che per la sua ansia ha bisogno dell'aiuto di uno specialista. Non solo, ma ogni tentativo da ora in poi rischia di aggravare la situazione, perché ogni sforzo di non essere ansioso produce ancora più ansia.
Ad ogni modo la buona notizia è che il deficit erettile dovuto ad ansia può essere risolto bene, servendosi del professionista adatto.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
gentile ragazza,
concordo con il mio collega e aggiungo anche che dalla sua lettera mi sembra trapeli una sempre maggiore difficoltà a convivere con questa problematica da parte sua: questo mi sembra più che normale dal momento che l'aspetto sessuale in una coppia è fondamentale. Ed è qualcosa che fa bene ad entrambi alla serenità della coppia stessa.
Posso dirle di cercare di parlare chiaramente con il suo ragazzo e di cercare di affrontare il probelma insieme: magari lo può accompagnare lei dal medico e stargli accanto in tutti gli esami.
Questo mi sembra l'unico modo, in quanto fuggire dai problemi non fa altro che ingigantirli e vederli come insormontabili quando non lo sono.
tanti auguri,
concordo con il mio collega e aggiungo anche che dalla sua lettera mi sembra trapeli una sempre maggiore difficoltà a convivere con questa problematica da parte sua: questo mi sembra più che normale dal momento che l'aspetto sessuale in una coppia è fondamentale. Ed è qualcosa che fa bene ad entrambi alla serenità della coppia stessa.
Posso dirle di cercare di parlare chiaramente con il suo ragazzo e di cercare di affrontare il probelma insieme: magari lo può accompagnare lei dal medico e stargli accanto in tutti gli esami.
Questo mi sembra l'unico modo, in quanto fuggire dai problemi non fa altro che ingigantirli e vederli come insormontabili quando non lo sono.
tanti auguri,
Dr.ssa Valeria Cristiano
[#3]
Gentile Utente,
mi trovo d'accordo con la Collega Cristiano: l'unica soluzione è parlarne apertamente con lui. COsa significa che lui non vuole andare dall'andrologo e dallo psicologo?
E Lei è contenta di tutto ciò? Sa che se continuate così rischiate di lasciarvi? Per quanto tempo infatti crede (Lei) di poter fare a meno di una sessualità appagante?
Immagino che lo sappia, e per questo credo a questo punto che valga la pena fare qualsiasi cosa pur di tentare di ricostruire un rapporto al quale Lei tiene molto: altrimenti sarebbe già scappata a gambe levate, non trova?
Metta delle condizioni chiare: adesso è arrivato il momento di chiedere una consulenza specialistica, alla quale vi presenterete entrambi, senza discutere.
mi trovo d'accordo con la Collega Cristiano: l'unica soluzione è parlarne apertamente con lui. COsa significa che lui non vuole andare dall'andrologo e dallo psicologo?
E Lei è contenta di tutto ciò? Sa che se continuate così rischiate di lasciarvi? Per quanto tempo infatti crede (Lei) di poter fare a meno di una sessualità appagante?
Immagino che lo sappia, e per questo credo a questo punto che valga la pena fare qualsiasi cosa pur di tentare di ricostruire un rapporto al quale Lei tiene molto: altrimenti sarebbe già scappata a gambe levate, non trova?
Metta delle condizioni chiare: adesso è arrivato il momento di chiedere una consulenza specialistica, alla quale vi presenterete entrambi, senza discutere.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#4]
Ex utente
Gentili Dottori,
grazie mille per le tempestive risposte e per i vostri consigli. E' stato molto importante per me ricevere il vostro parere dopo mesi di congetture personali. Al momento stiamo cercando uno psicologo all'interno di un Consultorio o di un Ospedale a Roma, poichè non possiamo permetterci una consulenza a pagamento, ma non è semplicissimo. Conoscete per caso qualcuno che lavora in queste strutture?
Grazie ancora.
I migliori saluti.
grazie mille per le tempestive risposte e per i vostri consigli. E' stato molto importante per me ricevere il vostro parere dopo mesi di congetture personali. Al momento stiamo cercando uno psicologo all'interno di un Consultorio o di un Ospedale a Roma, poichè non possiamo permetterci una consulenza a pagamento, ma non è semplicissimo. Conoscete per caso qualcuno che lavora in queste strutture?
Grazie ancora.
I migliori saluti.
[#5]
Gentile Utente,
le segnalo questo articolo dal titolo "Come spendere meno dallo Psicologo", potrebbe esserle utile nella ricerca
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/407-come-spendere-meno-dallo-psicologo.html
le segnalo questo articolo dal titolo "Come spendere meno dallo Psicologo", potrebbe esserle utile nella ricerca
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/407-come-spendere-meno-dallo-psicologo.html
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.8k visite dal 22/10/2009.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.