Paura di fare l'amore
Buongiorno a tutti.
Sono tormentato da pensieri che assillano la mia mente.
Ho paura di fare l'amore . Paura di farlo e non con chi chessia
ma con mia moglie. soffro periodicamente di disfunzione erettile.
all'inizio pensavo fosse da imputare soltanto ad una infiammazione prostatica
ma adesso mi rendo conto che mi faccio coinvolgere troppo dai pensieri che io stesso creo nella mia mente. Mi spiego meglio - è capitato spesso e volentieri di non poter soddisfare appieno sessualmente mia moglie, una volta è capitato che lei nel letto pianse, ne parlammo ed era proprio riferito alla mia disfunzione. Non riesco a pensare ad altro è come se mi fosse subentrata un'ansia più grande di me che peraltro incrina anche i rapporti coniugali inquanto non sentendomi io completo divento irrascibile, sospettoso, controllore , mi sento infelice, non ho più voglia di fare l'amore perchè ho paura di non riuscire, ho paura che questo mio comportamento mi porti via gli affetti, sono geloso, ho momenti di crisi in cui mi innervosisco da solo senza che gli altri me ne diano motivo, mi sento vuoto, piango spesso e mi deprimo è da tanto che non rido più di gusto, ho poca voglia di lavorare di creare di fare progetti. sono sposato da 18 anni e adesso ogni volta (quando capita) di fare l'amore mia moglie pensa che io faccia le prove per vedere se fisicamente tutto funziona, come mi deprime questa cosa. Mi accosto sempre con la paura.
scusatemi, sicuramente non sono stato tanto chiaro perchè la situazione è molto più complessa, MA AVEVO BISOGNO DI PARLARE, anche perchè non parlo con nessuno, ed in questo periodo neanche con mia moglia, la quale tra l'altro non sa nemmeno se mi ama o meno oppure è solo arrabiata per i miei comportamenti opprimenti.
Sono tormentato da pensieri che assillano la mia mente.
Ho paura di fare l'amore . Paura di farlo e non con chi chessia
ma con mia moglie. soffro periodicamente di disfunzione erettile.
all'inizio pensavo fosse da imputare soltanto ad una infiammazione prostatica
ma adesso mi rendo conto che mi faccio coinvolgere troppo dai pensieri che io stesso creo nella mia mente. Mi spiego meglio - è capitato spesso e volentieri di non poter soddisfare appieno sessualmente mia moglie, una volta è capitato che lei nel letto pianse, ne parlammo ed era proprio riferito alla mia disfunzione. Non riesco a pensare ad altro è come se mi fosse subentrata un'ansia più grande di me che peraltro incrina anche i rapporti coniugali inquanto non sentendomi io completo divento irrascibile, sospettoso, controllore , mi sento infelice, non ho più voglia di fare l'amore perchè ho paura di non riuscire, ho paura che questo mio comportamento mi porti via gli affetti, sono geloso, ho momenti di crisi in cui mi innervosisco da solo senza che gli altri me ne diano motivo, mi sento vuoto, piango spesso e mi deprimo è da tanto che non rido più di gusto, ho poca voglia di lavorare di creare di fare progetti. sono sposato da 18 anni e adesso ogni volta (quando capita) di fare l'amore mia moglie pensa che io faccia le prove per vedere se fisicamente tutto funziona, come mi deprime questa cosa. Mi accosto sempre con la paura.
scusatemi, sicuramente non sono stato tanto chiaro perchè la situazione è molto più complessa, MA AVEVO BISOGNO DI PARLARE, anche perchè non parlo con nessuno, ed in questo periodo neanche con mia moglia, la quale tra l'altro non sa nemmeno se mi ama o meno oppure è solo arrabiata per i miei comportamenti opprimenti.
[#1]
Gentile Utente,
capisco la sua depressione, ha pensato di parlarne concretamente con qualcuno?
In questi casi, infatti, sarebbe consigliabile una doppia valutazione, andrologica e psicologica. E' chiaro che Lei non ha più molta voglia di avere rapporti sessuali, soprattutto se questi le arrecano molte frustrazioni, e tutto ciò crea un circolo vizioso negativo.
Sua moglie probabilmente è arrabbiata perchè sospetta magari che Lei abbia un'altra donna, oppure che Lei non provi più attrazione per la sua compagna.
Prenoti una visita andrologica: se da questa non risultasse nulla, allora segua la pista psicologica.
L'ideale sarebbe coinvolgere anche Sua moglie in questo processo terapeutico. Ne parli con lei, mi raccomando.
capisco la sua depressione, ha pensato di parlarne concretamente con qualcuno?
In questi casi, infatti, sarebbe consigliabile una doppia valutazione, andrologica e psicologica. E' chiaro che Lei non ha più molta voglia di avere rapporti sessuali, soprattutto se questi le arrecano molte frustrazioni, e tutto ciò crea un circolo vizioso negativo.
Sua moglie probabilmente è arrabbiata perchè sospetta magari che Lei abbia un'altra donna, oppure che Lei non provi più attrazione per la sua compagna.
Prenoti una visita andrologica: se da questa non risultasse nulla, allora segua la pista psicologica.
L'ideale sarebbe coinvolgere anche Sua moglie in questo processo terapeutico. Ne parli con lei, mi raccomando.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#2]
Gentile signore, se ha avuto (o ha ancora) l'infiammazione prostatica della quale parlava, la invito innanzitutto a tenerla sotto controllo tramite il suo urologo/andrologo di fiducia, e a non trascurarla. Questo è il primo passo da fare, se ancora non l'ha fatto, indipendentemente dal resto. Le prostatiti trascurate possono dare ulteriori problemi più avanti.
Per quanto riguarda la sua paura di fare l'amore, pare trattarsi della cosiddetta "ansia da prestazione", altrimenti detta "ansia da anticipazione". Ossia un iniziale insuccesso o evento disturbante provoca l'evitamento della stessa situazione in futuro, per paura. È un disturbo piuttosto comune e può essere trattato con ampie probabilità di successo dallo psicologo con competenza specifica.
C'è da dire anche che sua moglie, sono certo in maniera del tutto inconsapevole, contribuisce a gettare un pochino di benzina sul fuoco con il suo atteggiamento di delusione. Purtroppo anche lei sta soffrendo della situazione.
Quindi le suggerisco prima di reperire un nominativo di psicologo/psicoterapeuta esperto in disturbi sessuali, e poi di chiedergli un appuntamento. Può coinvolgere sua moglie, anche se non è strettamente necessario.
Nel frattempo può leggere qualcosa sull'evitamento:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/125-l-evitamento-nei-disturbi-d-ansia-e-nelle-fobie.html
sull'ansia da prestazione:
http://www.giuseppesantonocito.it/glossary.htm#Ansia da prestazione
e sulla psicoterapia:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/
Cordiali saluti
Per quanto riguarda la sua paura di fare l'amore, pare trattarsi della cosiddetta "ansia da prestazione", altrimenti detta "ansia da anticipazione". Ossia un iniziale insuccesso o evento disturbante provoca l'evitamento della stessa situazione in futuro, per paura. È un disturbo piuttosto comune e può essere trattato con ampie probabilità di successo dallo psicologo con competenza specifica.
C'è da dire anche che sua moglie, sono certo in maniera del tutto inconsapevole, contribuisce a gettare un pochino di benzina sul fuoco con il suo atteggiamento di delusione. Purtroppo anche lei sta soffrendo della situazione.
Quindi le suggerisco prima di reperire un nominativo di psicologo/psicoterapeuta esperto in disturbi sessuali, e poi di chiedergli un appuntamento. Può coinvolgere sua moglie, anche se non è strettamente necessario.
Nel frattempo può leggere qualcosa sull'evitamento:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/125-l-evitamento-nei-disturbi-d-ansia-e-nelle-fobie.html
sull'ansia da prestazione:
http://www.giuseppesantonocito.it/glossary.htm#Ansia da prestazione
e sulla psicoterapia:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Utente
Grazie Dottore.
La valutazione andrologica è stata fatta
ed ho appena finito una cura di antibiotici per una infiammazione prostatica.
Ho già chiesto a mia moglie di fare analisi di coppia ma secondo lei il problema è il mio ed io devo recarmi dall'esperto. E' vero che sono io che ho il problema di farmi tutte queste fisime mentali ma è pur vero che da parte sua l'amore si è un po raffreddato quindi se dovessi io aprire qualsiasi discorso le risposte sarebbero sempre negative. Ho paura di fare l'amore ? il problema è il mio. Vorrei ricevere uno sguardo, un abbraccio, una carezza così senza doverlo chiedere ? il problema è il mio. Io sto soffrendo proprio di mancanza d'affetto, di attenzioni di tenerezza. Boh... forse sono strano io ma tutte queste cose tenerezza amore mi fanno sentire bene, sicuro voglioso di fare tanto e tutto, mi fanno sentire soddisfatto, realizzato. Io ammetto di aver complicato la vita a mia moglie con questa mia mania di dover sapere quasi tutto di Lei. Ma è pur vero che mi son reso conto che questo mio comportamento ha una radice e cioè il fatto di non essere stato un uomo completo in alcuni momenti. questa radice ha scatenato nella mia mente reazioni a catena di gelosia sospetto e quant'altro pur avendo una moglie fedele e pulita.
IL PROBLEMA SONO IO gent.mo Dottore. Ma a me basterebbe solo ricevere affetto - sa Dottore io ne do tanto forse troppo da sembrare opprimente - come si fa a dare meno amore se ce l'hai dentro. invece non è così adesso a mia moglie gli da fastidio.
MI SCUSI ANCORA DOTTORE
Mi sento così solo.
vorrei correre a casa abbracciarla baciarla stringerla
ma, è gelo assoluto.
La valutazione andrologica è stata fatta
ed ho appena finito una cura di antibiotici per una infiammazione prostatica.
Ho già chiesto a mia moglie di fare analisi di coppia ma secondo lei il problema è il mio ed io devo recarmi dall'esperto. E' vero che sono io che ho il problema di farmi tutte queste fisime mentali ma è pur vero che da parte sua l'amore si è un po raffreddato quindi se dovessi io aprire qualsiasi discorso le risposte sarebbero sempre negative. Ho paura di fare l'amore ? il problema è il mio. Vorrei ricevere uno sguardo, un abbraccio, una carezza così senza doverlo chiedere ? il problema è il mio. Io sto soffrendo proprio di mancanza d'affetto, di attenzioni di tenerezza. Boh... forse sono strano io ma tutte queste cose tenerezza amore mi fanno sentire bene, sicuro voglioso di fare tanto e tutto, mi fanno sentire soddisfatto, realizzato. Io ammetto di aver complicato la vita a mia moglie con questa mia mania di dover sapere quasi tutto di Lei. Ma è pur vero che mi son reso conto che questo mio comportamento ha una radice e cioè il fatto di non essere stato un uomo completo in alcuni momenti. questa radice ha scatenato nella mia mente reazioni a catena di gelosia sospetto e quant'altro pur avendo una moglie fedele e pulita.
IL PROBLEMA SONO IO gent.mo Dottore. Ma a me basterebbe solo ricevere affetto - sa Dottore io ne do tanto forse troppo da sembrare opprimente - come si fa a dare meno amore se ce l'hai dentro. invece non è così adesso a mia moglie gli da fastidio.
MI SCUSI ANCORA DOTTORE
Mi sento così solo.
vorrei correre a casa abbracciarla baciarla stringerla
ma, è gelo assoluto.
[#4]
Rileggendo i suoi consulti passati vedo che è ormai da almeno un anno che si trascina questi problemi. Se sua moglie si rifiuta non solo di recarsi insieme a lei da un terapeuta, ma addirittura di coccolarla e/o di lasciarsi coccolare, allora c'è evidentemente un problema d'intesa.
Poi, nei casi in cui si è certi di essere la causa di qualche problema, come afferma lei addirittura con le maiuscole: "IL PROBLEMA SONO IO", non si tratta di ansia ma di altro.
Quindi come vede ci sono diverse cose che non vanno: la comunicazione di coppia, la sessualità, l'ansia anticipatoria con relativo deficit erettile e la sua autocolpevolizzazione. Questa non è una diagnosi, ma solo un modo per dirle che c'è materiale a sufficienza da giustificare appieno il ricorso allo psicologo.
Se sua moglie non vuole andarci, ci vada almeno lei.
Cordiali saluti
Poi, nei casi in cui si è certi di essere la causa di qualche problema, come afferma lei addirittura con le maiuscole: "IL PROBLEMA SONO IO", non si tratta di ansia ma di altro.
Quindi come vede ci sono diverse cose che non vanno: la comunicazione di coppia, la sessualità, l'ansia anticipatoria con relativo deficit erettile e la sua autocolpevolizzazione. Questa non è una diagnosi, ma solo un modo per dirle che c'è materiale a sufficienza da giustificare appieno il ricorso allo psicologo.
Se sua moglie non vuole andarci, ci vada almeno lei.
Cordiali saluti
[#6]
Gentile utente, da quello che scrive, in accordo con i colleghi che mi hanno preceduto, si evidenzia un problema innanzitutto nella relazione di coppia, l'ansia da prestazione è solo una conseguenza di una comunicazione distorta. Dopo un primo aventuale incontro con uno specialista può accordarsi con lui per far entrare sua moglie in terapia, non come portatitrice di un problema (visto che lo attribuisce a lei)ma come aiuto valido per ottenere migliori risultati se si lavora in coppia. E questo le servirà anche a capire quanto sua moglie è disposta ad aiutarla.
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#7]
Gentile Utente,
i suoi post confermano l'ipotesi depressiva. A questo punto potrebbe essere interessante valutare anche un eventuale supporto farmacologico, per riportare il suo umore a livelli accettabili.
Per il resto ribadisco quanto scritto anche dal Collega De Vincentiis sull'iniziare un percorso psicologico individuale, poi si vedrà cosa fare con la moglie.
però adesso spenga il pc!
i suoi post confermano l'ipotesi depressiva. A questo punto potrebbe essere interessante valutare anche un eventuale supporto farmacologico, per riportare il suo umore a livelli accettabili.
Per il resto ribadisco quanto scritto anche dal Collega De Vincentiis sull'iniziare un percorso psicologico individuale, poi si vedrà cosa fare con la moglie.
però adesso spenga il pc!
[#8]
Utente
Grazie a tutti.
Dottor Bulla, perchè supporto farmacologico ?
se non ho letto male da qualche parte esiste anche
in natura qualcosa che potrebbe aiutare a ritrovare il giusto tono dell'umore. anche se secondo me se non sdradichi alla radice il problema tramite un medico, questo ritornerà sempre nella mente ad assillare.
Grazie.
Dottor Bulla, perchè supporto farmacologico ?
se non ho letto male da qualche parte esiste anche
in natura qualcosa che potrebbe aiutare a ritrovare il giusto tono dell'umore. anche se secondo me se non sdradichi alla radice il problema tramite un medico, questo ritornerà sempre nella mente ad assillare.
Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 10.1k visite dal 19/10/2009.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?