Tic volontario

Salve!
Il mio problema consiste riguarda un tic alquanto fastidioso.
Il problema si è presentato per la prima volta circa 1 anno fa, appena cominciata l'università.
Il tic è alquanto anomalo perchè non so se definirlo volontario o involontario.
Molte volte, quando sono concentrato nel fare qualcosa (leggere un articolo interessante, pensare intensamente a qualcosa) il tic scompare completamente, quando penso di averlo, invece, non va mai via. Il problema si accentua ulteriormente quando sono in presenza di altre persone. Comincia a pensare al tic e non va più via. Il problema è che non è completamente involontario. Sono io che decido quando chiudere gli occhi, tuttavia non riesco a fermarlo.
Mi chiedevo se l'ipnosi potesse essere utile nel trattare questo problema.
Se l'ipnosi non è la soluzione migliore, potreste consigliarmi qualcosa per ovviare al problema?
Grazie in anticipo!
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
i tic nervosi possono avere entrambe le componenti fisica e psicologica: un momento di stress particolare può darl luogo ad un tic, e l'ansia per avere il tic ne aumenta frequenza ed intensità.

La prima cosa da fare sarebbe una valutazione neurologica. La seconda una valutazione psicoterapeutica rispetto all'eventuale presenza di ansia.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
La ringrazio! Comincerò con la valutazione neurologica!
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Ottimo, nel frattempo le allego questo articolo sull'ansia

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html

Provi a vedere se si ritrova oppure no.

Nel caso venisse confermata la presenza di un disturbo d'ansia le consiglio di richiedere una consulenza presso un terapeuta cognitivo-comportamentale, approccio che ha dimostrato di ottenere i migliori risultati nel trattamento di questi disturbi, come lei stesso può controllare qui

http://www.nimh.nih.gov/health/publications/anxiety-disorders/treatment-of-anxiety-disorders.shtml
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazzo, mi scusi, non sono sicuro d'aver capito bene, potrebbe descrivere qual è il tic del quale soffrirebbe?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Mi scusi per il ritardo, non avevo visto la sua replica.
Il tic è abbastanza strano!
Secondo la mia opinione è un tic volontario che colpisce i miei occhi.
Mi spiego meglio: quando comincio a preoccuparmi di avere questo tic, magicamente appare, ma non è involontario, sono io a fare strani movimenti con gli occhi, in modo del tutto conscio. Se decido di smettere, posso tranquillamente farlo, tuttavia, devo sempre tenere la mia attenzione focalizzata sugli occhi. Basta semplicemente ricordare di averlo e comincio a farlo.
Se mi concentro su qualcosa, il tic va via, fin quando non mi viene di nuovo in mente di averlo.
Non è un qualcosa di involontario, come ho detto, è il semplice ricordarmi di averlo che mi fa scattare.
E' diventato abbastanza stressante sopportare questa condizione, davvero molto stressante.
Il tic si è presentato sotto varie forme: sgranare gli occhi, strizzare gli occhi, strizzare un solo occhio (tipo occhiolino), chiudere velocemente entrambi gli occhi, ecc...
Il tutto deciso dalla mia parte conscia. Ero io a decidere quando muovere gli occhi.
P.S.= Mentre le scrivo, dimentico di avere il tic, di conseguenza non c'è, anche se sto parlando proprio di questo. Poi mi ritorna in mente, e....
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Molti tic hanno le caratteristiche di semi-volontarietà che descrive. Se nulla è risultato dagli esami neurologici, dovrebbe rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta che abbia competenza in questo tipo di disturbi, e chiedere un consulto. Ricordi che la competenza del terapeuta specifica nel particolare disturbo è più importante del tipo di terapia.

Cordiali saluti
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Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
La ringrazio!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Prego,

Cordiali saluti