Conflitti familiari

Ho 39 anni, laureata, provengo da una famiglia benestante, ho un fratello e una sorella, più o meno coetanei.

Da 10 anni circa vivo lontano dalla mia famiglia di origine, ma vado spesso a trovarla.
Sono con un compagno da 10 anni che amo ed è una brava persona, non abbiamo figli.

5 anni fa mio padre è morto a causa di un cancro al polmone per via di abuso di sigarette e anche alcool.
Era un uomo brillante, intelligentissimo, ci amava molto e anche noi lui, ma ci trattava spesso male, sminuendoci, offendendoci, sia noi figli che nostra madre, creando in casa un clima di continua tensione dove di fatto mia madre era succube.
Soprattutto quando beveva.
Gli ultimi anni li ha passati a fumare in cucina una sigaretta dopo l'altra.

Alla sua morte è seguita solo dopo due mesi, una grave malattia neurologica di mia madre, che è stata ricoverata per mesi in stato catatonico.

Inutile descrivere lo stato in cui noi tre figli versavamo in quel periodo.
È stato l'inferno ed ognuno di noi ha reagito diversamente.
Io e mia sorella eravamo visibilmente distrutte, ma questo non ci ha impedito di combattere per la salvezza di nostra madre, essendo presenti ogni minuto in ospedale, facendo pressione sui medici per non smettere di cercare delle cure, ecc...
Mio fratello invece, al contrario, ha trasformato quel dolore in rabbia, sia per mio padre che mia madre, creando in quel periodo già difficile, delle ulteriori tensioni tra noi, manifestando con urla e insulti contro di noi tutta la sua rabbia e di fatto, non rendendosi utile per affrontare come una squadra il problema di nostra madre.
Fortunatamente nostra madre è guarita, non senza qualche strascico che ha messo un po' di tempo a recuperare, ma non è più la stessa.
Ha bisogno spesso di noi non solo come supporto emotivo, ma anche pratico, per svolgere quelle attività di cui prima si occupava nostro padre.

In questo clima drammatico, senza più un padre e con una madre malata, nostro fratello ha cominciato a sfogare sempre più spesso la rabbia su tutti noi e la sua compagna, litigando in maniera furibonda per motivi futili, una violenza verbale inaudita, anche contro mia madre che poverina non riesce neanche più a difendersi, visto il calo psicofisico.

Questo atteggiamento ha di fatto creato delle fratture: io mia sorella e mia madre contro lui.

Qualsiasi cosa accada, un piccolo o grande problema, lui reagisce con violenza.

Adesso ha avuto un figlio, con nostro stupore (poiché con la ragazza ha avuto spesso atteggiamenti aggressivi), ma nonostante questo, continua, al minimo fraintendimento o per piccole divergenze di vedute nella gestione di questioni burocratiche, a scagliarsi contro di noi. Ultimamente ci ha anche punite non mandandoci più info e foto del figlio, unica nostra gioia.
Io, mia madre e mia sorella siamo distrutte. Soffro di ansia e terrore costante, inoltre questa tensione crea anche continue discussioni con il mio compagno.
Cosa posso fare?
Grazie
Dr. Salvatore Valenti Dentista, Psicologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Gnatologo, Odontostomatologo, Medico osteopata 109 4
Buonasera, ho letto con attenzione il suo messaggio
La situazione che sta vivendo è estremamente complessa e dolorosa. La perdita di suo padre, seguita dalla malattia grave di sua madre, ha creato un ambiente familiare molto difficile. La rabbia e l’aggressività di suo fratello hanno ulteriormente fratturato i legami familiari, contribuendo a un crescente senso di ansia e frustrazione. È comprensibile che lei stia soffrendo emotivamente, ma è essenziale che si prenda cura di sé stessa, stabilendo confini chiari nei confronti di suo fratello per proteggere il suo benessere. Inoltre, parlare apertamente con il suo compagno riguardo alla situazione potrebbe aiutarla a gestire meglio le tensioni anche nella vostra relazione. Un supporto psicologico potrebbe essere utile per affrontare queste difficoltà familiari, permettendole di ritrovare un maggiore equilibrio emotivo in un periodo così complesso.

Dott. Salvatore Valenti
Medico Odontoiatra, Psicologo - Agopuntura e Ipnosi
Prof. a c. Università di Roma

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