La psicoterapia funziona veramente?
Buongiorno, sono un uomo di 41 anni, vivo in Francia con la mia compagnia, di 11 anni piu giovane di me.
Vivo al mare, abbiamo tanti amici e facciamo tante vacanze grazie al fatto che ho una rendita passiva, quindi non ho un lavoro da dipendente.
Sulla carta dovrei essere piu che felice avere ma il mio essere "triste" (che pensavo fosse un tratto caratteriale Da almeno 2 anni è peggiorato e vivo uno stato di grave abbassamento dell'umore che mi porta ad avere giorni di profonda tristezza e non riuscire piu a trovare piacere in niente.
Da 2 anni non faccio piu nessun tipo di sport, non ho alcuna motivazione, ho senore sonno durante il giorno e vorrei solo dormire.
Sento di non aver nulla da dire alle persone che frequentiamo, sento di non essere in alcun modo interessante e mi faccio seri dubbi sulla natura della mia relazione.
5 anni fa ho scoperto che lei mi tradiva e che mi aveva tradito ulteriormente in passato, l'ho perdonata perché sennò sarei rimasto solo, cosa di cuoi ho una paura enorme.
Da 1 anno prendo stabilmente deniban (amisulpride) 100mg.
Non faccio uso di droghe, non ho nessuna dipendenza, bevo molto poco.
5 anni fa ho fatto 6 mesi emdr che ho trovato interessante ma forse non adatta al mio caso.
Vorrei iniziare un percorso di psicoterapia ma ho paura sia faticoso ed inutile e vorrei essere orientato in questo senso.
Cosa fa piu per me?
La terapia cognitivo comportamentale o la terapia psicodinamica?
Non vorrei ritrovarmi a pagare sedute per anni senza risolvere il mio problema.
In che modo pratico la terpaia potrebbe aiutarmi?
Qual'è la percentuale di guarigione (se si puo parlare di %) con la sola psicoterapia?
Grazia e chi vorrà rispondermi
Vivo al mare, abbiamo tanti amici e facciamo tante vacanze grazie al fatto che ho una rendita passiva, quindi non ho un lavoro da dipendente.
Sulla carta dovrei essere piu che felice avere ma il mio essere "triste" (che pensavo fosse un tratto caratteriale Da almeno 2 anni è peggiorato e vivo uno stato di grave abbassamento dell'umore che mi porta ad avere giorni di profonda tristezza e non riuscire piu a trovare piacere in niente.
Da 2 anni non faccio piu nessun tipo di sport, non ho alcuna motivazione, ho senore sonno durante il giorno e vorrei solo dormire.
Sento di non aver nulla da dire alle persone che frequentiamo, sento di non essere in alcun modo interessante e mi faccio seri dubbi sulla natura della mia relazione.
5 anni fa ho scoperto che lei mi tradiva e che mi aveva tradito ulteriormente in passato, l'ho perdonata perché sennò sarei rimasto solo, cosa di cuoi ho una paura enorme.
Da 1 anno prendo stabilmente deniban (amisulpride) 100mg.
Non faccio uso di droghe, non ho nessuna dipendenza, bevo molto poco.
5 anni fa ho fatto 6 mesi emdr che ho trovato interessante ma forse non adatta al mio caso.
Vorrei iniziare un percorso di psicoterapia ma ho paura sia faticoso ed inutile e vorrei essere orientato in questo senso.
Cosa fa piu per me?
La terapia cognitivo comportamentale o la terapia psicodinamica?
Non vorrei ritrovarmi a pagare sedute per anni senza risolvere il mio problema.
In che modo pratico la terpaia potrebbe aiutarmi?
Qual'è la percentuale di guarigione (se si puo parlare di %) con la sola psicoterapia?
Grazia e chi vorrà rispondermi
Gentile utente,
da quello che ci scrive si può ipotizzare uno stato depressivo, però per capire di che genere occorre almeno una serie di colloqui clinici.
Non sono medico, quindi non parlerò del farmaco che assume, ma legga con attenzione gli effetti collaterali del Deniban.
Il fatto che lei non lavori può essere un fattore depressivo in sé: il lavoro è la nostra impronta personale sul mondo, il nostro "esserci", soprattutto se non siamo costretti dal bisogno a fare lavori pesanti, sgradevoli e che non ci piacciono. Lei non parla nemmeno di un'attività intellettuale, politica o di volontariato, e ha rinunciato anche allo sport.
In questa situazione la sua sensazione di inutilità, vacuità, indifferenza è fondata.
Ha una relazione a quel che ci dice praticamente finita, dal lato amore e fiducia, ben cinque anni fa. Oggi afferma di tenerla in vita "perché sennò sarei rimasto solo, cosa di cui ho una paura enorme".
Da dove viene questa paura? Ha qualche malattia diagnosticata?
In pratica lei vive senza un progetto, anche nel campo familiare: o forse ho capito male e avete figli?
Dall'insieme sembra che lei veleggi alla deriva su una specie di palude che rende il suo umore grigio.
Per qualunque psicoterapia, si tratta di avere il coraggio per prima cosa di fare almeno qualche colloquio con un* psicolog*; in questo già l'email che ci ha scritto è un buon inizio. Poi però si tratta di volere e di accettare il cambiamento. Un passo alla volta.
Io le auguro di riuscirci. Ci tenga al corrente.
da quello che ci scrive si può ipotizzare uno stato depressivo, però per capire di che genere occorre almeno una serie di colloqui clinici.
Non sono medico, quindi non parlerò del farmaco che assume, ma legga con attenzione gli effetti collaterali del Deniban.
Il fatto che lei non lavori può essere un fattore depressivo in sé: il lavoro è la nostra impronta personale sul mondo, il nostro "esserci", soprattutto se non siamo costretti dal bisogno a fare lavori pesanti, sgradevoli e che non ci piacciono. Lei non parla nemmeno di un'attività intellettuale, politica o di volontariato, e ha rinunciato anche allo sport.
In questa situazione la sua sensazione di inutilità, vacuità, indifferenza è fondata.
Ha una relazione a quel che ci dice praticamente finita, dal lato amore e fiducia, ben cinque anni fa. Oggi afferma di tenerla in vita "perché sennò sarei rimasto solo, cosa di cui ho una paura enorme".
Da dove viene questa paura? Ha qualche malattia diagnosticata?
In pratica lei vive senza un progetto, anche nel campo familiare: o forse ho capito male e avete figli?
Dall'insieme sembra che lei veleggi alla deriva su una specie di palude che rende il suo umore grigio.
Per qualunque psicoterapia, si tratta di avere il coraggio per prima cosa di fare almeno qualche colloquio con un* psicolog*; in questo già l'email che ci ha scritto è un buon inizio. Poi però si tratta di volere e di accettare il cambiamento. Un passo alla volta.
Io le auguro di riuscirci. Ci tenga al corrente.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 208 visite dal 23/04/2025.
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