Come lascio andare la persona che amo?
Salve, sono stata con un narcisista per quasi 2 anni, capito la sua problematica purtroppo solo alla fine della storia.
Ho sofferto tantissimo a dir poco.
Sto recuperando le energie pian piano... Ma mi sono accorta che la mia grande difficoltà non è più lasciarlo andare perché sono ancora attaccata a lui e prima facevo fatica a capire tutto e non accettavo la fine e ciò che stava accadendo (tutto questo prima), ma adesso che ho elaborato il tutto e fatto no contact 1 mese senza più difficoltà, e finalmente ho trovato il mio equilibrio interiore, ma mi sono accorta che ora la mia grande difficoltà invece è perché lo amo profondamente proprio nel senso che gli voglio bene a prescindere dalla relazione in sé che abbiamo avuto, ma lo amo ancora di più proprio perché è "malato",.
soffre di questo disturbo e ho paura che nessuno possa amarlo quanto me, e saper stargli accanto quanto me.
(In passato è stato anche in carcere e ha tentato il suic...*) Ho paura che lui non sarà mai felice con nessuno a lungo termine perché appunto essendo così tanto narcisista tutti lo scartano e si stancheranno di lui, arriveranno all'esasperazione come ci sono arrivata io, e lo abbandoneranno per salvarsi la vita.
Amici, donne, ecc...perché lui insulta tutti molto pesantemente, litiga sempre, e usa queste persone in base a quando gli fa comodo.
Ma mi chiedo io, a lui poi chi ci penserà?
Al suo bene?
Si potrebbe pensare "se lo merita di restare solo" visto quante cattiverie fa alle persone.
Ma sarebbe la strada più facile abbandonarlo, mentre io vorrei restargli accanto anche quando non avrà più nessuno intorno.
Quando vedo quel suo sguardo vuoto e infelice mi si spezza il cuore non avete idea perché si vede tutta la sua sofferenza che nasconde con le sue maschere.
E vorrei solo stargli vicino anche se mi tratta male continuamente,.
come uno straccio da piedi.
So che può sembrare assurdo e dovrei lasciarlo andare per sempre, ma lui è nel mio cuore e so che non è cattivo in fondo, ma solo molto triste o malato.
Spero di essermi spiegata nel migliore modo possibile...mi chiedo cosa posso fare perché davvero questa storia mi sta logorando.
Che fine farà lui?
Non posso immaginare l'idea che rimanga solo o infelice perché soffrirei tantissimo.
Piuttosto me ne andrei se davvero lo vedessi felice con una donna allora li andrei felice fuori dalla sua vita perché so che c'è qualcuna che si "prenderà cura" di lui, nonostante tutto.
Pensavo di provare a restargli amica per rimanere in contatto e sapere che sta bene e intanto continuare la mia vita.
Potrebbe andar bene?
Grazie in anticipo, scusate la lunghezza del messaggio ma non è facile spiegare questa storia.
Ho sofferto tantissimo a dir poco.
Sto recuperando le energie pian piano... Ma mi sono accorta che la mia grande difficoltà non è più lasciarlo andare perché sono ancora attaccata a lui e prima facevo fatica a capire tutto e non accettavo la fine e ciò che stava accadendo (tutto questo prima), ma adesso che ho elaborato il tutto e fatto no contact 1 mese senza più difficoltà, e finalmente ho trovato il mio equilibrio interiore, ma mi sono accorta che ora la mia grande difficoltà invece è perché lo amo profondamente proprio nel senso che gli voglio bene a prescindere dalla relazione in sé che abbiamo avuto, ma lo amo ancora di più proprio perché è "malato",.
soffre di questo disturbo e ho paura che nessuno possa amarlo quanto me, e saper stargli accanto quanto me.
(In passato è stato anche in carcere e ha tentato il suic...*) Ho paura che lui non sarà mai felice con nessuno a lungo termine perché appunto essendo così tanto narcisista tutti lo scartano e si stancheranno di lui, arriveranno all'esasperazione come ci sono arrivata io, e lo abbandoneranno per salvarsi la vita.
Amici, donne, ecc...perché lui insulta tutti molto pesantemente, litiga sempre, e usa queste persone in base a quando gli fa comodo.
Ma mi chiedo io, a lui poi chi ci penserà?
Al suo bene?
Si potrebbe pensare "se lo merita di restare solo" visto quante cattiverie fa alle persone.
Ma sarebbe la strada più facile abbandonarlo, mentre io vorrei restargli accanto anche quando non avrà più nessuno intorno.
Quando vedo quel suo sguardo vuoto e infelice mi si spezza il cuore non avete idea perché si vede tutta la sua sofferenza che nasconde con le sue maschere.
E vorrei solo stargli vicino anche se mi tratta male continuamente,.
come uno straccio da piedi.
So che può sembrare assurdo e dovrei lasciarlo andare per sempre, ma lui è nel mio cuore e so che non è cattivo in fondo, ma solo molto triste o malato.
Spero di essermi spiegata nel migliore modo possibile...mi chiedo cosa posso fare perché davvero questa storia mi sta logorando.
Che fine farà lui?
Non posso immaginare l'idea che rimanga solo o infelice perché soffrirei tantissimo.
Piuttosto me ne andrei se davvero lo vedessi felice con una donna allora li andrei felice fuori dalla sua vita perché so che c'è qualcuna che si "prenderà cura" di lui, nonostante tutto.
Pensavo di provare a restargli amica per rimanere in contatto e sapere che sta bene e intanto continuare la mia vita.
Potrebbe andar bene?
Grazie in anticipo, scusate la lunghezza del messaggio ma non è facile spiegare questa storia.
Buongiorno.
Una persona con una storia così travagliata e patologica (il carcere e il tentativo anticonservativo non sono un buon indice di salute mentale, al di là del "narcisismo" che non so se sia stato clinicamente diagnosticato) difficilmente resterà con "qualcuna che si "prenderà cura" di lui". Più facilmente farà saltare gli equilibri.
Dunque qui il punto è perché lei non si chiede "che fine farò io?"
Parte della risposta sta qui: "nessuno possa amarlo quanto me, e saper stargli accanto quanto me": lo stargli accanto, nel bene o nel male, la fa sentire una persona eccezionale. E' questo che lega determinate personalità ad altre che presentano tratti - o disturbi - narcisistici.
La invito, quindi, a prendersi cura di sè, e delle parti di sè che l'hanno portata in relazione con una persona che "mi tratta male continuamente".
Probabilmente il deresponsabilizzare lui perché "non è cattivo in fondo, ma solo molto triste o malato" permette a lei di giustificare l'attrazione per questa persona che la tratta male. Ma ciò che la lega a lui è qualcosa di diverso dall'amore. Valuti di farsi aiutare in psicoterapia a capire meglio di cosa si tratta, per stare bene ora e in futuro.
Una persona con una storia così travagliata e patologica (il carcere e il tentativo anticonservativo non sono un buon indice di salute mentale, al di là del "narcisismo" che non so se sia stato clinicamente diagnosticato) difficilmente resterà con "qualcuna che si "prenderà cura" di lui". Più facilmente farà saltare gli equilibri.
Dunque qui il punto è perché lei non si chiede "che fine farò io?"
Parte della risposta sta qui: "nessuno possa amarlo quanto me, e saper stargli accanto quanto me": lo stargli accanto, nel bene o nel male, la fa sentire una persona eccezionale. E' questo che lega determinate personalità ad altre che presentano tratti - o disturbi - narcisistici.
La invito, quindi, a prendersi cura di sè, e delle parti di sè che l'hanno portata in relazione con una persona che "mi tratta male continuamente".
Probabilmente il deresponsabilizzare lui perché "non è cattivo in fondo, ma solo molto triste o malato" permette a lei di giustificare l'attrazione per questa persona che la tratta male. Ma ciò che la lega a lui è qualcosa di diverso dall'amore. Valuti di farsi aiutare in psicoterapia a capire meglio di cosa si tratta, per stare bene ora e in futuro.
Dr.ssa Paola Cattelan
psicoterapeuta Torino
pg.cattelan@hotmail.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 207 visite dal 17/04/2025.
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