Vale la pena sopportare tutta questa sofferenza?

Salve...ho perso la mia terapeuta per un brutto male e da quel maledetto giorno non riesco più a prendere in mano la vita.
Provo un enorme vuoto e un profondo dolore che faccio fatica a contenere...mi manca ogni giorno di più!
Quando bussai la prima volta al suo studio ero più morta che viva...Mi seguiva da quasi 5 anni e grazie al suo sostegno e supporto avevo fatto grandi miglioramenti fino ad arrivare a laurearmi (per me da sempre meta irraggiungibile).

Ora mi sembra tutto senza senso...mi sono rivolta ad un'altra terapeuta (conoscente della mia dottoressa) per farmi aiutare ad elaborare la perdita ma con scarsi risultati...non percepisco un reale interesse verso di me e di conseguenza sento una grande solitudine interiore che mi spinge il più delle volte a desiderare di raggiungere la mia cara dottoressa a cui mi sentivo tanto legata!
Come posso uscire da questo vortice di sofferenza acuta?

Ho ripreso ad avere attacchi di ansia e vivo momenti di grande fragilità durante la giornata.
La notte non dormo e di giorno provo a fare mille cose per non ricordarmi che lei non c'è più ma il pensiero corre sempre dove il cuore fa tanto male...e la ritrovo lì in quella grande ferita che il tempo non potrà mai cancellare!! !
Mi manca il suono della sua voce, mi manca parlare con lei, mi manca il nostro spazio, mi manca la stanza di terapia con lei!
Dr. Giuseppe Prinzivalli Psicologo 21
Buonasera,
la perdita che sta elaborando, non è solo la perdita di una professionista, ma di una figura che ha avuto un ruolo fondamentale nel suo percorso di crescita e umano. È naturale che lei provi un vuoto, perché il legame terapeutico è qualcosa di unico e profondo.
Come ogni lutto, ha i suoi tempi e le sue fasi e non c’è un modo giusto o sbagliato di viverlo, ma è importante rispettarsi e continuare a ricordare e onorare il ricordo della sua terapeuta... forse parlando di lei o portando avanti ciò che ha imparato da lei o aiutando altre persone che attraversano momenti difficili.

Non bisogna evitare il dolore perchè il tentativo di evitarlo lo rende più presente. Accettare che oggi fa male, che la ferita è aperta, è un primo passo per permettere al dolore di trasformarsi.

Riconsiderare un nuovo percorso terapeutico, anche con una nuova persona, può essere importante. Se sente che la nuova terapeuta non sta rispondendo alle sue necessità, potrebbe parlarle apertamente di queste difficoltà o cercare qualcuno con cui sente maggiore affinità.

Anche se sembra che il vuoto sia insostenibile ora, il legame con la sua terapeuta esiste ancora dentro di se, in tutto ciò che ha costruito con lei e se fosse qui, vorrebbe che lei continuasse a prendersi cura di te stessa... mi raccomando!!!

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