Voi cosa fareste?

Salve dottori, sono un giovane di 33 anni che vive ancora con i suoi e che non lavora da 4 anni.

Gli ultimi 4 anni sono stati duri, causa depressione e un disturbo ossessivo che ha risucchiato tutte le mie forze.

Sono in psicoterapia da anni e assumo anche degli psicofarmaci.

Vorrei rimettermi in carreggiata, credo che dovrei andare via di casa, perché vivo in una situazione molto stressante.
Papà malato oncologico, e mia sorella con una figlia piccola in casa.

Nel 2018, quando stavo bene, ho vissuto all ' estero, ma sono andato via perché non mi piaceva condividere casa.
Ho vissuto due anni fuori.
Inoltre ho lasciato perché la sera soffro di insonnia e si presentano in me dei problemi gastrointestinali, come se dovessi andare sempre al bagno.
E se non riesco a defecare non dormo.
Quindi ero sempre in bagno, e questo causava grandi problemi perché in casa eravamo in 4 con un solo bagno.
Situazione stressante.
quando sono tornato ho iniziato a frequentare una psicologa per guarire dagli effetti che gli abusi da parte di mio zio mi hanno provocato.
Depressione, ansia, dissociazione, disturbo ossessivo.

Successivamente la mia psicologa mi ha fatto fare analisi e colonscopia, ma tutto risulta nella norma.
Si tratta di somatizzazione, e la notte non posso permettermi di dormire per non perdere il controllo.

Con l assunzione degli psicofarmaci va un po' meglio devo dire, riesco a dormire.

Non ho una vita sociale e non lavoro da 4 anni perché ho l ansia in maniera costante.
Mi sto auto sabotando.

Ho pensato di ritornare a vivere all estero, ma mi rimetterei in una situazione stressante, affittare un loft costa sui 1000 e una stanza con bagno privato sulle 600, e lo stipendio medio è di 1100 quindi non mi converrebbe tanto.

Quindi sto pensando di trovare lavoro nella mia città e di cercare una camera con bagno privato per un primo periodo.

Devo rimettermi in carreggiata, anche se non trovo un senso.
Però ho 33 anni, ho ancora una vita davanti.
Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 580 12
Buongiorno,
il mio consiglio è di continuare a farsi aiutare dalla sua psicoterapeuta a trovare "un senso" e a cercare il modo per costruire, un passo dopo l'altro, la sua strada.
Le conseguenze di un abuso possono essere molto complesse.
Se con "rimettermi in carreggiata" intende migliorare la sua qualità di vita, mi sembra un buon obiettivo da perseguire con coraggio, anche quando richiede fatica.

Dr.ssa Paola Cattelan
psicoterapeuta Torino
pg.cattelan@hotmail.it

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