Solo ansia e stress oppure devo preoccuparmi??

Buonasera,

Sono un ragazzo di 24 anni.
Da qualche tempo accuso difficoltà digestive che si manifestano in una sensazione più o meno costante di gonfiore addominale (più marcata a ridosso dei pasti, anche non abbondanti) senza però bruciore di stomaco o nausea.
Sovente avverto un fastidio generalizzato alla parte alta della schiena (identificabile da me profano come dolori intercostali) che peggiora in concomitanza di determinati sforzi fisici ma non svanisce mai del tutto.
Quest’ultimo problema cambia a seconda della postura (da sdraiato e al risveglio mi sento normale, ma dopo poco che sto seduto ricompare) e avverto una sensazione generale di peso sul petto e alla bocca dello stomaco che fa sì che mi manchi l’aria.

Devo specificare che ho sofferto in passato (intorno ai 10-12 anni) di anoressia e disturbo ossessivo-compulsivo.
Il primo problema è stato ampiamente superato e da tempo, riguardo al secondo ciclicamente si manifesta anche se in modalità molto diverse rispetto ad allora ma da quello che so assolutamente tipiche per il quadro di quel disturbo (anche per questo, sto seriamente pensando di intraprendere un percorso con uno psicologo, interrotto una decina di anni fa).
In più, sono stato curato due volte per Helycobacter, sempre intorno ai primi anni dell’adolescenza.

Per completare il quadro, bevo raramente ma fumo - cosa che odio profondamente - da circa 3 anni e mezzo (quasi esclusivamente Iqos e svapo, saltuariamente sigarette).

Gli ultimi anni sono stati molto tormentati, tra problemi familiari e personali/relazionali, ed essendo un soggetto che tende a dare troppa importanza a tutto e a prenderla sul personale certamente hanno avuto ricadute pesanti.

Mi chiedo se questi sintomi siano da ricondurre ad una situazione prolungata di stress e comunque ad un periodo emotivamente importante piuttosto lungo oppure ci possa essere dell’altro a livello fisico.
Sono molto molto preoccupato.
Dr.ssa Amalia Prunotto Psicoterapeuta, Psicologo 35
....io direi che escludendo possibili affezioni mediche, il nostro secondo cervello, la parte del nostro addome e i relativi organi rispondano alle situazioni stressor così come rivela.
Quello che accade nel.nostro corpo accade anche nella nostra mente: l' approccio bionomico, psicorporeo, ad onor di metafora ( e anche di realtà oggettiva con la psicosomatica) ci dice questo .
Quindi potrebbe anche guardare a quello che nella sua vita ' non riesce a mandare giu'; a digerire ...'
Dalle sue note inoltre leggo una modalità ' ossessiva ' di lettura dei suoi vissuto corporei che forse fanno parte del suo modo di sentire la sua corporeita' che dovrebbe fare sua amica .
Potrebbe essere utile riprendere un percorso psicoterapeutico , ad indirizzo psiccorporeo, cioè che permetta al corpo di essere ascoltato attraverso la parola .La psicoterapia funzionale, bioenergetica, il training autogeno, la psicoterapia ad indirizzo psicosomatico potrebbero aiutarla non poco.
Si dia questa possibilità.
Un saluto cordiale
A.Prunotto
www.amaliaprunotto.com

Dr.ssa Amalia Prunotto
Psicologa-Psicoterapeuta
Psicoterapie Dinamiche brevi
WWW.AMALIAPRUNOTTO.COM
Padova-Parma- Bologna

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Utente
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La ringrazio per la disponibilità e la rapida risposta. Il mio quesito era appunto capire se posso escludere patologie fisiche, in modo da concentrarmi con maggiore serenità sull’altro importante percorso. In particolare, problemi allo stomaco (mi hanno detto che aver contratto l’Helycobacter è uno dei fattori di rischio per il tumore) ed all’apparato respiratorio (so che la mancanza di fiato è un sintomo generico ma può anche essere spia di malattie come enfisema etc le quali - da quello che so - richiedono decenni di fumo e non un paio di anni). Colgo l’occasione per chiederLe un consiglio su come smettere di fumare (ho provato le gomme alla nicotina con scarsi effetti).
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Dr.ssa Amalia Prunotto Psicoterapeuta, Psicologo 35
...per escludere patologie fisiche deve provvedere agli esami medici opportuni .
Comprendera' che neanche uno specialista però potra' essere esaustivo se non la visitera' direttamente !
Ora, e' importante avere chiaro il quadro medico diagnostico perché le supposizioni possono essere fra le più diverse e le più variegate ; e, temo anche che lei tenderà a interrogarsi sempre di più perché ' il dubbio ' e ' caratteristica del pensiero ossessivo ( mi ha detto che ; pero' quel giorno non avrà visto che; e ....via così).
Quindi lei proceda da un medico di cui si fida per l' inquadramento medico.
Poi...chiuda la cartella clinica e viva la vita,che e' una bella avventura.
Davvero .
Un saluto
A.Prunotto

Dr.ssa Amalia Prunotto
Psicologa-Psicoterapeuta
Psicoterapie Dinamiche brevi
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