Come uscire da una situazione disperata?
Buongiorno dottori, mi ritrovo a scrivere qui perché cerco una soluzione ai miei problemi che non sono riuscito a trovare nell'arco di mesi e anni.
Sono un ragazzo di 32 anni, ho sofferto per tantissimi anni di depressione che non è stata curata peggiorando di anno in anno la situazione.
Solamente tre anni fa i miei genitori decisero di prendere in mano la situazione e tutt'ora seguo una terapia farmacologica con zoloft lamictal e ariprazolo.
Oltre all'ausilio di uno psicoterapeuta.
Vengo alle mie problematiche odierne che mi trascino ormai da tempo.
Sono iscritto ad una facoltà triennale che ho abbandonato per molto tempo per via delle mie problematiche psicologiche, e che ho ripreso in mano un paio di anni fa.
In tutti questi anni i miei genitori hanno fatto sacrifici per mantenermi fuori a studiare, e per supportarmi nel percorso ma anche ai fini di un investimento economico hanno deciso di comprare casa nel posto in cui frequento l università.
A 32 anni, con una triennale ancora da terminare, mi sento totalmente fuori logo nella vita, ho terminato una relazione di 4 anni pochi mesi fa e sono rimasto completamente da solo a gestire il peso di una situazione che non riesco più a sostenere.
I sacrifici enormi che stanno facendo i miei genitori me li sento tutti sulla pelle, non conosco molta gente, non ho avuto più mezza relazione, mi ritrovo da solo con degli esami da sostenere anche molto difficili da superare.
Nonostante l aiuto dello psicologo dei farmaci e di una routine che mi obbligo a seguire, le cose sembrano non migliorare, anzi.
Ho perso totalmente il controllo delle cose, vorrei darmi da fare il più possibile ma non saprei da che parte cominciare.
Nonostante l età non ho esperienze lavorative che possono in qualche modo alleggerirmi il carico di responsabilità che mi sento addosso del fatto che i miei mi mantengono.
Ogni ambito della vita da quello universitario a quello sociale mi sembra insostenibile.
Vorrei una chiave di lettura che possa portarmi a riflettere su come io possa realmente uscire con le mie forze da questa situazione.
Se avete delle domande sono ben felice di rispondere, grazie e buona giornata
Sono un ragazzo di 32 anni, ho sofferto per tantissimi anni di depressione che non è stata curata peggiorando di anno in anno la situazione.
Solamente tre anni fa i miei genitori decisero di prendere in mano la situazione e tutt'ora seguo una terapia farmacologica con zoloft lamictal e ariprazolo.
Oltre all'ausilio di uno psicoterapeuta.
Vengo alle mie problematiche odierne che mi trascino ormai da tempo.
Sono iscritto ad una facoltà triennale che ho abbandonato per molto tempo per via delle mie problematiche psicologiche, e che ho ripreso in mano un paio di anni fa.
In tutti questi anni i miei genitori hanno fatto sacrifici per mantenermi fuori a studiare, e per supportarmi nel percorso ma anche ai fini di un investimento economico hanno deciso di comprare casa nel posto in cui frequento l università.
A 32 anni, con una triennale ancora da terminare, mi sento totalmente fuori logo nella vita, ho terminato una relazione di 4 anni pochi mesi fa e sono rimasto completamente da solo a gestire il peso di una situazione che non riesco più a sostenere.
I sacrifici enormi che stanno facendo i miei genitori me li sento tutti sulla pelle, non conosco molta gente, non ho avuto più mezza relazione, mi ritrovo da solo con degli esami da sostenere anche molto difficili da superare.
Nonostante l aiuto dello psicologo dei farmaci e di una routine che mi obbligo a seguire, le cose sembrano non migliorare, anzi.
Ho perso totalmente il controllo delle cose, vorrei darmi da fare il più possibile ma non saprei da che parte cominciare.
Nonostante l età non ho esperienze lavorative che possono in qualche modo alleggerirmi il carico di responsabilità che mi sento addosso del fatto che i miei mi mantengono.
Ogni ambito della vita da quello universitario a quello sociale mi sembra insostenibile.
Vorrei una chiave di lettura che possa portarmi a riflettere su come io possa realmente uscire con le mie forze da questa situazione.
Se avete delle domande sono ben felice di rispondere, grazie e buona giornata
....realmente uscire con le sue forze e' quello che gia' sta ampiamente facendo .
Intanto se lo riconosca .
Comprendo il suo scoramento, il senso di impotenza, di disagio e di rammarico verso i sacrifici dei suoi genitori; le fa onore, ma non deve per questo struggersi.
La depressione deve acquistare dignità di ' malattia : se lei avesse avuto
un ' inabilità per anni fisica si sarebbe tormentato in ugual modo ?, Non pensa che i suoi cari avrebbero in un caso o nell' altro ( questo appunto ) cercato di aiutarla ?
Ora, grande passo lo ha già compiuto : sta organizzando la sua vita; si curi e vedrà che poi potrà restituire ( a lavoro trovato!), come in piccolo prestito personale (!) parte del ricevuto .
In questo modo ( con questo obiettivo) potrà sentirsi meno il peso .
Può intanto verificare se dividere la casa con altri studenti, per avere un piccolo budget; può dare ripetizioni in qlch materia, valutare lavoretti che non la distolgano dall' impegno primario.
Puo' dare una mano in bar, accompagnare anziani a visite, etc .Viviamo in tempi così flessibili che siamo chiamati a rinventarci ad ogni età, ad acquisire competenze diverse e trasversali che nessuno si chiederà ( le) che cosa ha fatto fino ad ora
.Perché comunque fino ad ora ha vissuto, si è curato, ha studiato, etc
Ne parli con il suo psicologo e a cuore aperto con i suoi genitori : non lasci che i pensieri minino la sua serenità : ha tutto per farcela e bene .
E si ricorderà di questi momenti con tenerezza a guardare il ragazzo che e stato e che c'è l' ha fatta .
Vedra!
Un saluto cordiale
A.Prunotto
www.amaliaprunotto.com
Intanto se lo riconosca .
Comprendo il suo scoramento, il senso di impotenza, di disagio e di rammarico verso i sacrifici dei suoi genitori; le fa onore, ma non deve per questo struggersi.
La depressione deve acquistare dignità di ' malattia : se lei avesse avuto
un ' inabilità per anni fisica si sarebbe tormentato in ugual modo ?, Non pensa che i suoi cari avrebbero in un caso o nell' altro ( questo appunto ) cercato di aiutarla ?
Ora, grande passo lo ha già compiuto : sta organizzando la sua vita; si curi e vedrà che poi potrà restituire ( a lavoro trovato!), come in piccolo prestito personale (!) parte del ricevuto .
In questo modo ( con questo obiettivo) potrà sentirsi meno il peso .
Può intanto verificare se dividere la casa con altri studenti, per avere un piccolo budget; può dare ripetizioni in qlch materia, valutare lavoretti che non la distolgano dall' impegno primario.
Puo' dare una mano in bar, accompagnare anziani a visite, etc .Viviamo in tempi così flessibili che siamo chiamati a rinventarci ad ogni età, ad acquisire competenze diverse e trasversali che nessuno si chiederà ( le) che cosa ha fatto fino ad ora
.Perché comunque fino ad ora ha vissuto, si è curato, ha studiato, etc
Ne parli con il suo psicologo e a cuore aperto con i suoi genitori : non lasci che i pensieri minino la sua serenità : ha tutto per farcela e bene .
E si ricorderà di questi momenti con tenerezza a guardare il ragazzo che e stato e che c'è l' ha fatta .
Vedra!
Un saluto cordiale
A.Prunotto
www.amaliaprunotto.com
Dr.ssa Amalia Prunotto
Psicologa-Psicoterapeuta
Psicoterapie Dinamiche brevi
WWW.AMALIAPRUNOTTO.COM
Padova-Parma- Bologna
....realmente uscire con le sue forze e' quello che gia' sta ampiamente facendo .
Intanto lo riconosca .
Comprendo il suo scoramento, il senso di impotenza, di disagio e di rammarico verso i sacrifici dei suoi genitori; le fa onore, ma non deve per questo struggersi.La depressione deve acquistare dignità di ' malattia : se lei avesse avuto un ' inabilità per anni fisica si sarebbe tormentato in ugual modo ?, Non pensa che i suoi caro avrebbero in un caso o nell' altro ( questo appunto ( cercato di aiutarla ?
Ora, grandi passo li ha già compiuti e sta organizzando la sua vita; si curi e vedrà che poi potrà restituire ( a lavoro trovato!), come in piccolo prestito personale (!) parte del ricevuto .In questo modo ( con questo obiettivo) potrà sentirsi meno il peso .
Può intanto verificare se dividere la casa con altri studenti, per avere un piccolo budget; può dare ripetizioni in qlch materia, valutare lavoretti che non la distolgano dall' impegno primario.
Puo' dare una mano in bar, accompagnare anziani a visite, etc .Viviamo in tempi così flessibili che siamo chiamati a rinventarci ad ogni età, ad acquisire competenze diverse e trasversali che nessuno si chiederà ( le) che cosa ha fatto fino ad ora .Perché comunque fino ad ora ha vissuto, si è curato, ha studiato, etc
Ne parli con il suo psicologo e a cuore aperto con i suoi genitori : non ladci chd i pensieri minino la sua serenità : ha tutto per farcela e bene .
E si ricorderà di questi momenti con tenerezza a guardare il ragazzo che e stato e che c'è l' ha fatta .
Vedra!
Un saluto cordiale
A.Prunotto
www.amaliaprunotto.com
Intanto lo riconosca .
Comprendo il suo scoramento, il senso di impotenza, di disagio e di rammarico verso i sacrifici dei suoi genitori; le fa onore, ma non deve per questo struggersi.La depressione deve acquistare dignità di ' malattia : se lei avesse avuto un ' inabilità per anni fisica si sarebbe tormentato in ugual modo ?, Non pensa che i suoi caro avrebbero in un caso o nell' altro ( questo appunto ( cercato di aiutarla ?
Ora, grandi passo li ha già compiuti e sta organizzando la sua vita; si curi e vedrà che poi potrà restituire ( a lavoro trovato!), come in piccolo prestito personale (!) parte del ricevuto .In questo modo ( con questo obiettivo) potrà sentirsi meno il peso .
Può intanto verificare se dividere la casa con altri studenti, per avere un piccolo budget; può dare ripetizioni in qlch materia, valutare lavoretti che non la distolgano dall' impegno primario.
Puo' dare una mano in bar, accompagnare anziani a visite, etc .Viviamo in tempi così flessibili che siamo chiamati a rinventarci ad ogni età, ad acquisire competenze diverse e trasversali che nessuno si chiederà ( le) che cosa ha fatto fino ad ora .Perché comunque fino ad ora ha vissuto, si è curato, ha studiato, etc
Ne parli con il suo psicologo e a cuore aperto con i suoi genitori : non ladci chd i pensieri minino la sua serenità : ha tutto per farcela e bene .
E si ricorderà di questi momenti con tenerezza a guardare il ragazzo che e stato e che c'è l' ha fatta .
Vedra!
Un saluto cordiale
A.Prunotto
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Dr.ssa Amalia Prunotto
Psicologa-Psicoterapeuta
Psicoterapie Dinamiche brevi
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 221 visite dal 21/03/2025.
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