Credo di soffrire di ansia/fobia sociale, vorrei un parere
Buonasera, sono una ragazza di 32 anni, è da molto tempo che ho difficoltà nelle relazioni sociali (con amici, conoscenti, familiari) insomma con tutti.
Mi crea molta ansia e ho un blocco soprattutto quando devo parlare con qualche estraneo, cioè ho difficoltà a guardare le persone negli occhi, dovrebbe essere una cosa spontanea come respirare eppure non mi viene spontaneo, ciò mi crea disagio, divento rossa, ho un blocco, anche la respirazione cambia.
Noto anche che imbarazzo e innervosisco le persone quando mi succede...non capisco perché forse le fisso.
Infatti quando devo parlare con qualcuno ad esempio un dottore se sono in compagnia, il dottore si rivolge alla persona con cui sono in compagnia.
È da tanto tempo che provo questo.
Difficilmente riesco a parlarne.
Vorrei parlarne con qualche amica ma non lo faccio perché siccome ho questo timore di guardare negli occhi e non riesco ad essere serena e rilassata neanche con amiche, ho paura che parlandone notano ancora di più questa cosa e magari riesco ancora meno ad essere tranquilla.
Non so se ho ragione nel pensare questo o no.
Ho provato a parlarne con mia mamma e mia sorella tempo fa, ma non ricordo cosa mi avevano detto.
Questo mi succede anche in famiglia, e sono stanca di questo, sento che dovrei fare qualcosa come parlarne con uno psicologo ma mi sento bloccata perché so che avrò il terrore di guardare negli occhi anche uno psicologo e non sentirmi a mio agio durante la seduta.
Il fatto di non riuscire a parlarne con nessuno mi fa soffrire e sentire sola, mi fa sentire diversa dalle persone "normali".
Non capisco perché sono così e cosa dovrei fare.
Chiedo scusa per il monologo.
Spero di avere delle risposte.
Cordiali saluti
Mi crea molta ansia e ho un blocco soprattutto quando devo parlare con qualche estraneo, cioè ho difficoltà a guardare le persone negli occhi, dovrebbe essere una cosa spontanea come respirare eppure non mi viene spontaneo, ciò mi crea disagio, divento rossa, ho un blocco, anche la respirazione cambia.
Noto anche che imbarazzo e innervosisco le persone quando mi succede...non capisco perché forse le fisso.
Infatti quando devo parlare con qualcuno ad esempio un dottore se sono in compagnia, il dottore si rivolge alla persona con cui sono in compagnia.
È da tanto tempo che provo questo.
Difficilmente riesco a parlarne.
Vorrei parlarne con qualche amica ma non lo faccio perché siccome ho questo timore di guardare negli occhi e non riesco ad essere serena e rilassata neanche con amiche, ho paura che parlandone notano ancora di più questa cosa e magari riesco ancora meno ad essere tranquilla.
Non so se ho ragione nel pensare questo o no.
Ho provato a parlarne con mia mamma e mia sorella tempo fa, ma non ricordo cosa mi avevano detto.
Questo mi succede anche in famiglia, e sono stanca di questo, sento che dovrei fare qualcosa come parlarne con uno psicologo ma mi sento bloccata perché so che avrò il terrore di guardare negli occhi anche uno psicologo e non sentirmi a mio agio durante la seduta.
Il fatto di non riuscire a parlarne con nessuno mi fa soffrire e sentire sola, mi fa sentire diversa dalle persone "normali".
Non capisco perché sono così e cosa dovrei fare.
Chiedo scusa per il monologo.
Spero di avere delle risposte.
Cordiali saluti
Gentilissima lettrice,
la sua difficoltà può essere risolta e superata soltanto se l'affronterà, e certamente in un ambito
professionale , contattando un/a collego/a psicologo/a nella città in cui vive, potrà trovare adeguati strumenti per "essere serena e rilassata". In casi come il suo, come traspare dalla sua lettera, la confidenza ad una amica o familiare può essere il primo passo per manifestare la sua volontà di voler affrontare il disagio e rendersi conto che il suo "blocco" pian pianino si può "sbloccare".
Molti saluti e auguri .
la sua difficoltà può essere risolta e superata soltanto se l'affronterà, e certamente in un ambito
professionale , contattando un/a collego/a psicologo/a nella città in cui vive, potrà trovare adeguati strumenti per "essere serena e rilassata". In casi come il suo, come traspare dalla sua lettera, la confidenza ad una amica o familiare può essere il primo passo per manifestare la sua volontà di voler affrontare il disagio e rendersi conto che il suo "blocco" pian pianino si può "sbloccare".
Molti saluti e auguri .
Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica

Utente
Buonasera, la ringrazio molto per avermi risposto. Vorrei sapere inoltre se è possibile sapere da quello che ho scritto se può trattarsi di ansia sociale o potrebbe essere anche solo timidezza?
Cordiali Saluti
Cordiali Saluti
Gentilissima lettrice,
non possiamo online esprimere diagnosi, al di là di questo le suggerirei di non identificarsi in una etichetta diagnostica, ma piuttosto di affrontare la sua "ansia" in sedi opportune con il supporto di uno specialista psicoterapeuta che l'aiuterà ad essere "serena e rilassata".
Moltissimi saluti e auguri , e se preferisce ci riscriva.
non possiamo online esprimere diagnosi, al di là di questo le suggerirei di non identificarsi in una etichetta diagnostica, ma piuttosto di affrontare la sua "ansia" in sedi opportune con il supporto di uno specialista psicoterapeuta che l'aiuterà ad essere "serena e rilassata".
Moltissimi saluti e auguri , e se preferisce ci riscriva.
Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 171 visite dal 20/03/2025.
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