Sono disilluso da tutto

Salve dottori sono un ragazzo di 25 anni, la mia vita è stata segnata da numerosi problemi di salute, l ultimo lo scorso anno, da piccolo ho avuto una plagiocefalia, poi pneumotorace, distaccamento di retina, sotto quel punto di vista ne ho passate tante e inoltre sicuramente la perdita di mia nonna a 11 anni per come avvenuta a casa dopo una lunga malattia mi ha segnato però c e un cambiamento in me negli ultimi anni che non riesco a comprendere e non capisco a cosa possa essere legato, sono disilluso dal mondo, o meglio da come funzionano certe cose nella nostra vita, a cominciare da tutto quello che influenza le persone e a volte proprio queste persone hanno bisogno di farsi influenzare da qualcosa, per esempio nella categorizzazione della politica, la gente ha bisogno di schierarsi e portare avanti un ideale a qualunque costo, spesso risultando incoerenti senza rendersene conto, oppure un altro esempio è che alcune persone entrano all interno di un certo mondo tipo quello del marketing e si sentono appagati nell' attuare delle strategie comunicative che loro definiscono "strategie per soddisfare il consumatore" quando in realtà sono fatte molto spesso per fregarlo e me ne rendo conto perché a questo mondo prima ero appassionato e lo studiavo all Università ma ora non lo sopporto proprio piu perché sembra tutto uguale, non c e innovazione e attraverso lo stesso schema si fregano le persone.
La mia ragazza sta in un azienda di consulenze e fa più o meno questo e quando la sento parlare di queste cose boh mi viene un po' la nausea sinceramente, è come se ragionassero ricercando sempre quello che va più di moda e allo stesso tempo dicono di ricercare l originalità, vedo proprio che il mondo va in una direzione che non mi appartiene, una direzione fatta solo di immagine e di tutto ciò che che va di moda, considerando che cambia tutto così rapidamente e devi stare al passo se vuoi far parte di cio, sia nei ragionamenti sia nel mondo in cui appari, perché anche le idee adesso sono le stesse per tutti e nessuno ha la sua ma tutti seguono un certo filone in base alla moda del momento.
Questa cosa mi annulla, mi rende veramente triste, perché mi sento diverso, penso molto a questo e arrivo a credere di essere sbagliato e forse quello a cui ambisco io ovvero cercare di essere una persona con delle idee precise a volte anche noiose ma mie sia sbagliato e che in fondo per stare bene bisogna far parte di qualcosa e di quale idea predefinita per non sentirsi disillusi.
Non so sinceramente con chi parlarne, anche perché la mia ragazza fa parte di quel mondo che non sopporto e non voglio renderla triste dicendogli tutto questo, come posso ritrovare una mia strada?
Come posso uscire da questo tunnel che rende tutto quello che vedo un po' negativo a parte alcune mie passioni come il calcio, il quale mi dà gioia, così come le persone a cui voglio bene.
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Gentile Utente di Medicitalia,
la disillusione è una conquista, se non diventa assoluta e non indebolisce, diventando rassegnazione e rinuncia, come forse le sta accadendo.

Leggendo il suo Consulto, mi sembra che lei si accorga che il mondo funzioni non sempre in modo sincero. Potrei definire il suo procedere come una buona elaborazione: era illuso che il mondo fosse migliore o magari ideale, mentre ora lo vede meglio, cioè non è più illuso.

Come sto cercando di dirle, di per sé questo sarebbe positivo. Ora, però, non deve farsi scoraggiare, ma fare i conti con il mondo che incontra, anche se non è facile, senza rinunciare alle sue convinzioni e senza disinvestire. Sembra che questo però non accada dentro di lei: Sono disilluso da tutto . Come mai questo stato d’animo così assoluto e distruttivo?

Provo a mettere a fuoco tre possibili elementi.

Il primo elemento potrebbe essere il fatto che lei ha studiato o sta ancora studiando, immagino inizialmente con entusiasmo e curiosità, i temi dell’economia e del marketing, della comunicazione, della politica. E ora si chiede in che modo potrà utilizzare il suo percorso di studi, forse dispiaciuto di non trovare interlocutori che possano comprendere le sue impressioni e le sue idee. Vive quindi un senso di esclusione ed estraneità, magari di timore per il futuro?

Tra queste persone, che non comprendono, c’è addirittura la sua ragazza. Questo è il secondo elemento di massimo rilievo. Proprio la persona alla quale è legato sentimentalmente, presumo in modo intimo e profondo, ha delle convinzioni opposte alle sue. E magari a fronte dei suoi tentativi di spiegarle il suo punto di vista, mi faccio la fantasia che potrebbe purtroppo non comprenderla?

La domanda allora è come fare per affrontare il suo percorso di studi e lavoro? Come fare per convivere con la sua fidanzata nonostante una differenza che sente molto forte con lei?

Un terzo e ultimo elemento, che le vorrei accennare in questa sede, potrebbe non essere legato all’attualità della sua vita, ma radicato nel suo passato. Parlo della sua ipocondria.
Ho letto alcuni dei Consulti che negli anni ci ha scritto. In uno in particolare, nella fine del 2023, dal titolo Sangue nelle feci , lei si definisce ipocondriaco.

L’ipocondria è un malessere complesso che va approfondito in relazione alla storia di chi ne soffre. Mi limito pertanto a tracciare alcune vie ipotetiche con la speranza che possano rappresentare per lei degli spunti di riflessione che potrà approfondire. Ci parla dei problemi di salute che ha avuto da piccolo. Non dev’essere stato semplice per lei e per la sua famiglia, può avere vissuto un senso di pericolo reale per la sua vita. In linea generale, un senso di pericolo a cui siamo stati esposti quando eravamo piccoli e indifesi, soprattutto se intenso, può oggi replicarsi internamente a fronte degli eventi della vita più difficili. Il timore di non farcela può sopraggiungere.

Potrebbe sentire quanta forza e abilità ci sono in lei nel riconoscere certi meccanismi nocivi della vita, senza farsene abbagliare. Invece questo non succede, sembra scoraggiarsi molto. E questo stato d’animo rischia di diventare controproducente per lei.
Allora può diventare necessario affrontare un senso di pericolo interno e fortificarsi, riconoscendosi un valore che sembra invece annullare. In questo modo, anche se il mondo non va sempre per il verso che vorremmo, lei non dovrà disperare e subirlo. Potrà invece tentare di affrontarlo e persistere nel seguire la sua strada.

Un cordiale saluto,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

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