Non capisco
leggendo i molti commenti riguardanti persone che hanno fatto test hiv, tutti risultati negativi (ovviamente, anche il mio), non riesco a capire perchè continuiamo ad avere una paura folle di aver contratto il virus.
so che questa storia l'avete letta tantissime volte in questo sito, ma sinceramente sono stanca di avere così tanta paura...
io non so più che fare: dopo un potenziale comportamento a rischio, ho eseguito 4 test hiv, due dopo tre mesi, uno a sei mesi, e l'ultimo a 2 anni dal fatto, ma ancora adesso, nonostante la mia testa sappia che i test sono risultati negativi, continuo a sospettare... e il sospetto mi è aumentato da quando ho incontrato il mio attuale fidanzato, temo di non essere sana per lui...
ho paura, ho davvero paura, anche perchè lui è un donatore di sangue, e io vivo con una spada di damocle sulla testa...
non so più come venirne fuori.
scusate il tempo rubato
so che questa storia l'avete letta tantissime volte in questo sito, ma sinceramente sono stanca di avere così tanta paura...
io non so più che fare: dopo un potenziale comportamento a rischio, ho eseguito 4 test hiv, due dopo tre mesi, uno a sei mesi, e l'ultimo a 2 anni dal fatto, ma ancora adesso, nonostante la mia testa sappia che i test sono risultati negativi, continuo a sospettare... e il sospetto mi è aumentato da quando ho incontrato il mio attuale fidanzato, temo di non essere sana per lui...
ho paura, ho davvero paura, anche perchè lui è un donatore di sangue, e io vivo con una spada di damocle sulla testa...
non so più come venirne fuori.
scusate il tempo rubato
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Gentile ragazza, la sua analisi è lucidissima, e ha ragione in tutto. Però forse ha dimenticato la cosa più importante: è già stata a parlare con uno psicologo del suo problema?
Se la risposta è no, questo spiega il perché sta continuando a vivere con una spada di Damocle sulla testa.
Riguardo al "perché", avrà anche letto che in questi casi il perché è la cosa meno importante, mentre è importante è cercare aiuto e farsi curare.
Cordiali saluti
Se la risposta è no, questo spiega il perché sta continuando a vivere con una spada di Damocle sulla testa.
Riguardo al "perché", avrà anche letto che in questi casi il perché è la cosa meno importante, mentre è importante è cercare aiuto e farsi curare.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente.Salve. Le ha spiegato il virologo-ematologo dopo quanto tempo un test dell'HIV può essere considerato definitivo? Chieda consulto. Secondo i pareri che può trovare qui:
https://www.medicitalia.it/consulti/malattie-infettive/46803-e-un-test-hiv-a-97-giorni-da-un-rapporto-a-rischio-e-considerato-definitivo.html
a 100 giorni dall'evento, con test negativo, può stare tranquilla...Lei lo ha eseguito anche dopo 2 anni...Dorma su tre cuscini.
Ma dal momento che la Sua paura non è razionale, come Lei stessa riconosce, forse bisogna capire come questa paura continui a sussistere in modalità così "irrazionale".
Mi sembra di capire che il Suo ragazzo non sia a conoscenza di questa Sua paura è possibile che la Sua paura di essere contagiata e di contagiarlo sia legata a questo Suo "segreto" e forse ad un senso di colpa?
Lei cosa ne pensa?
Concordo inoltre con il collega.Valuti la possibilità di approfondire con uno psicologo.
Saluti.
https://www.medicitalia.it/consulti/malattie-infettive/46803-e-un-test-hiv-a-97-giorni-da-un-rapporto-a-rischio-e-considerato-definitivo.html
a 100 giorni dall'evento, con test negativo, può stare tranquilla...Lei lo ha eseguito anche dopo 2 anni...Dorma su tre cuscini.
Ma dal momento che la Sua paura non è razionale, come Lei stessa riconosce, forse bisogna capire come questa paura continui a sussistere in modalità così "irrazionale".
Mi sembra di capire che il Suo ragazzo non sia a conoscenza di questa Sua paura è possibile che la Sua paura di essere contagiata e di contagiarlo sia legata a questo Suo "segreto" e forse ad un senso di colpa?
Lei cosa ne pensa?
Concordo inoltre con il collega.Valuti la possibilità di approfondire con uno psicologo.
Saluti.
[#3]
Gentile Utente,
se dopo che un esame medico negativo una persona continua a temere per la propria salute allora si parla di ansia, e nello specifico di ipocondria, come lei stessa può leggere in questo articolo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/408-ipocondria-la-paura-delle-malattie.html
L'HIV fa paura perchè comporta una situazione "definitiva" e senza appello, un po' come una specie di condanna a morte.
In realtà non è così, poichè con le attuali terapie moltissime persone sieropositive conducono una vita piuttosto normale (a parte i controlli periodici).
Tutte le cose "senza appello" rimandano poi al concetto di "morte", come una fine inaspettata che toglie la possibilità di vivere la vita in modo completo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/208-la-paura-della-morte.html
Se lei pensa che questa ansia stia influendo negativamente anche sul rapporto di coppia non esiti a chiedere una consulenza psicologia.
Nei disturbi d'ansia i migliori risultati si ottengono attraverso l'associazione tra psicoterapia cognitivo-comportamentale e farmacoterapia
se dopo che un esame medico negativo una persona continua a temere per la propria salute allora si parla di ansia, e nello specifico di ipocondria, come lei stessa può leggere in questo articolo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/408-ipocondria-la-paura-delle-malattie.html
L'HIV fa paura perchè comporta una situazione "definitiva" e senza appello, un po' come una specie di condanna a morte.
In realtà non è così, poichè con le attuali terapie moltissime persone sieropositive conducono una vita piuttosto normale (a parte i controlli periodici).
Tutte le cose "senza appello" rimandano poi al concetto di "morte", come una fine inaspettata che toglie la possibilità di vivere la vita in modo completo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/208-la-paura-della-morte.html
Se lei pensa che questa ansia stia influendo negativamente anche sul rapporto di coppia non esiti a chiedere una consulenza psicologia.
Nei disturbi d'ansia i migliori risultati si ottengono attraverso l'associazione tra psicoterapia cognitivo-comportamentale e farmacoterapia
[#4]
Utente
gentili dottori, vi ringrazio per le molte risposte datemi, grazie davvero. cercherò di rispondervi il meglio che posso:
al dott.re SANTONOCITO: io stessa mi rendo conto, a questo punto, che mi serve un aiuto psicologico, ma a volte non è così facile decidere dove andare... inoltre non ho un lavoro quindi la mia scelta si restringe parecchio (almeno per ciò che riguarda una questione economica).
per il dott.re GIANNINI: certamente il mio stato di ansia è legatissimo sia al senso di colpa che al segreto col mio ragazzo (non glielo dico sia perchè così temo di perderlo, sia perchè non credo sia giusto buttare addosso a lui un mio errore). ad oggi non riesco ancora a dimenticare la mia leggerezza, e continuo a non riuscire a perdonarmi il gesto che ho fatto. credo che l'avere un fidanzato abbia solo aumentato le mie ansie, che ahimè non sono mai riuscita a cancellare col tempo...
per il dott.re BULLA: è vero, credo di essere ipocondriaca, e penso che il fatto di collegare le mie ansie all'hiv (e non magari ad altre malattie) derivi appunto dal fatto che purtroppo lo collego a un qualcosa che determinerebbe la fine di una vita normale... e questo pensiero ovviamente mi ossessiona.
comunque ringrazio tutti per la disponibilità usatami: ho capito di aver bisogno di un aiuto più approfondito, e spero un giorno di riuscire a trovare un'immeritata pace.
cordiali saluti
buon lavoro
al dott.re SANTONOCITO: io stessa mi rendo conto, a questo punto, che mi serve un aiuto psicologico, ma a volte non è così facile decidere dove andare... inoltre non ho un lavoro quindi la mia scelta si restringe parecchio (almeno per ciò che riguarda una questione economica).
per il dott.re GIANNINI: certamente il mio stato di ansia è legatissimo sia al senso di colpa che al segreto col mio ragazzo (non glielo dico sia perchè così temo di perderlo, sia perchè non credo sia giusto buttare addosso a lui un mio errore). ad oggi non riesco ancora a dimenticare la mia leggerezza, e continuo a non riuscire a perdonarmi il gesto che ho fatto. credo che l'avere un fidanzato abbia solo aumentato le mie ansie, che ahimè non sono mai riuscita a cancellare col tempo...
per il dott.re BULLA: è vero, credo di essere ipocondriaca, e penso che il fatto di collegare le mie ansie all'hiv (e non magari ad altre malattie) derivi appunto dal fatto che purtroppo lo collego a un qualcosa che determinerebbe la fine di una vita normale... e questo pensiero ovviamente mi ossessiona.
comunque ringrazio tutti per la disponibilità usatami: ho capito di aver bisogno di un aiuto più approfondito, e spero un giorno di riuscire a trovare un'immeritata pace.
cordiali saluti
buon lavoro
[#5]
>>> spero un giorno di riuscire a trovare un'immeritata pace
>>>
Gentile ragazza, questa frase dice tutto sul senso di colpa che la deve star attanagliando.
Non vorrei azzardarmi troppo in interpretazioni, ma è come se questo senso di colpa per aver fatto qualcosa di "sbagliato" riuscisse a esprimersi in lei solo attraverso questa paura folle di aver preso una malattia.
Mi sembra quanto mai opportuno un aiuto esterno, anche per non rischiare di compromettere la relazione con il suo fidanzato. Può rivolgersi anche alla ASL per un primo colloquio psicodiagnostico. Spenderà pochissimo e già da questo potrebbe ottenere informazioni e consigli preziosi.
Cordiali saluti
>>>
Gentile ragazza, questa frase dice tutto sul senso di colpa che la deve star attanagliando.
Non vorrei azzardarmi troppo in interpretazioni, ma è come se questo senso di colpa per aver fatto qualcosa di "sbagliato" riuscisse a esprimersi in lei solo attraverso questa paura folle di aver preso una malattia.
Mi sembra quanto mai opportuno un aiuto esterno, anche per non rischiare di compromettere la relazione con il suo fidanzato. Può rivolgersi anche alla ASL per un primo colloquio psicodiagnostico. Spenderà pochissimo e già da questo potrebbe ottenere informazioni e consigli preziosi.
Cordiali saluti
[#6]
Psicologo, Psicoterapeuta
Come già detto dal collega Santonocito, se ha difficoltà economiche può accedere allo psicologo della Asl.Chieda al Suo medico di base le modalità per accedere a questo tipo di servizio. Per quanto riguarda inoltre il discorso sul senso di colpa, capisco bene le paure di perdere la stima e l'affetto del suo ragazzo e non è necessario che Lei racconti questo suo segreto a lui.Parlarne però con una persona "neutra", esterna, che mai la giudicherà per ciò che ha fatto, cioè con uno psicologo, potrebbe permetterLe di vedere la cosa con altri occhi, e di accettare questa parte di Lei che ha compiuto quel gesto che non riesce a perdonarsi.
Ci tenga informati.
Saluti.
Ci tenga informati.
Saluti.
[#7]
Le allego anche questo articolo dal titolo
"Come spendere meno dallo Psicologo"
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/407-come-spendere-meno-dallo-psicologo.html
"Come spendere meno dallo Psicologo"
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/407-come-spendere-meno-dallo-psicologo.html
[#8]
Utente
gentilissimi dottori Santonocito, Giannini e Bulla.
vi ringrazio molto per i vostri consigli, sono sicura mi saranno utili.
credo che la via dell'aiuto esterno sia ormai necessaria: vorrei tanto uscire da questa situazione di stallo che ormai condiziona ogni rapporto e ogni fase della mia vita, e vorrei tanto non mettere a repentaglio la storia col mio ragazzo, a cui ormai sono molto legata.
spero di riuscire a scrivervi un giorno che, magari un pò per volta, sto riuscendo a superare queste mie ansie.
nel frattempo vi auguro un buon lavoro, e grazie ancora per avermi risposto così gentilmente e premurosamente.
cordiali saluti
vi ringrazio molto per i vostri consigli, sono sicura mi saranno utili.
credo che la via dell'aiuto esterno sia ormai necessaria: vorrei tanto uscire da questa situazione di stallo che ormai condiziona ogni rapporto e ogni fase della mia vita, e vorrei tanto non mettere a repentaglio la storia col mio ragazzo, a cui ormai sono molto legata.
spero di riuscire a scrivervi un giorno che, magari un pò per volta, sto riuscendo a superare queste mie ansie.
nel frattempo vi auguro un buon lavoro, e grazie ancora per avermi risposto così gentilmente e premurosamente.
cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 2.9k visite dal 12/10/2009.
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