Respiro corto, somatizzazione o altro?
Gentili dottori
Sono una ragazza di 26 anni che ormai da anni soffre di disturbi a cui non riesco a trovare una motivazione.
I disturbi sono: sensazione di blocco sotto le costole, come una corda che mi stringe e mi blocca, e respiro corto, non appagante, che si blocca a livello dell’addome.
Come se ci fosse un muro che ostacola il respiro.
Problemi gastrointestinali e stanchezza generale.
Nel 2019 ho iniziato a sentire una forte sensazione di fame d’aria.
Mi
Dissero che era asma e iniziai una cura Tuttavia, i sintomi non miglioravano, e la sensazione di respiro corto persisteva e avevo malessere generale.
Ero molto spaventata per la mia condizione di salute.
Ho una prima crisi di panico in pieno lookdown (2020) ma lo capisco solo dopo perché inizialmente al pronto soccorro viene scambiata per asma.
Inizia un periodo di continue crisi di panico, agitazione, tristezza, calo dell’appetito e astenia generale.
Inizio un percorso di psicoterapia e una cura farmacologica (zoloft 50 e gocce di en) e la situazione sembra andare leggermente meglio.
Dopo un anno ho una ricaduta e ritornano le crisi di panico.
Questa volta però oltre ad avere respiro corto sento anche tensione all’addome, come una corda che stringe, stanchezza, problemi gastrointestinali come colon irritabile e nausea.
I sintomi vanno via solo quando dormo.
Appena mi sveglio tutto ricomincia.
Nel frattempo ho cercato di escludere cause organiche facendo diversi esami medici.
Fino ad oggi infatti ho fatto esami come: ecografia addome, eco cuore, tac addome, radiografia torace, spirometria, Polisonnografia, gastroscopia, colonscopia, esami generali del sangue, elettrocardiogramma, consulti medici.
Tutto negativo a parte un po’ di reflusso.
Quindi la diagnosi sarebbe somatizzazioni.
Mi hanno parlato di nervo vago, di distensione gastrica, di transito intestinale lento.
Ma secondo i medici tutti problemi funzionali legati a ansia stress e tratti depressivi.
Io però non riesco più a venire una vita serana, sto male proprio fisicamente.
Forse non è più adatta la cura farmacologica?
Ogni tanto mi sento persa, con la paura di non uscire da questo incubo, tornano le crisi di panico, e ogni volta sembrano buttarmi sempre più giù.
Sento la senzione di dover scappare, di perdere il controllo.
Non mi spiego come sia possibile tutto ciò.
Sono sempre stata una persona ansiosa e ho avuto diversi eventi dolorosi nella mia vita che ho cercato di affrontare in terapia (la perdita di mio padre, la fine di una relazione malata durata 9anni) ma non avevo tutti questi problemi fisici che ad oggi mi stanno annientando.
Ormai io non sento neanche più lo stress e l’ansia.
Sento solo questi sintomi.
Chiedo un vostro parere.
Vi ringrazio in anticipo
Sono una ragazza di 26 anni che ormai da anni soffre di disturbi a cui non riesco a trovare una motivazione.
I disturbi sono: sensazione di blocco sotto le costole, come una corda che mi stringe e mi blocca, e respiro corto, non appagante, che si blocca a livello dell’addome.
Come se ci fosse un muro che ostacola il respiro.
Problemi gastrointestinali e stanchezza generale.
Nel 2019 ho iniziato a sentire una forte sensazione di fame d’aria.
Mi
Dissero che era asma e iniziai una cura Tuttavia, i sintomi non miglioravano, e la sensazione di respiro corto persisteva e avevo malessere generale.
Ero molto spaventata per la mia condizione di salute.
Ho una prima crisi di panico in pieno lookdown (2020) ma lo capisco solo dopo perché inizialmente al pronto soccorro viene scambiata per asma.
Inizia un periodo di continue crisi di panico, agitazione, tristezza, calo dell’appetito e astenia generale.
Inizio un percorso di psicoterapia e una cura farmacologica (zoloft 50 e gocce di en) e la situazione sembra andare leggermente meglio.
Dopo un anno ho una ricaduta e ritornano le crisi di panico.
Questa volta però oltre ad avere respiro corto sento anche tensione all’addome, come una corda che stringe, stanchezza, problemi gastrointestinali come colon irritabile e nausea.
I sintomi vanno via solo quando dormo.
Appena mi sveglio tutto ricomincia.
Nel frattempo ho cercato di escludere cause organiche facendo diversi esami medici.
Fino ad oggi infatti ho fatto esami come: ecografia addome, eco cuore, tac addome, radiografia torace, spirometria, Polisonnografia, gastroscopia, colonscopia, esami generali del sangue, elettrocardiogramma, consulti medici.
Tutto negativo a parte un po’ di reflusso.
Quindi la diagnosi sarebbe somatizzazioni.
Mi hanno parlato di nervo vago, di distensione gastrica, di transito intestinale lento.
Ma secondo i medici tutti problemi funzionali legati a ansia stress e tratti depressivi.
Io però non riesco più a venire una vita serana, sto male proprio fisicamente.
Forse non è più adatta la cura farmacologica?
Ogni tanto mi sento persa, con la paura di non uscire da questo incubo, tornano le crisi di panico, e ogni volta sembrano buttarmi sempre più giù.
Sento la senzione di dover scappare, di perdere il controllo.
Non mi spiego come sia possibile tutto ciò.
Sono sempre stata una persona ansiosa e ho avuto diversi eventi dolorosi nella mia vita che ho cercato di affrontare in terapia (la perdita di mio padre, la fine di una relazione malata durata 9anni) ma non avevo tutti questi problemi fisici che ad oggi mi stanno annientando.
Ormai io non sento neanche più lo stress e l’ansia.
Sento solo questi sintomi.
Chiedo un vostro parere.
Vi ringrazio in anticipo
Gentile Utente,
scrive "Inizio un percorso di psicoterapia e una cura farmacologica (zoloft 50 e gocce di en) e la situazione sembra andare leggermente meglio. Dopo un anno ho una ricaduta e ritornano le crisi di panico." Non mi è chiaro se quando ha avuto la ricaduta aveva interrotto le terapie (psico e farmaco), ma la strada da percorrere è quella. Solo che va percorsa fino in fondo, lavorando un po' di più sugli eventi dolorosi che prima ha solo "cercato di affrontare" in terapia. Perché altrimenti i sintomi ritornano, per chiederle di risolvere le questioni in sospeso.
scrive "Inizio un percorso di psicoterapia e una cura farmacologica (zoloft 50 e gocce di en) e la situazione sembra andare leggermente meglio. Dopo un anno ho una ricaduta e ritornano le crisi di panico." Non mi è chiaro se quando ha avuto la ricaduta aveva interrotto le terapie (psico e farmaco), ma la strada da percorrere è quella. Solo che va percorsa fino in fondo, lavorando un po' di più sugli eventi dolorosi che prima ha solo "cercato di affrontare" in terapia. Perché altrimenti i sintomi ritornano, per chiederle di risolvere le questioni in sospeso.
Dr.ssa Paola Cattelan
psicoterapeuta Torino
pg.cattelan@hotmail.it

Utente
Gentile Dottoressa . Grazie per la sua risposta.
Le chiarisco questo aspetto farmacologico
Dopo 1 anni di assunzione di zoloft e psicoterapia la situazione va meglio e tolgo piano piano il farmaco. Dopo 2/3 mesi dalla sospensione inizio ad avere crisi di panico e i sintomi che ho elencato in precedenza.
Ho reintrodotto zoloft 50 (seguita da uno specialista) ma sono 2 anni che non vedo grandi miglioramenti.È diminuito la frequenza tra una crisi di panico e l’altra tuttavia queste somatizzazioni sono sempre presenti.
Ho la sensazione di dover trascinare il mio corpo e di dover sopportare ogni giorno questi sintomi molto invalidanti.
La terapia che ho affrontato è di tipo cognitivo comportamentale. Forse dovrei cambiare terapia ?
Le chiarisco questo aspetto farmacologico
Dopo 1 anni di assunzione di zoloft e psicoterapia la situazione va meglio e tolgo piano piano il farmaco. Dopo 2/3 mesi dalla sospensione inizio ad avere crisi di panico e i sintomi che ho elencato in precedenza.
Ho reintrodotto zoloft 50 (seguita da uno specialista) ma sono 2 anni che non vedo grandi miglioramenti.È diminuito la frequenza tra una crisi di panico e l’altra tuttavia queste somatizzazioni sono sempre presenti.
Ho la sensazione di dover trascinare il mio corpo e di dover sopportare ogni giorno questi sintomi molto invalidanti.
La terapia che ho affrontato è di tipo cognitivo comportamentale. Forse dovrei cambiare terapia ?
Non mi è chiaro se nel frattempo che ha sospeso e poi reintrodotto il farmaco ha, invece, continuato la psicoterapia.
Dr.ssa Paola Cattelan
psicoterapeuta Torino
pg.cattelan@hotmail.it

Utente
Si. La terapia non è stata sospesa.
Solo da qualche mese ho interrotto questo percorso di psicoterapia durato quasi 4 anni perché la mia psicoterapeuta mi ha consigliato di valutare altri campi (come bioenergetica).
Ma volevo chiedere un consulto anche a voi. Possibile che sia solo ansia a causarmi tutto ?
Solo da qualche mese ho interrotto questo percorso di psicoterapia durato quasi 4 anni perché la mia psicoterapeuta mi ha consigliato di valutare altri campi (come bioenergetica).
Ma volevo chiedere un consulto anche a voi. Possibile che sia solo ansia a causarmi tutto ?
Sa, come esseri umani siamo un'entità indivisibile: mente, corpo, pensieri, emozioni, ricordi, esperienze, traumi, storia familiare... tutto si intreccia inestricabilmente.
L'ansia è "solo" la punta dell'iceberg e spesso si lega là dove nel corpo c'è già una fragilità, amplificandone i sintomi. Però, sì, l'unico canale attraverso il quale l'ansia sa farsi sentire è il corpo. L'ansia è, però, messaggera di qualcosa di più profondo che ha bisogno di essere visto e curato.
Cerchi un terapeuta esperto in psicodiagnosi che la aiuti a inquadrare meglio il suo funzionamento psichico e la indirizzi verso un percorso terapeutico.
L'ansia è "solo" la punta dell'iceberg e spesso si lega là dove nel corpo c'è già una fragilità, amplificandone i sintomi. Però, sì, l'unico canale attraverso il quale l'ansia sa farsi sentire è il corpo. L'ansia è, però, messaggera di qualcosa di più profondo che ha bisogno di essere visto e curato.
Cerchi un terapeuta esperto in psicodiagnosi che la aiuti a inquadrare meglio il suo funzionamento psichico e la indirizzi verso un percorso terapeutico.
Dr.ssa Paola Cattelan
psicoterapeuta Torino
pg.cattelan@hotmail.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 127 visite dal 10/03/2025.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Consulti simili su asma
- Dolori alle articolazioni, muscolari, parestesie e vertigini
- Ureaplasma urealyticum dopo 3 cicli di antibiotico
- Esami per trovare la correlazione con il lavoro per la patologia asmatica
- Buongiorno, come disinfettare byte dentale? ho candidosi orale curata con fluconazolo.. grazie
- Ureaplasma parvum
- Effetti collaterali bromellina