Sintomi depressivi?

Salve a tutti, sono una ragazza di 23 anni che ha un rapporto serio con un ragazzo di 24 anni da 7 anni. I primi anni sono andati benissimo, poi però con il tempo sono iniziati i problemi, ci siamo isolati dagli amici e spesso siamo usciti sempre soli e siamo stati in casa. Mentre io oggi ho mantenuto contatti con amiche lui è rimasto più solo, si può dire che non ha amicizie. Ci siamo iscritti insieme allo stesso corso di laurea, con il tempo lui si è accorto che non riusciva a studiare ed ha sempre contato su di me ed il mio aiuto durante gli esami. Non ha un lavoro.Da qualche mese lamenta di non stare bene, vorrebbe lasciare l'università e trovare un lavoro perchè dice che non riesce a mettersi sui libri, sa però che per i genitori sarebbe un immenso dispiacere ed è indeciso. Ha perso anche entusiamo a stare in mia compagnia e rimane spesso in casa da solo, afferma di non sentirsi bene in famiglia e di stare male. alle mie ripetute domande riguardo a cosa fosse dovuto questo malessere, se ad una mancata realizzazione personale o a fatto che possa essersi stufato di me e della storia lui risponde che sono domande difficili. Con me è cambiato tantissimo in tutto a parte il desiderio sessuale che ancora sente fortissimo. E' indifferente, riesce a stare giorni senza vedermi, afferma che sente di amarmi ma che ha paura di non riuscire più a rendermi felice perchè lui non è falice..che non avrebbe voluto nascere e che non vuole pensare al futuro perchè sicuro che non sarà altro che tutto un fallimento e uno "schifo".Pensa che ormai è troppo tardi per rimediare e che tutto è inutile. Io soffro tantissimo e non so come devo comportarmi, la mia paura è che i suoi siano sintomi depressivi e avrei piacere di ascoltare il parere di un esperto per cortesia.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazza, potrebbe trattarsi di sintomi depressivi, ma per esserne sicuri dovrebbe parlare al suo ragazzo e convincerlo a fare almeno un colloquio valutativo con uno specialista. La sparizione delle "voglie" è una delle prime avvisaglie della depressione, effettivamente, però dice che lui ha ancora un forte desiderio sessuale.

Al di là di tutto una consulenza sarebbe utile per capire se si tratta più di un problema personale oppure se c'è qualcosa che non sta andando come dovrebbe nella coppia. Sto solo ipotizzando, ovviamente.

Nel frattempo può leggere quest'articolo sulla depressione e vedere quanto ritrova il suo ragazzo:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_depress.htm

e quest'altro che tratta di cosa fare quando un nostro caro è in difficoltà:
http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=98&c=1

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
La ringrazio infinitamente dottore, proverò a proporle di fare visita ad uno specialista anche se questo non sarà affatto facile. Dato che lui afferma di desiderare un clima familiare come il mio e che non si trova bene in famiglia, che con i suoi genitori non parla e che non gli chiedono altro che chiarimenti e spiegazioni riguardo alla scuola ho anche pensato di telefonare alla madre per metterla un pò al corrente della questione. Lei mi ha riferito che resta molto tempo in casa davanti al computer in pigiama e che lo vede disinteressato a tutto. Per quanto concerne l'ipotesi che ci sia nella coppia qualcosa che non va ci ho pensato tante volte..soprattutto ora che spesso non lo vedo stare bene con me anche nelle piccole cose..ho anche pensato che si fosse un pò stufato di una storia cosi lunga e un pò monotona e che si disperasse ad ammetterlo anche a sè stesso.So bene che è molto legato a me ed è un buonissimo ragazzo, penso che se fosse così si dispererebbe tantissimo ammetterlo anche solo a se stesso ae a riferirmelo. Ho pensato che potesse essersi innamorato di un altra ma lui nega, dici che c'è una crisi ed è colpa sia ma che altre donne proprio non centrano e che in questo periodo nemmeno gli interesserebbero.Quello che non mi spiego è proprio questo desiderio sessuale che nonostante tutto il resto mantiene. E' molto difficile capire come ci si deve comportare, se lasciarlo solo e far si che superi questo momento con le proprie forze oppure se è meglio stargli vicino.Io la ringrazio anche solo per la sua attenzione e disponibilità, cordiali saluti.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> E' molto difficile capire come ci si deve comportare, se lasciarlo solo e far si che superi questo momento con le proprie forze oppure se è meglio stargli vicino.
>>>

In questi casi la cosa migliore è rispettare la volontà dell'altro e lasciare che sia lui a decidere che cosa vuole veramente. Rimanga disponibile se è lui a cercarla ma, se posso dirglielo, eviti di lasciare che il vostro rapporto si trasformi in mero sfogo sessuale al bisogno, se non è questo che vuole.

In altri termini resti disponibile a parlare e a riallacciare un rapporto - solo se è lui a cercarla - ma allo stesso tempo dimostri più con i fatti che con le parole che non intende stare insieme a lui solo per il sesso. Altrimenti potrebbe perdere valore, ai suoi occhi.

Non credo che telefonare alla madre sia una buona idea, perché lo farebbe sentire scavalcato, lui potrebbe prenderla come se implicitamente lei gli stesse dicendo "non mi fido di te", anche se ovviamente non è vero.

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Certo ha ragione, ed infatti gli dimostro anche con i fatti che a me solo il sesso non interessa ma che da lui voglio qualcosa di più. Quindi secondo lei dovrei farmi da parte e lasciare che sia lui a cercarmi e voler stare con me?ho chiamato la madre per spiegarle il perchè non mi recavo più a casa loro e per provare a fargli capire che il loro figlio vive un brutto periodo..mi sembrava sbagliato tenerla oll'oscuro di tutto
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Ok, ma da ora in poi eviterei di coinvolgere la madre o chiunque altro, e lascerei che sia soprattutto lui a manifestarle la voglia di stare insieme.

In questo campo i risultati migliori si ottengono lasciando completamente all'altro la responsabilità di un eventuale ripensamento, piuttosto che essere noi a insistere.

Cerchi anche di guardare dentro se stessa, anche se potrebbe essere fastidioso, per capire quanto la sua preoccupazione per la salute del ragazzo possa nascere in realtà dal suo - legittimo, sia chiaro - desiderio di riavvicinamento. E in ogni caso lasci che sia lui a riavvicinarsi. Lo richiami solo ogni tanto, ad esempio una volta la settimana.

Cordiali saluti
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Utente
Utente
é quello che ho cercato di fare e trovo abbia sicuramente ragione..ho solo paura che se fossero invece veri e propri sintomi depressivi cosi facendo peggiorerei ulteriormente il suo malessere e la sua situazione..non so se riesco a spiegarmi..
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Certo, ma anche per questo la cosa migliore da fare è restare in osservazione: se i sintomi dovessero davvero aggravarsi, allora potrebbe essere il momento d'intervenire. E in questo caso vale ciò che le ho detto nel mio articolo, ovvero interpellare uno specialista di persona e consigliarsi con lui, anche lei solamente, senza il suo ragazzo.

Però per ora credo che dovrebbe limitarsi soprattutto ad aspettare e a vedere come evolve la situazione.

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Io la ringrazio nuovamente per la sua attenzione, e scusi i miei ripetutti dubbi e domande. Seguirò i suoi consigli, la cosa che più ho a cuore è che questo ragazzo stia bene,che sia stanco della nostra storia o ormai disinnamorato ovviamente mi interessa moltissimo ma ciò che mi farebbe star meglio è vederlo ridere e stare bene, anche lontano da me.spero che con il tempo tutto migliori. Le auguro un sereno weekend.
cordiali saluti.
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Utente
Utente
mi scusi vorrei farle un ultima domanda..a me capita anche di pensare, quando vedo che non è più come prima e che sembra non desiderare come un tempo la mia compagnia, che sia giusto pensare a me stessa e che se vedo che proprio lui riesce a stare senza vedermi o sentirmi dovrei troncare la storia e ricominciare. Ma poi penso anche che questo sia un pensiero egoistico, soprattutto nel caso in cui fosse un pò malato. lei cosa ne pensa?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Felice di esserle stato d'aiuto.

Cordiali saluti e buon weekend anche a lei.
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Utente
Utente
mi scusi vorrei farle un ultima domanda..a me capita anche di pensare, quando vedo che non è più come prima e che sembra non desiderare come un tempo la mia compagnia, che sia giusto pensare a me stessa e che se vedo che proprio lui riesce a stare senza vedermi o sentirmi dovrei troncare la storia e ricominciare. Ma poi penso anche che questo sia un pensiero egoistico, soprattutto nel caso in cui fosse un pò malato. lei cosa ne pensa?
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Utente
Utente
mi scusi vorrei farle un ultima domanda..a me capita anche di pensare, quando vedo che non è più come prima e che sembra non desiderare come un tempo la mia compagnia, che sia giusto pensare a me stessa e che se vedo che proprio lui riesce a stare senza vedermi o sentirmi dovrei troncare la storia e ricominciare. Ma poi penso anche che questo sia un pensiero egoistico, soprattutto nel caso in cui fosse un pò malato. lei cosa ne pensa?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Penso che dopo un po' sia inevitabile che inizino a sopravvenire pensieri come questi. Da una parte può essere considerato un buon segno, perché significa che la sua capacità di reagire sta funzionando. D'altra parte forse è meglio non affrettare i tempi.

La cosa migliore è che lei continui ad andare avanti con la sua vita, senza nessun gesto di rottura, ma in maniera calma e tranquilla. Se un giorno lui dovesse accorgersi che nel frattempo lei non è rimasta ferma, non potrà certo essere lei quella da incolpare.

Non sempre le storie devono funzionare a mille oppure essere troncate subito. Quella di categorizzare tutto in bianco e nero a volte è più una trappola, una necessità ossessiva, piuttosto che un atteggiamento utile.

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Caro dottore, mi scusi se mi ritrova sempre qui a porle domande ma trovo confortanti le sue risposte ed aver parlato con lei. Sembra proprio avesse ragione quando ha ipotizzato che un problema potesse essere all'interno della coppia. Sa il ragazzo è venuto a farmi visita sabato sera, è rimasto tutta la sera in un angolino del divano senza nemmeno avvicinarsi a me. Ad un mio piccolissimo bacio sulla guancia è rimasto totalmente indifferente, aveva il viso imbronciato e triste ed io non me la sono sentita di tempestarlo di domande.Poi quando se ne è andato ho dovuto chiamarlo, colpita da un attacco di ansia e di pianto non riuscivo a dormire e gli ho chiesto se si sentiva depresso e gli ho proposto uno specialista.Lui mi ha risposto che non si sente malato, che la depressione sarebbe stata sicuramente peggio e che sente di vivere questo brutto perido in cui non riesce a stare bene con nessuno ma che pensa passerà Lui non lavora, ma presta un servizio di volontariato in una casa di riposo che gli garantisce un rimborso spese. quando gli ho chiesto se c'era qualcosa che lo facesse stare bene o sorridere lui mi ha risposto che sta bene quando pesta servizio e che poi quando torna a casA iniziano i problemi. Ho pensato allora, visto il suo malessere quando sta con me, che un suo problema riguardasse anche la nostra storia e lui stesso ha ammesso che qualcosa c'è ma che è tutto un insieme, che non si è stufato di me ma che è lui che non è riuscito a farmi vivere una storia meno monotona. La verità è che già da tempo va avanti questo periodo in cui io cerco di capire e sto male perchè lui non è mai stato chiaro nelle risposte; è già da un pò che viviamo momenti in cui lui viene poi litighiamo stiamo male stesse domande e risposte e poi rimaniamo per giorni senza vederci, poi di nuovo mi fa visita e di nuovo il solito tram tram. Quando anche lui ha ammesso che dei problemi sono nella coppia ma che la colpa non è mia ma sua ho pensato fosse il caso di fare basta perchè non ce la faccio più. Forse il fatto di conoscerci a 16 anni e vivere una storia di 7 anni isolati da amici sempre solo io e lui è stato errato. Ora me ne rendo conto. Lei cosa ne pensa della situazione?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Anche se è doloroso doverlo ammettere, molte storie che iniziano in adolescenza sono destinate a finire. Questo perché l'adolescenza è un periodo nel quale si cambia e si diventa persone diverse, e non è più detto che poi si riesca a restare compatibili. Ma non so se questo sia il vostro caso.

>>> Poi quando se ne è andato ho dovuto chiamarlo, colpita da un attacco di ansia e di pianto non riuscivo a dormire
>>>

Credo che la cosa più indicata sia trovare il modo di tenere a bada la sua ansia, perché solo così potrà conservare la lucidità necessaria per capire se la vostra è una storia destinata ad andare avanti oppure no.

Per questo se necessario le consiglierei di chiedere una consulenza psicologica per lei stessa.

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Si l'ansia ed il nervoso sono sensazioni che provo spesso in questo periodo..ma credo sia normale vista la situazione..una storia di 7 anni..ed un ragazzo dubbioso ed indeciso che è difficile comprendere e che ultimamente non vedi più stare bene come prima con te..ma la decisione di rompere la storia non è stata presa durante l'ansia di sabato notte ma il giorno successivo con assoluta calma al telefono e parlandone insieme..pensando a quale fosse la cosa migliore per entrambi..per soffrire meno possibile e stare meglio