Consiglio sugli ansiolitici...a 30 anni
Salve,
sono purtroppo un ansiosa, quasi tutta la mia ansia sfocia sul cuore, tachicardia ed extrasistole....gestisco abbasanza bene queste siuazioni, ho avuto un periodo tra i 20 e 25 anni in cui ho convissuto con l'ansia...e quindi ho fatto tante visite cardiache e no, dalle quali non è mai emerso nulla, ultimamente, sono ritonati questi attacchi, che, stupidamente pensavo fossero spariti per sempre, il problema è adesso la tachicardia e le extrasistole si presentano anche in situazioni sociali (prima, quando ero sola).
Sabato sera sono stata al pronto soccorso perchè la tachicaria non mi passava e avevo anche extrasistole fastidiose, l'ECG è uscito bene, mi hanno conigliato holter che farò il 23 ( e che già feci a 10 anni, in uanto avvertivo i battiti e purtroppo in quel periodo avevo visto mia nonna morire d'infarto).
Al proncoccorso mi hanno somministrato 7 gocce di tranquirit, mi sno subito rilassata, adesso (finalmente la domanda e mi scusi la lunghezza), avrei pensato di acquistare un ansiolitico tipo tranquirit, valium, da utilizzare solo quando non riesco proprio a gestire questi attacchi in pubblico, ho paura però di diventare un pò dipendente e che quetsi attacchi mgari mi cintinuino a venire e io a prendere gocce.
Lei consiglierebbe ansiolitici? Anche in basso dosaggio, forse sarei più traquilla.
Grazie infinitavamente a chi potrà aiutarmi!
sono purtroppo un ansiosa, quasi tutta la mia ansia sfocia sul cuore, tachicardia ed extrasistole....gestisco abbasanza bene queste siuazioni, ho avuto un periodo tra i 20 e 25 anni in cui ho convissuto con l'ansia...e quindi ho fatto tante visite cardiache e no, dalle quali non è mai emerso nulla, ultimamente, sono ritonati questi attacchi, che, stupidamente pensavo fossero spariti per sempre, il problema è adesso la tachicardia e le extrasistole si presentano anche in situazioni sociali (prima, quando ero sola).
Sabato sera sono stata al pronto soccorso perchè la tachicaria non mi passava e avevo anche extrasistole fastidiose, l'ECG è uscito bene, mi hanno conigliato holter che farò il 23 ( e che già feci a 10 anni, in uanto avvertivo i battiti e purtroppo in quel periodo avevo visto mia nonna morire d'infarto).
Al proncoccorso mi hanno somministrato 7 gocce di tranquirit, mi sno subito rilassata, adesso (finalmente la domanda e mi scusi la lunghezza), avrei pensato di acquistare un ansiolitico tipo tranquirit, valium, da utilizzare solo quando non riesco proprio a gestire questi attacchi in pubblico, ho paura però di diventare un pò dipendente e che quetsi attacchi mgari mi cintinuino a venire e io a prendere gocce.
Lei consiglierebbe ansiolitici? Anche in basso dosaggio, forse sarei più traquilla.
Grazie infinitavamente a chi potrà aiutarmi!
[#1]
Gentile ragazza, consigliare o sconsigliare farmaci è proprio la cosa che non si può assolutamente fare attraverso questo servizio. Quindi devo rimandarla ai suoi curanti per questo.
Se ha qualche altra domanda da porci, però, può farla.
Cordiali saluti
Se ha qualche altra domanda da porci, però, può farla.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile Utente,
se lei soffre d'ansia le nostre rassicurazioni non basteranno purtroppo.
In questi casi infatti più si chiedono rassicurazioni più aumenta l'ansia: basta che lei pensi a quante persone (medici, familiari) l'hanno rassicurata in questo periodo, ed a quanto tutto ciò è servito.
Il miglior trattamento per i disturbi d'ansia è rappresentato dall'associazione tra farmacoterapia e psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale.
Per questo Lei avrebbe bisogno di uno psichiatra e di uno psicoterapeuta cogn-comportamentale. Col primo potrà parlare anche degli ansiolitici.
Le allego anche questi articoli su ansia e panico: provi a vedere se si ritrova oppure no
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/315-il-panico-e-l-agorafobia.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
se lei soffre d'ansia le nostre rassicurazioni non basteranno purtroppo.
In questi casi infatti più si chiedono rassicurazioni più aumenta l'ansia: basta che lei pensi a quante persone (medici, familiari) l'hanno rassicurata in questo periodo, ed a quanto tutto ciò è servito.
Il miglior trattamento per i disturbi d'ansia è rappresentato dall'associazione tra farmacoterapia e psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale.
Per questo Lei avrebbe bisogno di uno psichiatra e di uno psicoterapeuta cogn-comportamentale. Col primo potrà parlare anche degli ansiolitici.
Le allego anche questi articoli su ansia e panico: provi a vedere se si ritrova oppure no
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/315-il-panico-e-l-agorafobia.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#3]
Ex utente
Gentili Dottori,
Grazie per le risposte.
Gli articoli sono stati davvero interessanti, mi riconosco abbastanza e preciso che purtroppo ho già sofferto di attacchi di panico e di ansia in passato...avevo imparato a conviverci, a restare un pò più sveglia la notte, perchè prima il tutto succedeva di sera. Quasi certamente questa situazione era dovuto ad una persona alla quale ero legata, sparita la persona infatti...sparita l'ansia...così dopo qualche giorno mi sono accorta che avevo meno ansia...neinte più dolori al braccio al petto in testa, niente intorpidimenti alla testa alle mani e tutto quello che mi succedeva.
Quindi, in questi anni ne saranno passati 5 o 6 ero abbastanza felice e ne parlavo anche tranquillamente al passato...e invece all'improvviso...di nuovo piano piano...dolore al petto...ghiandole gonfie....allora...ecg...esami del sangue...ecografia....sono abbastanza sicura che il problema attuale sia legato al lavoro ai miei 30 anni senza possibilità di fare un prog. o capire quando sarà possibile.
La cosa, quindi adesso...è proprio la paura di morire..ma quello che mi preoccupa di più è quello che ho letto si chiama agrofobia anni fa, ero più tranquilla tra gli altri...infatti il tutto succedeva quando ero sola, adesso...invece il contrario, ovviamente io esco lo stesso...ma è vero...cerco sempre se nel caso c'è una via di fuga.
Mi sento sicura con mio fratello, mia madre..che conoscono questa mia "pazzia" magari poi passati ne ridiamo anche, lo racconto anche alle altre persone della mia vita ma sono molto preoccuapta se la cosa dovesse capitare con il mio fidanzatao, che sa delle volte in cui mi è capitato, lo sa dopo... perchè so che la cosa succedesse in sua presenza..il tutto lo spavenetrebbe tanto, quindi l'ho avvisato....che se dovesse succedere...ma poi penso sempre che se succedesse con lui..meglio , avere sempre la mia auto e una scusa, forse perchè sono più autonoma rispetto a qualche anno fa.
Allora, ecco perchè avevo pensato di comprare un calmante in attacchi acuti, perchè devo dire che in genere io riesco a gestirli bene, so fondamentalmente che non morirò...(almeno a brve...SPERO:-) che mi passerà, ma ho paura che prendere ansioltici mi porti poi a diventarne dipendente e a non gestirli più da soli...
scusate la lunghezza....
Grazie per le risposte.
Gli articoli sono stati davvero interessanti, mi riconosco abbastanza e preciso che purtroppo ho già sofferto di attacchi di panico e di ansia in passato...avevo imparato a conviverci, a restare un pò più sveglia la notte, perchè prima il tutto succedeva di sera. Quasi certamente questa situazione era dovuto ad una persona alla quale ero legata, sparita la persona infatti...sparita l'ansia...così dopo qualche giorno mi sono accorta che avevo meno ansia...neinte più dolori al braccio al petto in testa, niente intorpidimenti alla testa alle mani e tutto quello che mi succedeva.
Quindi, in questi anni ne saranno passati 5 o 6 ero abbastanza felice e ne parlavo anche tranquillamente al passato...e invece all'improvviso...di nuovo piano piano...dolore al petto...ghiandole gonfie....allora...ecg...esami del sangue...ecografia....sono abbastanza sicura che il problema attuale sia legato al lavoro ai miei 30 anni senza possibilità di fare un prog. o capire quando sarà possibile.
La cosa, quindi adesso...è proprio la paura di morire..ma quello che mi preoccupa di più è quello che ho letto si chiama agrofobia anni fa, ero più tranquilla tra gli altri...infatti il tutto succedeva quando ero sola, adesso...invece il contrario, ovviamente io esco lo stesso...ma è vero...cerco sempre se nel caso c'è una via di fuga.
Mi sento sicura con mio fratello, mia madre..che conoscono questa mia "pazzia" magari poi passati ne ridiamo anche, lo racconto anche alle altre persone della mia vita ma sono molto preoccuapta se la cosa dovesse capitare con il mio fidanzatao, che sa delle volte in cui mi è capitato, lo sa dopo... perchè so che la cosa succedesse in sua presenza..il tutto lo spavenetrebbe tanto, quindi l'ho avvisato....che se dovesse succedere...ma poi penso sempre che se succedesse con lui..meglio , avere sempre la mia auto e una scusa, forse perchè sono più autonoma rispetto a qualche anno fa.
Allora, ecco perchè avevo pensato di comprare un calmante in attacchi acuti, perchè devo dire che in genere io riesco a gestirli bene, so fondamentalmente che non morirò...(almeno a brve...SPERO:-) che mi passerà, ma ho paura che prendere ansioltici mi porti poi a diventarne dipendente e a non gestirli più da soli...
scusate la lunghezza....
[#4]
Gentile utente
il trattamento con soli ansiolitici sicuramente porterà alla dipendenza.
Il trattamento adeguato, dopo una diagnosi di uno psichiatra, consiste nell'utilizzo di farmaci specifici per i suoi disturbi che non hanno caratteristiche di comportare dipendenza.
Il problema che ha non passera' da solo e deve essere trattato.
Deve effettuare una visita psichiatrica.
il trattamento con soli ansiolitici sicuramente porterà alla dipendenza.
Il trattamento adeguato, dopo una diagnosi di uno psichiatra, consiste nell'utilizzo di farmaci specifici per i suoi disturbi che non hanno caratteristiche di comportare dipendenza.
Il problema che ha non passera' da solo e deve essere trattato.
Deve effettuare una visita psichiatrica.
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.4k visite dal 09/10/2009.
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