La paura della lontananza, ovvero ho paura
Salve, sono una ragazza di 19 anni con la paura di impazzire!! ho appena finito le superiori e sto cercando lavoro! Vivo bene, ho un ragazzo da 3 anni, una bella famiglia, ma ho questa fastidiosa paura!!! Quest'anno non è stato molto bello: in giro di 7 giorni il mio ragazzo e mia nonna sono stati ricoverati uno per peritonite e l'altra per ictus ed entrambe le situazioni mi hanno fatto soffrire!! Soffro molto gli ospedali, quando entro inizio ad avere tanto caldo, sudo molto, divento rossissima e mi viene la tacchicardia! Inoltre ho la paura della lontananza, ovvero ho paura di allontarmi da casa o di non avere accanto a me le persone che amo nel caso in cui mi sentissi male!! Adesso la paura di impazzire, è collegata alle fobie sopraelencate?.. Ripeto non ho mai avuto problemi psichici e ho sempre condotto (fortunatamente) una vita tranquilla e serena!!
Resto in attesa di una Vostra risposta.
Distinti saluti.
Resto in attesa di una Vostra risposta.
Distinti saluti.
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Gentile ragazza, la paura d'impazzire è un comune sintomo d'ansia. "Comune" non significa sminuire, ma solo per dirle che questo tipo di problemi può essere oggi trattato molto bene e in maniera veloce e risolutiva. Però dovrebbe rivolgersi a uno specialista psicologo/psicoterapeuta per una valutazione.
Può intanto leggere questi articoli informativi sull'ansia:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_evitamento.htm
http://www.giuseppesantonocito.it/art_panico.htm
Cordiali saluti
Può intanto leggere questi articoli informativi sull'ansia:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_evitamento.htm
http://www.giuseppesantonocito.it/art_panico.htm
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gent.le Utente,
paura di impazzire, attivazione somatica (caldo, sudore, rossore, tachicardia) negli ospedali e paura della lontananza, potrebbero essere la manifestazione di qualcosa di più profondo a cui dar voce.
Provi a inquadrarli nella sua storia personale anche a livello temporale. Ad esempio accenna al ricovero del suo ragazzo e di sua nonna; inoltre ora si trova in una situazione di cambiamento: fine degli studi e ingresso nel mercato del lavoro.
Uno spazio di riflessione potrebbe aiutarla a dare un senso a "questa fastidiosa paura".
Saluti.
paura di impazzire, attivazione somatica (caldo, sudore, rossore, tachicardia) negli ospedali e paura della lontananza, potrebbero essere la manifestazione di qualcosa di più profondo a cui dar voce.
Provi a inquadrarli nella sua storia personale anche a livello temporale. Ad esempio accenna al ricovero del suo ragazzo e di sua nonna; inoltre ora si trova in una situazione di cambiamento: fine degli studi e ingresso nel mercato del lavoro.
Uno spazio di riflessione potrebbe aiutarla a dare un senso a "questa fastidiosa paura".
Saluti.
Dr.ssa Annalisa De Filippo
Psicologa Psicoterapeuta
www.centropianetapsicologia.com
www.psicologasestosangiovanni.com
[#3]
Ex utente
Ringrazio entrambi i Dottori per avermi risposto così tempestivamente!
Vorrei aggiungere al mio messaggio di alcuni giorni fa che fra poco mia mamma dovrebbe essere chiamata per un intervento chirurgico (tiroide)e questo un po' mi turba; possibile che sia questo che mi spaventa e mi provoca anche la paura di impazzire?.. La paura degli ospedali mi è pervarsa circa 3 anni fa, quando dopo aver fatto le analisi del sangue, sono svenuta! da lì ho una paura tremenda! Quando il mio ragazzo è stato ricoverato, io ho avuto tanto coraggio poichè sono riuscita (con difficoltà) ad andarlo a trovare in ospedale il giorno stesso dell'operazione! Secondo voi, dovrei di nuovo entrare in ospedale per poter andare a trovare mia mamma o aspetto che arrivi a casa? Insomma devo cercare di andare negli ospedali in modo da poter superare questa paura? Premetto che prima che mi facessero le analisi del sangue, negli ospedali entravo tranquillamente; io vorrei davvero superare questa mia paura, perchè è una fobia che davvero mi ostacola!
Distinti saluti.
Vorrei aggiungere al mio messaggio di alcuni giorni fa che fra poco mia mamma dovrebbe essere chiamata per un intervento chirurgico (tiroide)e questo un po' mi turba; possibile che sia questo che mi spaventa e mi provoca anche la paura di impazzire?.. La paura degli ospedali mi è pervarsa circa 3 anni fa, quando dopo aver fatto le analisi del sangue, sono svenuta! da lì ho una paura tremenda! Quando il mio ragazzo è stato ricoverato, io ho avuto tanto coraggio poichè sono riuscita (con difficoltà) ad andarlo a trovare in ospedale il giorno stesso dell'operazione! Secondo voi, dovrei di nuovo entrare in ospedale per poter andare a trovare mia mamma o aspetto che arrivi a casa? Insomma devo cercare di andare negli ospedali in modo da poter superare questa paura? Premetto che prima che mi facessero le analisi del sangue, negli ospedali entravo tranquillamente; io vorrei davvero superare questa mia paura, perchè è una fobia che davvero mi ostacola!
Distinti saluti.
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Gentile ragazza, il solo fatto che lei si chieda se deve entrare in ospedale oppure no dimostra, mi pare, che non riesce a farlo. Quindi potrebbe essere davvero il caso, come le dicevo, di richiedere una valutazione specialistica.
Se anche questo però la spaventa, le rammento che non solo non c'è niente di male a chiedere aiuto, ma che in effetti chiedere aiuto significa essere più forti di chi non lo chiede.
La ricerca delle cause in questi casi è inutile: i problemi a volte sorgono, e l'ansia non fa eccezione. Però come le dicevo si può trattare molto bene.
Cordiali saluti
Se anche questo però la spaventa, le rammento che non solo non c'è niente di male a chiedere aiuto, ma che in effetti chiedere aiuto significa essere più forti di chi non lo chiede.
La ricerca delle cause in questi casi è inutile: i problemi a volte sorgono, e l'ansia non fa eccezione. Però come le dicevo si può trattare molto bene.
Cordiali saluti
[#5]
Gentile Utente,
probabilmente soffri di un disturbo d'ansia, con tratti ipocondriaci (paura delle malattie) ed ossessivi (pensiero continuo di poter impazzire).
Nella vita di una persona possono succedere degli episodi medici (a sé oppure agli altri) che possono "sensibilizzare" la persona stessa rispetto al tema della salute e della vulnerabilità.
Da questa sensibilizzazione scaturiscono tutta una serie di pensieri di "controllo": la sensazione è quella di avere una specie di "antivirus" sempre acceso, come se fossi sempre in allarme.
Il trattamento dei disturbi d'ansia prevede la combinazione tra psicoterapia cognitivo-comportamentale e farmacoterapia.
Prova a leggere questi due articoli sull'ipocondria e sulle ossessioni, e vedi se ti ritrovi oppure no
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/408-ipocondria-la-paura-delle-malattie.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/406-il-trattamento-delle-ossessioni.html
probabilmente soffri di un disturbo d'ansia, con tratti ipocondriaci (paura delle malattie) ed ossessivi (pensiero continuo di poter impazzire).
Nella vita di una persona possono succedere degli episodi medici (a sé oppure agli altri) che possono "sensibilizzare" la persona stessa rispetto al tema della salute e della vulnerabilità.
Da questa sensibilizzazione scaturiscono tutta una serie di pensieri di "controllo": la sensazione è quella di avere una specie di "antivirus" sempre acceso, come se fossi sempre in allarme.
Il trattamento dei disturbi d'ansia prevede la combinazione tra psicoterapia cognitivo-comportamentale e farmacoterapia.
Prova a leggere questi due articoli sull'ipocondria e sulle ossessioni, e vedi se ti ritrovi oppure no
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/408-ipocondria-la-paura-delle-malattie.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/406-il-trattamento-delle-ossessioni.html
[#6]
Ex utente
Egregi Dottori, mi scuso veramente molto per aver risposto così in ritardo e ringrazio invece voi per avermi risposto così velocemente. Sto attraversando un periodo un po' difficile, anzi è tutto l'anno che sto andando avanti così: mia nonna che ha avuto un ictus e il mio ragazzo che è stato operato di appendicitela a marzo, la mamma del mio ragazzo che è stata operata alle vene, a giugno la nonna paterna è stata male, io che da settembre non trovo lavoro, mia mamma che sta spettando di essere chiamata per essere operata alla tiroide, il nonno del mio ragazzo che adesso è ricoverato in ospedale e infine la mia gatta (che vive con me da 10 anni) che oggi ho scoperto di poterla perdere.. Sembra una barzelletta questo anno per me, eh? Eppure è succecco... e sono veramente stanca!!! Volevo solo dirVi che in questo periodo ho avuto un po' più di coraggio nel pensare agli ospedali! La scorsa sett sono entrata in un ospedale con mio papà e sono andata in uno sportello proprio dove nel 2006 ero svenuta a causa delle analisi del sangue e oggi invece sono andata nell'ospedale di Torino per fare una visita!! Infine oggi ho aiutato i miei genitori a fare una flebo alla mia gatta, ho visto mettere l'ago, scendere le gocce........ e per questo lato sono contenta!!!! Pensiate che sia un segno, o meglio in questo modo affermate che possa superare la mia paura?
Mi scuso per essermi divulgata così tanto, rimango in attesa di una Vostra risposta.
Distinti saluti.
Mi scuso per essermi divulgata così tanto, rimango in attesa di una Vostra risposta.
Distinti saluti.
[#7]
Gentile ragazza, potrebbe essere un segno positivo. D'altra parte deve tener presente che richiedere rassicurazioni, per chi è ansioso, è un buon mezzo per aumentare l'ansia. Quindi se preferisce intraprendere una via più sicura per liberarsi dal suo disagio, piuttosto che affidarsi al caso, richieda un aiuto specialistico. Anche perché tutte le cose che le sono capitate lo giustificano.
Se si rivolgerà a uno psicologo/psicoterapeuta, ricordi che la competenza del terapeuta è più importante del tipo di psicoterapia.
Cordiali saluti
Se si rivolgerà a uno psicologo/psicoterapeuta, ricordi che la competenza del terapeuta è più importante del tipo di psicoterapia.
Cordiali saluti
[#8]
Gentile Utente,
effettivamente non sembra un anno semplice il tuo, e provare ansia per aspetti medici e psichici ("paura di impazzire") è un sintomo piuttosto prevedibile.
Se in questo momento senti che dentro te sta nascendo una nuova forza cavalcala fino in fondo. Se ti dovessi accorgere che invece le cose ritorneranno a peggiorare segui i consigli che ti ho dato in precedenza (psicoterapia cognitivo-comportamentale).
effettivamente non sembra un anno semplice il tuo, e provare ansia per aspetti medici e psichici ("paura di impazzire") è un sintomo piuttosto prevedibile.
Se in questo momento senti che dentro te sta nascendo una nuova forza cavalcala fino in fondo. Se ti dovessi accorgere che invece le cose ritorneranno a peggiorare segui i consigli che ti ho dato in precedenza (psicoterapia cognitivo-comportamentale).
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.9k visite dal 08/10/2009.
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