Mi vergogno a parlare coi miei genitori di qualsiasi cosa che riguardi me

Salve.

È così da molti anni ormai: mi vergogno a parlare coi miei genitori di qualsiasi cosa riguardi me, i miei interessi, desideri e aspirazioni.
Al momento sto vivendo una vita insoddisfacente: faccio un corso universitario che non mi piace, vorrei quindi lasciare l'università, cominciare a lavorare, e nel mentre cominciare l'hobby del canto, per poi, se possibile, trasformarlo in una carriera professionale; sarei anche disposta ad avere come piano B una carriera universitaria su una disciplina che mi piace particolarmente, che però non è quella che sto facendo, e che ho scelto frettolosamente due anni fa.
Ho paura di dire loro tutto questo, non perché non approverebbero, perché loro hanno sempre supportato gli interessi che ho manifestato durante il mio corso vitale, sia economicamente che mentalmente, ma questi sono stati per lo più scolastici.

Dal periodo delle superiori in poi ho vissuto un periodo di isolamento totale: non uscivo con nessuno, da nessuna parte, non avevo hobby all'infuori della scuola.
Sono sempre stata una brava studentessa, e i miei sono sempre stati fieri di tutto ciò, e nonostante il burnout che ho avuto negli ultimi anni del liceo, sono uscita comunque con 90 alla maturità.
Tutto ciò ha portato i miei genitori, e chiunque intorno a me, a credere che nella vita avrei sempre e solo fatto questo, e al massimo delle mie capacità.
Il mio terrore è quello di deludere le loro aspettative dalla versione di me che si sono creati in tutti questi anni, non sapendo che quella me era nascosta da mille altri pensieri, e che ora è cresciuta e non rispecchia più ciò che ha mostrato in tutti questi anni.
Il tassello che mi manca in tutto ciò è il perché io abbia sviluppato questo, inamovibile, assoluto terrore: sicuramente non deriva da traumi infantili, perché, come ho scritto, i miei genitori non mi hanno mai dato motivo di vergognarmi per qualsiasi mio interesse o desiderio.
Probabilmente è stato un concatenarsi di eventi, tra cui lo sviluppo di un'elevata insicurezza, una mancanza di autostima, l'isolamento, e la conseguente ricerca di approvazione da parte di chi mi circonda, che mi ha portato a tutto ciò.

Mi sento terribilmente in colpa, anche perché a causa di traumi come la perdita di un figlio, che hanno attraversato e cambiato completamente l'umore familiare e personale dei miei genitori, non li vedo più felici della loro vita, sono sempre estremamente nervosi, litigano in continuazione in casa, ormai c'è 0 comunicazione tra di noi, pure tra i miei genitori stessi, e tutto ciò mi porta a pensare che io sia l'unica speranza rimasta all'interno della famiglia che li possa almeno rendere fieri di qualcosa.
E se mancasse anche questo, mi riterrei una figlia fallita.

So che è una situazione estremamente personale, e perciò non riducibile a un post di un forum; purtroppo, tra le cose che mi vergogno di dire in famiglia, c'è anche il bisogno di rivolgermi ad una figura psicologica professionale.
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Dr. Federico Tagliatti Psicologo, Psicoterapeuta 69 7
Anche se riconosci che i tuoi genitori ti ahanno sempre supportata, la tua paura di deluderli non deriva solo da una loro chiara disapprovazione, ma da un sistema interno che hai sviluppato per far fronte al contesto in cui sei cresciuta.
La paura di deludere e il senso di colpa li leggerei attraverso il concetto di Super-Io, ovvero quell’istanza psichica che interiorizza le regole e i valori familiari e sociali, che si manifesta attraverso un’autocritica severa e un’elevata richiesta di conformità alle aspettative percepite. Se il Super-Io diventa troppo rigido, può generare una sorta di tirannia interiore che ti impedisce di riconoscere e accettare dei desideri autentici.

La vergogna che provi nel parlare di queste cose in famiglia si può ben collegare a un meccanismo difensivo noto come razionalizzazione. Dal momento che hai costruito la tua identità intorno alla dimensione scolastica, potrebbe essersi instaurata una scissione tra ciò che è considerato legittimo (il mondo accademico, la performance intellettuale) e ciò che è percepito come frivolo .

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Utente
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Grazie per il suo contributo, mi aiuta molto a riflettere su me stessa e sulle circostanze che si sono create in me.