Come gestire un rapporto con un compagno che è cambiato dopo la malattia della madre?
Buongiorno,
mi trovo in una situazione che non so più come gestire.
Ho un bimbo avuto da un matrimonio
finito e da 6 anni ho un nuovo compagno che vive con me e mio figlio! La situazione era iniziata molto bene, mio figlio si era legato molto al mio compagno sembrava andare tutto benissimo e che si stesse consolidando una nuova famiglia fino a quando la mamma del mio compagno non si è ammalata (e dopo 2 anni è morta).
Già dall’esordio della malattia della madre il mio compagno ha iniziato a disimpegnarsi e disinvestire nella situazione familiare quasi a rifiutarla, pian piano ha iniziato a sminuire e disprezzare me senza ragione in tantissimi aspetti! Ha iniziato ad avere un comportamento estremamente distruttivo e rancoroso nei miei confronti e verso la situazione familiare in generale! Mio figlio comunque vive una situazione di mancanza nei confronti del mio compagno che comunque è sempre meno presente.
Io non capisco cosa sia potuto succedere, come tutelare mio figlio e provare a fermare questa che sembra ai miei occhi una missione di distruzione senza una ragione.
Parlando con il mio compagno della cosa nega l’evidenza sostiene di non essere responsabile di ciò che fa di non capire dove sia il problema anche in situazioni e riguardo ad esempi assolutamente palesi! Io non so se è come possa valere la pena di provare fermare questa modalità o se staccarlo evitando a mio figlio sopratutto di vivere questa situazione che ormai credo nn possa offrirgli nulla di positivo!
mi trovo in una situazione che non so più come gestire.
Ho un bimbo avuto da un matrimonio
finito e da 6 anni ho un nuovo compagno che vive con me e mio figlio! La situazione era iniziata molto bene, mio figlio si era legato molto al mio compagno sembrava andare tutto benissimo e che si stesse consolidando una nuova famiglia fino a quando la mamma del mio compagno non si è ammalata (e dopo 2 anni è morta).
Già dall’esordio della malattia della madre il mio compagno ha iniziato a disimpegnarsi e disinvestire nella situazione familiare quasi a rifiutarla, pian piano ha iniziato a sminuire e disprezzare me senza ragione in tantissimi aspetti! Ha iniziato ad avere un comportamento estremamente distruttivo e rancoroso nei miei confronti e verso la situazione familiare in generale! Mio figlio comunque vive una situazione di mancanza nei confronti del mio compagno che comunque è sempre meno presente.
Io non capisco cosa sia potuto succedere, come tutelare mio figlio e provare a fermare questa che sembra ai miei occhi una missione di distruzione senza una ragione.
Parlando con il mio compagno della cosa nega l’evidenza sostiene di non essere responsabile di ciò che fa di non capire dove sia il problema anche in situazioni e riguardo ad esempi assolutamente palesi! Io non so se è come possa valere la pena di provare fermare questa modalità o se staccarlo evitando a mio figlio sopratutto di vivere questa situazione che ormai credo nn possa offrirgli nulla di positivo!
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Carissima,
la ringrazio per aver condiviso con tanto coraggio la sua preoccupazione. Comprendo perfettamente il suo disagio: scoprire che il proprio compagno, dopo una notizia così delicata come la malattia di una persona cara, abbia cambiato comportamento nei suoi confronti può essere fonte di confusione e sofferenza.
Le reazioni emotive di una persona di fronte alla malattia di un familiare, specialmente se si tratta di una madre, possono essere molto intense e varie. Ogni individuo affronta il dolore e l'ansia in modo diverso, e spesso questi stati emotivi influenzano anche il modo in cui interagiamo con gli altri. Ciò che sta accadendo al suo compagno potrebbe derivare da una serie di fattori psicologici legati alla notizia della malattia, e mi permetto di suggerire alcune riflessioni che potrebbero aiutarla a comprendere meglio il suo comportamento.
Reazioni di stress e ansia
Quando si scopre che una persona cara, come una madre, è malata, soprattutto se si tratta di una condizione grave che richiede trattamenti come la chemioterapia, è normale che la persona interessata viva un forte stress emotivo. La reazione del suo compagno potrebbe essere legata proprio a un’intensa ansia e preoccupazione per la salute della madre. In molti casi, l’ansia e lo stress possono portare a un ritiro emotivo, che si manifesta con la difficoltà di esprimere affetto o di mantenere una comunicazione fluida con gli altri. È possibile che lui stia cercando di gestire il dolore in modo introverso, evitando di parlare o di coinvolgersi emotivamente con chi lo circonda.
Difficoltà nell’elaborazione emotiva
La malattia di una persona cara può essere vissuta come un’esperienza travolgente e difficile da elaborare. In alcuni casi, le persone reagiscono con una sorta di "distacco emotivo" per proteggersi dal dolore, cercando di non affrontare direttamente la sofferenza. Il suo compagno potrebbe non saper come gestire le proprie emozioni, ed è possibile che stia passando attraverso una fase di negazione o di rifiuto emotivo, che lo porta a comportarsi in modo distante e freddo, non per mancanza di affetto nei suoi confronti, ma come meccanismo di difesa.
Il bisogno di concentrazione sul problema
Spesso, quando una persona affronta una situazione emotivamente devastante come una malattia grave in famiglia, sente il bisogno di concentrarsi completamente sul problema, escludendo temporaneamente tutto il resto. In questo caso, il comportamento del suo compagno potrebbe essere il risultato di un focus esclusivo sulla situazione della madre. Potrebbe sentire che la sua energia emotiva deve essere dedicata completamente a lei, e quindi ha poca riserva emotiva per rispondere alle sue necessità affettive.
Il rischio di non comunicare il proprio dolore
Un altro aspetto che potrebbe giocare un ruolo in questa dinamica è la difficoltà del suo compagno nel comunicare apertamente le proprie emozioni. Molte persone, quando vivono un momento di grande sofferenza, possono sentirsi vulnerabili e preferiscono evitare di condividere il loro dolore con chi amano, temendo di essere percepiti come deboli o di creare più preoccupazioni. Potrebbe essere che il suo compagno stia cercando di affrontare questa situazione da solo, senza rendersi conto di come il suo comportamento influenzi anche la relazione con lei.
Il ruolo della sua vicinanza
Da quello che descrive, sembra che lei stia facendo un grande sforzo per supportarlo e aiutarlo. La sua presenza e il suo impegno sono sicuramente importanti, ma in momenti di grande stress emotivo, l'altro potrebbe non essere in grado di ricevere o riconoscere questo supporto come vorremmo. Il suo compagno potrebbe percepire la sua vicinanza come qualcosa che non riesce a gestire emotivamente in questo momento. Potrebbe essere utile dargli un po' di spazio, senza rinunciare a fargli sapere che lei è lì per lui quando si sentirà pronto a condividerlo.
In questi casi, la comunicazione aperta e gentile è fondamentale. Sarebbe utile, quando il momento sarà più opportuno, parlare con il suo compagno, esprimendo i suoi sentimenti senza accusarlo, ma cercando di comprendere meglio cosa stia vivendo. Può cercare di dire qualcosa come: Capisco che stai attraversando un momento difficile, ma mi manca la nostra connessione e mi sento distante. Quando sarai pronto, mi piacerebbe parlare con te di come ti senti . Questo tipo di comunicazione può aprire uno spazio di dialogo in cui lui possa sentirsi più a suo agio nel condividere le proprie emozioni, senza sentirsi giudicato o sotto pressione.
Il comportamento del suo compagno potrebbe essere il risultato di una reazione emotiva naturale e di difesa, legata alla paura, al dolore e allo stress derivante dalla malattia della madre. In momenti del genere, ogni individuo reagisce in modo diverso, e spesso non è facile per chi affronta una situazione del genere vedere come il proprio comportamento possa influire sugli altri. Tuttavia, con il giusto supporto emotivo e una comunicazione paziente, è possibile superare anche momenti di distacco e incomprensione.
la ringrazio per aver condiviso con tanto coraggio la sua preoccupazione. Comprendo perfettamente il suo disagio: scoprire che il proprio compagno, dopo una notizia così delicata come la malattia di una persona cara, abbia cambiato comportamento nei suoi confronti può essere fonte di confusione e sofferenza.
Le reazioni emotive di una persona di fronte alla malattia di un familiare, specialmente se si tratta di una madre, possono essere molto intense e varie. Ogni individuo affronta il dolore e l'ansia in modo diverso, e spesso questi stati emotivi influenzano anche il modo in cui interagiamo con gli altri. Ciò che sta accadendo al suo compagno potrebbe derivare da una serie di fattori psicologici legati alla notizia della malattia, e mi permetto di suggerire alcune riflessioni che potrebbero aiutarla a comprendere meglio il suo comportamento.
Reazioni di stress e ansia
Quando si scopre che una persona cara, come una madre, è malata, soprattutto se si tratta di una condizione grave che richiede trattamenti come la chemioterapia, è normale che la persona interessata viva un forte stress emotivo. La reazione del suo compagno potrebbe essere legata proprio a un’intensa ansia e preoccupazione per la salute della madre. In molti casi, l’ansia e lo stress possono portare a un ritiro emotivo, che si manifesta con la difficoltà di esprimere affetto o di mantenere una comunicazione fluida con gli altri. È possibile che lui stia cercando di gestire il dolore in modo introverso, evitando di parlare o di coinvolgersi emotivamente con chi lo circonda.
Difficoltà nell’elaborazione emotiva
La malattia di una persona cara può essere vissuta come un’esperienza travolgente e difficile da elaborare. In alcuni casi, le persone reagiscono con una sorta di "distacco emotivo" per proteggersi dal dolore, cercando di non affrontare direttamente la sofferenza. Il suo compagno potrebbe non saper come gestire le proprie emozioni, ed è possibile che stia passando attraverso una fase di negazione o di rifiuto emotivo, che lo porta a comportarsi in modo distante e freddo, non per mancanza di affetto nei suoi confronti, ma come meccanismo di difesa.
Il bisogno di concentrazione sul problema
Spesso, quando una persona affronta una situazione emotivamente devastante come una malattia grave in famiglia, sente il bisogno di concentrarsi completamente sul problema, escludendo temporaneamente tutto il resto. In questo caso, il comportamento del suo compagno potrebbe essere il risultato di un focus esclusivo sulla situazione della madre. Potrebbe sentire che la sua energia emotiva deve essere dedicata completamente a lei, e quindi ha poca riserva emotiva per rispondere alle sue necessità affettive.
Il rischio di non comunicare il proprio dolore
Un altro aspetto che potrebbe giocare un ruolo in questa dinamica è la difficoltà del suo compagno nel comunicare apertamente le proprie emozioni. Molte persone, quando vivono un momento di grande sofferenza, possono sentirsi vulnerabili e preferiscono evitare di condividere il loro dolore con chi amano, temendo di essere percepiti come deboli o di creare più preoccupazioni. Potrebbe essere che il suo compagno stia cercando di affrontare questa situazione da solo, senza rendersi conto di come il suo comportamento influenzi anche la relazione con lei.
Il ruolo della sua vicinanza
Da quello che descrive, sembra che lei stia facendo un grande sforzo per supportarlo e aiutarlo. La sua presenza e il suo impegno sono sicuramente importanti, ma in momenti di grande stress emotivo, l'altro potrebbe non essere in grado di ricevere o riconoscere questo supporto come vorremmo. Il suo compagno potrebbe percepire la sua vicinanza come qualcosa che non riesce a gestire emotivamente in questo momento. Potrebbe essere utile dargli un po' di spazio, senza rinunciare a fargli sapere che lei è lì per lui quando si sentirà pronto a condividerlo.
In questi casi, la comunicazione aperta e gentile è fondamentale. Sarebbe utile, quando il momento sarà più opportuno, parlare con il suo compagno, esprimendo i suoi sentimenti senza accusarlo, ma cercando di comprendere meglio cosa stia vivendo. Può cercare di dire qualcosa come: Capisco che stai attraversando un momento difficile, ma mi manca la nostra connessione e mi sento distante. Quando sarai pronto, mi piacerebbe parlare con te di come ti senti . Questo tipo di comunicazione può aprire uno spazio di dialogo in cui lui possa sentirsi più a suo agio nel condividere le proprie emozioni, senza sentirsi giudicato o sotto pressione.
Il comportamento del suo compagno potrebbe essere il risultato di una reazione emotiva naturale e di difesa, legata alla paura, al dolore e allo stress derivante dalla malattia della madre. In momenti del genere, ogni individuo reagisce in modo diverso, e spesso non è facile per chi affronta una situazione del genere vedere come il proprio comportamento possa influire sugli altri. Tuttavia, con il giusto supporto emotivo e una comunicazione paziente, è possibile superare anche momenti di distacco e incomprensione.
Dr.ssa Alberta Ponte
Psicologa Clinica - Neuropsicologa
Ricevo in presenza (Genova e provincia, Alessandria e provincia) e online
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 224 visite dal 28/01/2025.
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