Separazione in casa con figli

Buonasera, sono padre di due figli: un maschio di 3 anni e una femmina di 1 anno.
Convivo con la mia compagna da circa sei anni, ma dopo la nascita della nostra secondogenita è iniziata una crisi di coppia.
Sul fronte dei bambini riusciamo quasi sempre ad essere allineati, ma il problema principale riguarda la sfera sessuale, che da parte mia è venuta meno.


Lo stress accumulato tra figli, lavoro e una vita frenetica mi porta a utilizzare i pochi momenti di tranquillità solo per rilassarmi.
Col tempo, ho iniziato a non trovare più appagante il sesso con la mia compagna, preferendo dedicarmi ad altro.
Inoltre, il cambiamento fisico della mia compagna dopo il parto potrebbe essere una delle cause del mio distacco: il seno è cambiato, è rimasta pelle flaccida, e questi segni delle gravidanze sembrano permanenti.
Questo mi ha portato a non provare più attrazione e a temere di non riuscire a mantenere l'erezione, ferendola ulteriormente.
La mancanza di intimità sta incrinando il rapporto, perché ritengo che il sesso sia anche un modo per scaricare lo stress e ritrovare connessione.
Vorrei parlarle apertamente, ma ho paura di ferirla.
Non sono bravo a esprimermi, soprattutto sotto stress, e temo di peggiorare la situazione.
Negli ultimi tempi discutiamo spesso, e lei mi ha proposto due opzioni: separarci oppure vivere sotto lo stesso tetto come estranei, liberi di avere altre relazioni.
Questa seconda proposta mi lascia perplesso: non capisco cosa significhi realmente "essere liberi" in questo contesto.


Sono un padre, e i miei figli sono la mia priorità.
Sarei disposto a rinunciare al sesso per garantire loro la stabilità di avere entrambi i genitori in casa.
Se per lei significa cercare altrove ciò che io non riesco a darle, potrei accettarlo, purché la routine familiare resti intatta.
Ritengo fondamentale offrire ai bambini un ambiente sereno, stabile e prevedibile, dove possano crescere sentendosi protetti e amati, nonostante le difficoltà.


Non voglio rinunciare al progetto della nostra casa dei sogni né rischiare tutto per un problema che, a mio avviso, si può affrontare.
Ho proposto la terapia di coppia, ma lei sembra irremovibile: per lei c'è una sola soluzione.


Non trovo giusto che il nostro rapporto debba finire così né che io debba affrontare un tracollo economico solo perché il sesso è venuto meno.
Mi sembra un approccio egoistico.


Cosa posso fare di più?
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19k 608
Gentile utente,

considerato che è Lei a "portare il sintomo", ossia il desiderio sessuale ipoattivo e ad esserci ritirato dalla sessualità di coppia con la sua compagna,
potrà essere Lei a chiedere aiuto psicologico in presenza.

Avrà così un luogo e un tempo a Lei dedicato
- nel quale fare presenti le Sue difficoltà personali riguardo alla sessualità di coppia e di come eventualmente essa sia sostituita da sessualità individuale o da schermo, come nella mia professione di sessuologa clinica vedo assai frequentemente;
- dove analizzare e sottoporre ad un "esame di realtà" i suoi progetti e desideri:
. "la routine familiare resti intatta"
. "la casa dei nostri sogni"
. " i miei figli sono la mia priorità."

Questa frase mi risulta poco comprensibile:
"Sarei disposto a rinunciare al sesso per garantire loro la stabilità di avere entrambi i genitori in casa."
Non è Lei che si è ritirato dalla sessualità di coppia? e che chi dovrebbe "rinunciare" è Sua moglie, pur desiderosa? Cortesemente chiarisca.

Il/la professionista al quale rivolgersi è Psicolog* Psicoterapeuta competente in sessuologia clinica. La/il sessuolog* clinic* psicoterapeuta:
- conosce bene il disturbo di cui Lei soffre (disturbo del desiderio sessuale) e che troverà approfondito qui https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4909-desiderio-sessuale-maschile-assente-o-scarso-perche.html
- sa diagnosticarlo con precisione sulla base del DSM-5 dopo che è stata esclusa la componente organica
- sa trattarlo e curarlo, talvolta con la partecipazione dell'altra persona della coppia.

Potrà trovare psico-sessuologhe/i certificat* sul sito della Federazione Italiana Sessuologia Scientifica: FISSonline.it.

Per qualsiasi ulteriore chiarimento sono qui.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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